CALDERONI SI DIMETTE E LA LEGA SPARA SU ZACCHERA

Esce il Bilancio e deflagra la Maggioranza. L’assessore Calderoni si dimette lunedì mattina e torna in Giunta prima di notte e la Lega Nord spara ad alzo zero sul sindaco: noi questo Bilancio non l’abbiamo mai visto!

Il debutto del Bilancio 2012 non è stato felicissimo per Zacchera. Nel giro di una manciata di giorni, il Bilancio-mazzata (leggi qui le Entrate, le Spese e il Piano Investimenti)  confezionato dalla Giunta ha incassato le polemiche dimissioni-lampo dell’assessore Calderoni e la dura presa di posizione della Lega Nord contro il sindaco.

Vediamo brevemente i fatti. Lunedì 30 la Giunta licenzia in via definitiva il Bilancio (sarà illustrato in conferenza-stampa il 2 maggio) e nelle stesse ore l’assessore competente – Calderoni appunto – presenta ufficialmente le dimissioni con lettera protocollata. Le motivazioni? Genericamente personali. Naturalmente nessuno ci crede e in Comune si formano immediatamente due scuole di pensiero: la prima, rappresentata dal solo Zacchera, che imputa le dimissioni di Calderoni all’irritazione dell’assessore per la richiesta votata a larga maggioranza dal Consiglio Comunale di presentare entro la metà di maggio la propria dichiarazione reddituale e patrimoniale; la seconda scuola di pensiero, alla quale aderiscono tutti gli altri amministratori di Maggioranza, sostiene che Calderoni s’è dimesso perché non condivide il Bilancio-mazzata voluto da Zacchera. Comunque sia, s’è dimesso; salvo poi, inseguito per tutta la giornata da uno Zacchera implorante, accettare prima di notte un nuovo incarico, finalizzato (almeno così pare) a portare in Consiglio Comunale a fine maggio il Bilancio per l’approvazione.

Ma sarà poi approvato? L’interrogativo è tutt’altro che peregrino, visto che la Lega Nord il giorno dopo la presentazione alla stampa del Bilancio-mazzata se ne esce con un comunicato-stampa di critica feroce a Zacchera, che secondo i leghisti ha presentato un Bilancio mai discusso……in Maggioranza! In un mondo normale questa Amministrazione, falcidiata da dimissioni a raffica di assessori, da un’infinita girandola di deleghe e da continui scollamenti di consiglieri comunali, avrebbe già lasciato Palazzo di Città, evitando di infliggere a Verbania un insensato sovrappiù di mortificazione.

Ma purtroppo il mondo ha cessato da tempo di essere normale.

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