ACETATI: BASTA IMMOBILISMO DELLE ISTITUZIONI

Lo scorso 14 luglio (son passati sei mesi, un’eternità nelle vertenze occupazionali) chiedevo ufficialmente al Comune di Verbania la costituzione di un Tavolo Istituzionale con la partecipazione di Comune, Provincia, Regione Piemonte, sindacati, datore di lavoro e Unione Industriali per affrontare in maniera unitaria e convergente la crisi di Acetati. Un paio di mesi prima, il 5 maggio, in qualità di sindaco avevo concordato con le parti sindacali l’attivazione del

Tavolo subito dopo le elezioni. E a fine giugno, nella seduta di insediamento del nuovo Consiglio Comunale, il consigliere Reschigna aveva ufficialmente proposto la costituzione di una Commissione Consiliare ad hoc per affrontare congiuntamente le problematiche occupazionali della città.

Solo grazie alla sensibilità della Regione Piemonte il 4 settembre a Torino è stata convocata una riunione tra le parti, nel corso della quale la proprietà Acetati ha comunicato l’intenzione di proseguire per buona parte del 2010 l’attività nello stabilimento di Pallanza, grazie a una commessa di recente acquisizione. Dopo quella riunione, nulla più; soltanto grazie ai Gruppi Consiliari di Minoranza in novembre il Consiglio Comunale ha discusso e approvato un Ordine del Giorno teso ad agire per preservare la continuità industriale nello stabilimento. Positivo il fatto che il documento sia stato approvato all’unanimità, anche da chi (Lega Nord, AN) pochi anni fa aveva sostenuto un referendum consultivo finalizzato alla chiusura della fabbrica. Purtroppo i mesi corrono veloci, il 2010 è iniziato e il timer del conto alla rovescia (agosto/settembre) della possibile chiusura degli impianti misura i giorni che ci separano dalla tarda estate.

La città non può disinteressarsi di questo importante polo produttivo e delle moltissime persone che vi lavorano. In questo clima di pericolosa incertezza torna di stringente attualità l’attivazione del Tavolo Istituzionale, il cui lavoro deve consistere nell’individuazione la più rapida possibile di iniziative tese a perseguire il mantenimento dell’attività industriale nel sito Acetati di Pallanza e di un conseguente, commisurato livello occupazionale, esaminando tutte le opzioni aperte: ripresa a pieno regime e prosecuzione dell’attività propria di Acetati Spa; diversificazione produttiva nello stabilimento di Verbania da parte di Acetati stessa o in joint venture con altro partner industriale; diversificazione produttiva del sito mediante l’ingresso di un nuovo soggetto industriale; espansione all’area di Acetati di altri soggetti industriali contigui come Plastipack, con conseguente potenziamento produttivo e mantenimento di un adeguato livello occupazionale.

La creazione di un autorevole e partecipato Tavolo Istituzionale era stata a suo tempo considerata indispensabile e particolarmente appropriata anche in considerazione delle imponenti e delicate implicazioni poste dalla gestione di quell’area industriale, che si presenta oggi come un patrimonio industriale già significativamente infrastrutturato su un sito di ampie dimensioni, la cui malaugurata dismissione produttiva aprirebbe una fase di straordinaria difficoltà a causa dei vincoli gravanti su larga parte delle aree (retrocessione “in pristino”  di aree al Comune di Verbania, bonifica ambientale radicale di tutto il compendio industriale); inoltre, l’auspicata prosecuzione di attività produttive (e significative dal punto di vista occupazionale) nell’area di Acetati deve essere sin dall’inizio accompagnata e vigilata dagli Enti territoriali, in considerazione delle numerose implicazioni normative e autorizzative legate agli strumenti di pianificazione urbanistica e ambientale e alla legislazione nazionale e regionale in materia di insediamenti industriali.

 Bisogna agire subito, perché di promesse dilatorie non è più tempo. Di fronte all’inerzia dell’Amministrazione Comunale tocca al Centrosinistra adottare iniziative di pressione e di sensibilizzazione delle parti coinvolte.

Questa voce è stata pubblicata in Economia e Lavoro. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento