AUTOLESIONISMO URBANISTICO: GLI UFFICI IN CAMPAGNA

Il Comune manda “in deroga” l’Agenzia delle Entrate nel bel mezzo di un’area a destinazione industriale e a una decina di chilometri dal centro città. Come smontare vent’anni di programmazione urbanistica.

Con una sola (e cervellotica) Deliberazione di Consiglio Comunale, PdL e Lega Nord hanno rifilato un paio di robuste “picconate” alla buona pianificazione urbanistica cittadina. Ecco i fatti. Qualche settimana fa i proprietari dell’area ex Sib di Fondotoce (si tratta del complesso industriale dismesso qualche anno fa, situato appena prima del ponte ferroviario su via 42 Martiri) hanno chiesto una licenza edilizia per realizzare degli uffici in una delle palazzine e darla poi in affitto all’Agenzia delle Entrate, che oggi si trova in zona tribunale. Insomma: piazzare un ufficio pubblico nel bel mezzo di un’area a destinazione industriale. La cosa non si potrebbe fare ma, utilizzando una norma nascosta nelle pieghe di una delle numerose “manovre” Tremonti-Berlusconi del 2011, la licenza edilizia (o, come si chiama oggi, “Permesso di Costruire”) verrà rilasciata “in deroga” alla destinazione d’uso dell’area, che è appunto “industriale/produttiva” e non “terziaria”.

Il risultato di questa deroga sarà duplice. In primo luogo si facilita e, di fatto, si autorizza, l’allontanamento di un importante ufficio pubblico rilevanza provinciale dall’area cittadina che negli ultimi vent’anni le Amministrazioni Comunali avevano indicato come la più razionale per questo tipo di funzioni: quella sull’asse dei corsi Nazioni Unite ed Europa, dove infatti troviamo la Questura, il Tribunale, l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia del Territorio, la Prefettura, il Corpo Forestale, i Vigili del Fuoco, l’Asl. Un’area di facile accessibilità, ben servita di parcheggi e di linee di trasporto pubblico, dotata degli indispensabili servizi d’appoggio (banche, Posta..). Ora invece l’Agenzia delle Entrate (e probabilmente anche quella del Territorio – ovvero il Catasto – visto l’accorpamento delle due Agenzie stabilito dal Governo) migra fuori città. Siano i lettori a giudicare la razionalità e la coerenza di questa decisione.

Il secondo effetto (negativo) della “deroga” sarà quello di mettere in una stessa area degli uffici pubblici e delle attività industriali. Convivenza che risulterà di fatto impossibile e che potrebbe spianare la strada a un definitivo cambiamento della destinazione d’uso dell’ex Sib da industriale a – metti caso – “commerciale”: dunque, un altro iper/super centro commerciale, nella logica (sbagliata) di una progressiva “dormellettizzazione” di tutta l’asta di via 42 Martiri. Vedremo allora cosa dirà e cosa farà la Lega Nord, da sempre a parole sostenitrice del piccolo commercio, salvo poi esserne nei fatti il carnefice.

Il Centrosinistra ha ribadito una posizione radicalmente diversa: aiutare l’Agenzia delle Entrate a mantenere gli uffici in città (vi ricordate il parcheggio abbandonato sotto la Prefettura, in via Buonarroti? lì il Centrosinistra aveva previsto la creazioni di uffici pubblici e aveva sottoscritto una convenzione urbanistica con il proprietario; poi è arrivata la Giunta Zacchera e, con la consueta lungimiranza, gli uffici pubblici sono diventati  appartamenti); conservare l’ex Sib come area industriale (ormai in città sono pochissime), in previsione di futuri – speriamo imminenti – nuovi insediamenti produttivi e manifatturieri, visto che Verbania non può certo vivere solo di turismo e centri commerciali.

Naturalmente s’è fatto il contrario.

Questa voce è stata pubblicata in Urbanistica e territorio. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento