ACETATI. LA MAGGIORANZA RINVIA LA “CARATTERIZZAZIONE” DELL’AREA

Destra e Lega Nord respingono la proposta di discutere e votare immediatamente un Ordine del Giorno che impegna l’Arpa e i proprietari dell’area Acetati a verificare con un piano di “caratterizzazione” i livelli di inquinamento del sito. Un’altra occasione persa.

Ancora una volta la Giunta Zacchera e la Maggioranza PdL/Lega Nord hanno rivelato il grave imbarazzo che li attraversa ogni volta che nel dibattito cittadino s’affaccia la vicenda Acetati. I nostri lettori potranno rinfrescarsi la memoria scorrendo i molti articoli dedicati a questo problema all’indirizzo https://www.verbaniasettanta.it/?cat=1. Giovedì sera in Consiglio Comunale i Gruppi di Minoranza hanno presentato un Ordine del Giorno (leggi qui: Odg Acetati-condizione ambientale-30 giugno 2011), originato dall’interessante e approfondito incontro organizzato mercoledì 29 giugno dai partiti di Centrosinistra al “Chiostro”, nel quale si sollevano con puntualità e precisione alcune problematiche legate al potenziale inquinamento dell’acqua di falda e dei suoli e si chiede all’Amministrazione Comunale “di attivarsi in un’azione per “danno temuto”, chiedendo ai responsabili della società Acetati e ai locali uffici dell’Arpa di porre a conoscenza della cittadinanza la reale situazione ambientale della superficie dell’area in cui si è svolta l’attività industriale, facendo svolgere – nelle forme e nei modi di legge – una campagna di prelievi e di analisi chimica del terreno al fine di giungere ad una compiuta ed esaustiva “caratterizzazione” dell’area stessa”.

 Come si può vedere, niente di strano o di provocatorio; solo l’esigenza di acquisire, in tempi brevi e da organismi tecnici pubblici come l’Arpa, informazioni attendibili sullo stato ambientale del sito industriale ormai dismesso. L’Ordine del Giorno avrebbe potuto essere discusso in coda agli altri argomenti della seduta e rapidamente approvato, magari all’unanimità. E invece no. La richiesta di discussione in coda agli altri argomenti, presentata in apertura di seduta dai consiglieri di Minoranza, è stata respinta incomprensibilmente con 17 voti contrari di PdL e Lega Nord e 12 favorevoli (consiglieri di Minoranza).

Unico dato positivo, lo sfrangiamento della Maggiorazna al momento del voto: cinque consiglieri, tra cui l’indipendente oncologo Sergio Cozzi, hanno sentito il bisogno di differenziarsi dal resto dei Gruppi PdL e Lega, astenendosi. Il centrodestra ha dimostrato, ancora una volta, la sua radicata insensibilità su argomenti molto sentiti dalla cittadinanza.

 

 

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