PIAZZA GARIBALDI TRA PAVIMENTAZIONI, ALBERATURE E NUOVI PARCHEGGI

“Pedonalizzazione, pavimentazione e riqualificazione della piazza sono obiettivi strategici che il centrosinistra indica da tempo….ma il carattere strategico dell’opera e le evidenti implicazioni urbanistiche, ambientali e paesaggistiche consigliano cautela, prudenza e ampio coinvolgimento dell’opinione pubblica, in considerazione dell’importanza  e della irreversibilità dell’intervento…. Eppure la valorizzazione turistica di un nuovo affaccio a lago intelligentemente riqualificato e le esigenze dei residenti non possono prescindere dall’individuazione a ridosso di piazza di nuove, circoscritte e non invasive aree di sosta, da ritagliare con chirurgica precisione e da realizzare con accelerata gradualità e ridotto impatto cementizio”.

VERBANIAVENTITRENTA

E’ notizie delle ultime settimane la pubblicazione del bando di gara per la scelta dei professionisti cui sarà affidata la progettazione (200.000 € circa valore della prestazione) della riqualificazione con ripavimentazione di piazza Garibaldi. Il bando segue l’approvazione da parte della Giunta dello studio di fattibilità assegnato nel luglio 2020 a uno studio di architettura di Borgomanero. Lo studio di fattibilità prevede una spesa di quasi 1,9 milioni di euro e individua come preferibile, tra le due soluzioni progettuali proposte, quella denominata “Un affaccio sul lago tra presente e passato”.  Le condizioni poste dalla Giunta sono le seguenti:

  • esclusione dall’intervento di riqualificazione dell’attuale lungolago;
  • pavimentazione in calcestruzzo strutturale;
  • eliminazione di due delle cinque aiuole oggi presenti;
  • mantenimento del parcheggio di fronte all’imbarcadero, sin tanto che non verranno realizzati nuovi posti auto;
  • terrazzamento e prolungamento Via Ruga.

L’ARBOREO E IL LAPIDEO

Per avere un’idea di come potrebbe essere piazza Garibaldi a lavori conclusi, i cittadini hanno a disposizione il rendering pubblicato dalla stampa locale nei giorni scorsi e che qui di seguito riproduciamo:

2021-Piazza Garibaldi rendering

Non è molto, anche se qualche ulteriore elemento di valutazione sulle caratteristiche del progetto prescelto tra i due proposti nello studio di fattibilità può essere utilmente ricavato da questo documento. Pedonalizzazione, pavimentazione e riqualificazione della piazza sono obiettivi strategici che il centrosinistra indica da tempo e che risalgano a tempi quasi “preistorici”, come ben documenta questo articolo-amarcord sulle pagine locali de La Stampa di oltre quarant’anni fa. In tempi politicamente molto più recenti (2009) la coalizione di centrosinistra aveva indicato nel proprio programma elettorale “la prosecuzione delle nuove pavimentazioni a Pallanza in via Ruga, nel tratto di via Albertazzi e in piazza Garibaldi”. Se la città non fosse finita in mano al destro-leghismo, da quasi un decennio sarebbe una realtà ciò che oggi è ancora una previsione. Il carattere strategico dell’opera e le evidenti implicazioni urbanistiche, ambientali e paesaggistiche consigliano cautela, prudenza e ampio coinvolgimento dell’opinione pubblica, in considerazione dell’importanza  e della irreversibilità dell’intervento.

Il fatto che opportunamente siano stati esclusi interventi sul lungolago permette – contestualmente all’elaborazione auspicabilmente partecipata del progetto di pedonalizzazione/ripavimentazione/riqualificazione dell’attuale sedime stradale e delle aree pubbliche comprese tra le aiuole e la cortina delle abitazioni tra Municipio e San Leonardo – di valorizzare e rilanciare le idee progettuali che nel 1997 avevano guidato il rifacimento della passeggiata a lago, con specifico e puntuale riferimento all’arredo arboreo concepito da Piero Hillebrand e fondato sull’ambiziosa compresenza di essenze in grado di assicurare fioriture e cicli vegetativi sull’arco dell’intero anno. Un’ambizione cui purtroppo non ha corrisposto nei successivi vent’anni una gestione manutentiva all’altezza, ma che mantiene intatta tutta la sua forza di suggestione.

Un altro nodo progettuale meritevole di straordinaria attenzione è rappresentato dalla scelta dei materiali lapidei che formeranno la futura pavimentazione dell’ampia superficie interessata dall’intervento. La delibera di Giunta parla soltanto di “pavimentazione in calcestruzzo strutturale”, mentre il documento illustrativo del progetto definisce genericamente un abaco delle pavimentazioni comprendente calcestruzzo architettonico, lastre di serizzo e acciottolato. In acciottolato è stato ripavimentato una dozzina d’anni fa il reticolo dei caratteristici vicoli immediatamente  ridosso della piazza (via Tacchini, via Cadorna, via Cietti, via del Sassello…) e in acciottolato si presenta l’area di San Leonardo, mentre a tozzetti posati a coda di pavone si presenta la passeggiata a lago. Appare evidente che inserimento di materiali (cls) o tipologie (lastre di serizzo) nuovi deve integrarsi in maniera convincente con le consolidate preesistenze lapidee che caratterizzano l’intorno immediato della piazza.

PARCHEGGI VICINI E LONTANI

Certamente più prosaico della qualità arborea e del lapidea è il problema dei parcheggi, destinati ovviamente a sparire dal lungolago. Si tratta di un centinaio di posti-auto, che non devono rappresentare un ostacolo insuperabile alla pedonalizzazione soprattutto in tempi in cui la centralità del mezzo privato a motore per spostamenti individuali in città deve essere definitivamente archiviata. Eppure la valorizzazione turistica di un nuovo affaccio a lago intelligentemente riqualificato e le esigenze dei residenti non possono prescindere dall’individuazione a ridosso di piazza di nuove, circoscritte e non invasive aree di sosta, da ritagliare con chirurgica precisione e da realizzare con accelerata gradualità e ridotto impatto cementizio. Il contesto fortemente urbanizzato e pregiato del centro storico di Pallanza non offre molti spazi, ma riteniamo comunque opportuno richiamare l’attenzione su cinque distinte aree all’interno delle quali studiare la possibilità di recuperare alcuni posti-auto.

Parcheggio Cavallini e scuderie Villa Giulia.

Il parcheggio di via Cavallini, che da una ventina d’anni offre un significativo numero di posti auto a ridosso del lungolago, può ospitare alcuni nuovi parcheggi razionalizzando l’utilizzo degli spazi nella parte alta della struttura e nelle adiacenze dell’edifico residenziale pubblico, senza naturalmente pregiudicare l’area verde a parco intorno a villa Bauer. Più interessante invece è l’edificio ormai totalmente degradato dinanzi a villa Giulia; il suo abbattimento e l’utilizzo del sedime pubblico confinante con la strada può aprire la strada a un parcheggio – possibilmente su due livelli – di qualche decina di posti, salvaguardando il piccolo locale con ciminiera (a evocare suggestive e “digestive” memorie) e mantenendo impregiudicata l’ampia e preziosa area verde retrostante a testimonianza delle caratteristiche naturali del colle della Castagnola prima della sua massiccia edificazione.

Parcheggio Cavallini 1

Parcheggio via Cavallini

Scuderie di Villa Giulia 1

Scuderie Villa Giulia

Area “Della Rossa” ed “ex Orsoline”. 

Risalendo verso piazza Gramsci e via Castelli si trovano le aree della scuola materna “Della Rossa” e delle ex Orsoline, distanti tra loro poche decine di metri. La prima, a ridosso del carcere, ospita un edificio scolastico privo di qualità edilizia, energivoro e irrimediabilmente datato, di cui si può ipotizzare il rilascio da parte dell’istituzione scolastica nella prospettiva di razionalizzare spazi e servizi formativo-educativi (infanzia ed elementari) all’interno della scuola Guglielmazzi, come ormai impone la progressiva riduzione del numero di alunni che la tendenza demografica accelererà nei prossimi anni. L’eliminazione dell’obsoleto edificio restituisce un’area pubblica che offra dapprima uno spazio di parcheggio a servizio del lungolago e – preservata con un trattamento naturale e permeabile dei suoli – possa in tempi successivi vedere i parcheggi trasferiti in posizioni più defilate e il suo perimetro diversamente valorizzato. Una verifica di merito deve essere poi compiuta sul terreno prospiciente via Castelli e a ridosso dello sventrato (e al momento abbandonato) edificio ex Orsoline. Dal punto di vista urbanistico l’area è classificata “per servizi ed attrezzature pubbliche e di uso pubblico” e ne può essere immaginato un utilizzo parziale o integrale come parcheggio con un’interessante dotazione di posti auto.

Della Rossa ed ex Orsoline 1

Della Rossa ed ex Orsoline

In chiusura non può mancare un richiamo a un’area di cui spesso si è ipotizzato la totale riconversione a struttura di sosta. Si tratta del terreno di via Albertazzi attiguo alla storica sede pallanzese della Banda Popolare di Novara. La posizione a ridosso del lungolago, la facile accessibilità da via Marconi, la dimensione e le diverse quote del terreno si prestano naturalmente ad immaginare una struttura su due livelli che, senza pregiudicare la piena fruibilità pedonale del riqualificato lungolago, garantisca un attestamento veicolare a ridosso degli esercizi di ristorazione a maggior richiamo turistico

Area via Albertazzi 1

Terreno via Albertazzi

Abbiamo la consapevolezza che questa prima rassegna non può avere la pretesa di esaurire il complesso tema della riqualificazione di piazza Garibaldi né quello, forse più delicato ancora, dell’individuazione delle aree di sosta a servizio di quel continuum turistico, paesaggistico e ambientale che è l’affaccio a lago delle frazioni di Pallanza e di Suna. Ma non mancheranno le occasioni per riprendere e approfondire il problema.

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2 risposte a PIAZZA GARIBALDI TRA PAVIMENTAZIONI, ALBERATURE E NUOVI PARCHEGGI

  1. Alberto scrive:

    A questa elenco dei siti utilizzabili mi permetto di ricordare anche l’ex caserma dei Carabinieri, che con affaccio diretto su via Castelli risulta essere in posizione molto comoda per l’accesso veicolare mentre con l’affaccio pedonale su via alle Caserme permette di raggiungere il lungolago in pochi passi. Ed ottimisticamente potrebbe considerarsi un parcheggio a servizio anche del Lido/spiaggia di Suna e relativi locali pubblici.

  2. carla zotto scrive:

    Ci sono due punti su cui non sono assolutamente d’accordo. Prima di tutto trovo che sia un delitto togliere la bellissima Olea frangrans davanti al Sursum corda, e poi la piantumazione prevista, sembra addirittura di sole palme sia una cosa ridotta ai minimi termini. Secondo, non si vede neanche una panchina. Ma si rendono conto che è una piazza assolutamente spoglia e sarà impossibile frequentarla in estate con così poche piante senza ombra. Già non si può camminare sul lungolago quando picchia il sole, il caldo è insopportabile, figuriamo in una piazza tutta lastricata, ci saranno 40 gradi. Una scelta anacronistica, quando per ovvie ragioni si tende ovunque a rendere più verdi le città con tanti alberi. Non dico alberi che diventino troppo alti, ma le magnolie , i tigli, o alberi simili che facciano ombra e combattano la CO2. la gente fuggirà da una piazza così strutturata. Ma poi, da Borgomanero? Non abbiamo noi bravi architetti? Non si può fare un dibattito pubblico? carla zotti (non zotto)

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