BALLOTTAGGIO DELL’8 GIUGNO. FINE DEL DESTRO-LEGHISMO

E’ necessario che tutti i Verbanesi sinceramente interessati al bene della città partecipino in massa al ballottaggio, dando il più ampio suffragio  possibile a Silvia Marchionini e rendendo così evidente anche in termini percentuali la dimensione eclatante del fallimento del destro-leghismo verbanese

Anche a Verbania il Centrosinistra ha vinto le elezioni. sommando all’effetto Renzi il voto consapevole e motivato con il quale i cittadini hanno seppellito il disastro dei tre anni e dieci mesi di destro-leghismo a (retro)trazione Zacchera.

Se il trionfo politico del Centrosinistra si è già realizzato nelle urne del 25 maggio, la consacrazione elettorale deve ancora attendere il ballottaggio dell’8 giugno, al quale è necessario che in massa partecipino tutti i Verbanesi sinceramente interessati al bene della città, dando il più ampio suffragio  possibile a Silvia Marchionini. Si tratta cioè di rendere evidente anche in termini percentuali la dimensione eclatante del fallimento del destro-leghismo verbanese, che il mancato raggiungimento del quorum al 1° turno ha parzialmente occultato.

LA DESTRA. Il 25 maggio i due candidati a sindaco espressione della stagione del #cambiamoltoinpeggioverbania hanno raccolto insieme il 29% dei suffragi. Percentuale di imbarazzante modestia, che peraltro più d’uno ha (fondatamente) considerato sin troppo generosa in relazione alla disastrosa (dal punto di vista amministrativo) e miserevole (dal punto di vista politico: valga su tutto la pagliacciata del corvo) esperienza di Zacchera e soci. Non bisogna infatti dimenticare che i due candidati della Destra e le rispettive liste a sostegno non sono altro che le due facce della stessa medaglia (di latta) della coalizione Zacchera-Montani-Parachini-Cattaneo a cui l’autolesionismo degli elettori verbanesi ha dato la maggioranza (54%) nel 2009. Il quadriennio di semina di loglio e zizzania, al quale è seguita la peggior gestione commissariale che si potesse immaginare (altro grazioso cadeau del destro-leghismo alla città), ha regalato ai vincitori del 2009 un’esaltante mietitura: 5.200 voti in meno rispetto a cinque anni fa, ovvero -50%. Un monumento imperituro all’incapacità, alla tracotanza e al trasformismo di una classe politica (?) miracolata nel 2009 dalla performance elettorale di Berlusconi.

IL CENTROSINISTRA.  Se il Centrosinistra avesse avuto la forza e la lungimiranza di presentarsi unito a queste elezioni comunali, capitalizzando così quasi un decennio (2004-2013) di intenso lavoro sia al governo della città sia all’opposizione, nello spoglio del 25 maggio avrebbe addirittura doppiato i residui del destro-leghismo: 60% contro 30%. Così non è stato e dunque l’esito elettorale carica il PD, vincitore indiscusso di questa tornata, di una grande e sostanzialmente solitaria responsabilità: esso infatti non solo esprime il sindaco, ma porta in Consiglio Comunale un Gruppo numerosissimo (16 consiglieri su 32) che da solo fa la metà dell’assemblea cittadina di Palazzo Flaim. A questo Gruppo non difettano certo entusiasmo, passione e forti stimoli a fare bene, grazie anche al coinvolgimento di molti nuovi candidati e all’apprezzamento che hanno riscosso nell’elettorato di centrosinistra. La sfida che attende Silvia Marchionini e la sua maggioranza è di quelle da far tremare le vene e i polsi: una città sotto la spada di Damocle del CEM, senza possibilità di contrarre mutui per nuovi investimenti, con tassazione Imu, Tasi e Tari ai massimi, priva di risorse umane e finanziarie anche solo per la manutenzione ordinaria, il porto turistico distrutto, le associazioni di volontariato e di categoria mortificate, un’emergenza-lavoro non differibile, un’intera generazione priva di prospettive occupazionali, la rete dei servizi pubblici in grande difficoltà, l’irrilevanza della città in quel che resta del Vco. E, purtroppo, mille altre problematiche che VB70 ha in questi anni denunciato e documentato.

Questo, e solo questo, è il lascito di qualche anno di destro-leghismo. Anche solo rialzare la testa sarà per Verbania un’impresa titanica: coraggio a Silvia e alla sua squadra.

Questa voce è stata pubblicata in Politica cittadina. Contrassegna il permalink.

2 risposte a BALLOTTAGGIO DELL’8 GIUGNO. FINE DEL DESTRO-LEGHISMO

  1. Sergio Aicardi scrive:

    è l’unica soluzione, democratica, onesta, proponibile, auspicata dalla stragrande maggioranza dei verbanesi.

  2. Adriano Sbernini scrive:

    Purtroppo il Centrosinistra non ha avuto la forza e la lungimiranza di presentarsi unito a queste elezioni comunali, L’errore gravissimo di strategia di Bava nel non presentarsi alle primarie è stato il primo di una serie di errori da dilettanti .Che serva di lezione : non basta l’entusiamo ed occorre lungimiranza, strategia e capacità di creare alleanze. Così non è stato.
    Speriamo vivamente che il successo del centro- sinistra, porti ad una nuova consapevolezza sul bene comune per Verbania, più attenzione al collettivo , ai servizi pubblici e a tutte le politiche attive utili per creare lavoro e sviluppo.
    Più che un dovere , andare a votare per Silvia , deve diventare la parola d’ordine ed il voto per Lei sarà la chiave per aprire la porta al vero cambiamento .

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *