32, 64, 128, 256…….. MILIONI

Un po’ di effetto-annuncio, un po’ di appropriazione indebita, un po’ di manutenzione, un po’ di marciapiedi e di asfaltature. Decine e decine di milioni di opere pubbliche realizzate, dichiara la Giunta. Peccato che sia difficile vederle.

In coda a questo numero abbiamo riprodotto l’articolo de La Stampa dedicato al bilancio di metà mandato della Giunta PdL/Lega Nord. Il titolo, di evidente sapore propagandistico, la spara grossa: 32 milioni di opere pubbliche realizzate! Non abbiamo intenzione di entrare nel merito della contabilità “politica” delle opere pubbliche, che ciascuno confezione e vende come vuole; d’altra parte, ogni cittadino consapevole è perfettamente in grado di dare oggi, dopo due anni e mezzo di ciclo amministrativo, un giudizio sintetico e attendibile delle cose che questa Giunta è riuscita a fare, di quelle che non è riuscita a fare e di quelle che si è impegnata a distruggere.

La lettura dell’articolo si presta però a qualche motivata perplessità. Diventano opere degne della ribalta giornalistica di fine anno le asfaltature, le manutenzioni in qualche edificio scolastico e quelle dei marciapiedi, la segnaletica orizzontale dei parcheggi di piazza F.lli Bandiera. Poi ci sono le consuete appropriazioni indebite, cioè le opere avviate, finanziate o progettate dalla precedente Amministrazione e spacciate dall’attuale come proprie: la sistemazione di palazzo Flaim, la nuova spiaggia della Beata Giovannina, il parco Besozzi-Benioli, l’impianto solare della piscina comunale, le opere di urbanizzazioni del Peep delle Gabbiane, il secondo lotto della riqualificazione di San Vittore. E queste sono opere vere, utili e da completare. Infine, un classico di ogni conferenza-stampa: l’effetto-annuncio. Per la quarta (o quinta o sesta o settima: s’è ormai perso il conto) volta è stato annunciato l’imminente avvio dei lavori per l’ampliamento dei parcheggi in zona ospedale, quelli – per intenderci – che secondo Cattaneo avrebbero dovuto essere realizzati nel primo anno di amministrazione e che forse vedremo nell’ultimo.

Insomma, dove siano finiti ‘sti 32 milioni di euro nessuno l’ha ben capito. Avrebbero potuto essere anche 64 o 128 o 256. Numeri, non opere.

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