CEM ALL’ARENA. SI REVOCA LA CONCESSIONE AL GESTORE

La Giunta ha deliberato di revocare la concessione di tutto il parco Arena-Villa Maioni al gestore, che lo aveva ottenuto in affidamento fino al 2017. Restiamo in attesa di sapere quanto dovrà pagare il Comune d’indennizzo, ma il mastodonte cementizio sulla spiaggia ha già raggiunto “quota 18”. Milioni.

Nuovo tassello nella vicenda teatro/centro-eventi dell’arena. Con Deliberazione di Giunta n. 9/2012 (leggi qui), l’Amministrazione qualche giorno fa ha deciso di revocare la gestione dell’area arena-villa Maioni all’attuale concessionario, che se l’era aggiudicata a gara alcuni anni fa e sino al 2017. La decisione della Giunta si basa sul presupposto che, dopo l’approvazione (ancorché condizionata) del PISU da parte della Regione e del Piano di realizzazione e gestione del Centro Eventi Multimediali da parte del Consiglio Comunale, si siano determinate le condizioni per riconoscere le “rilevanti motivazioni di interesse pubblico” alle quali richiamarsi per avviare le procedure di revoca della concessione a suo tempo assegnata.

Cosa accadrà  ora? Gli uffici del Comune dovranno comunicare la decisione al concessionario e avviare il contraddittorio che – negli auspici dell’Amministrazione – dovrà portare al rilascio dell’area oggetto della concessione, dietro pagamento di una somma a titolo d’indennizzo per la risoluzione anticipata del contratto. Non sappiamo se il “contraddittorio” Comune-Concessionario sarà lungo o breve, bonario o giudiziario. Sappiamo soltanto che sarà oneroso per la collettività. Si tratta infatti di compensare il gestore per gli investimenti effettuati e non pienamente ammortizzati e per le aspettative di guadagno vanificate dalla forzosa, anticipata risoluzione contrattuale. Possiamo supporre che alla cosa lavoreranno i legali delle parti e tra qualche tempo la municipalità saprà quello che dovrà sborsare.

A noi sembra comunque utile ricordare ai nostri lettori che a tutt’oggi il costo dichiarato del mastodonte cementizio dell’arena è fermo all’ultima stima di oltre un anno fa: 17 milioni di euro, ai quali aggiungere 500.000 € per l’acquisto dell’area dal Demanio. E’ ragionevole supporre che, a “contraddittorio” concluso, salirà ancora di qualche centinaio di migliaia di euro. Facciamo 18 milioni mal contati, in attesa di altre eventuali lievitazioni (piano di caratterizzazione effettuato a novembre, dagli esiti ancora ignoti; l’aggiornamento dei prezzi fermi a fine 2010; le modifiche progettuali per corrispondere alle prescrizioni del Nucleo di Valutazione della Regione).

Noi si resta in attesa.

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