CIRCONVALLAZIONE. IL PROBLEMA DEL COSIDDETTO “IMBOCCO”

Non date retta a chi sbandiera come grande risultato lo spostamento di 200 metri dell’imbocco della circonvallazione. Importante è che si faccia come l’avevamo progettata negli anni scorsi e che si arrivi rapidamente al completamento del secondo lotto: così avremo risolto gran parte dei nostri problemi viabilistici.

Passata la buriana scatenata dalla Giunta di Destra e Lega Nord sulla circonvallazione (Anas è disponibile ad andare avanti solo nei termini definiti dalla precedente Amministrazione), continua ad aleggiare un falso problema: dove realizzare l’imbocco della nuova arteria a Fondotoce. Per giustificare in qualche maniera l’inutile e incomprensibile “tira e molla” di queste settimane, il sindaco ha segnalato come “grande conquista” scaturita dall’incontro con Anas la decisione di realizzare l’imbocco della circonvallazione all’altezza della rotonda della crociera e non tra il cimitero e l’area “ex Nuova Ossolana”.

Ora, va detto che quello dell’individuazione dell’imbocco è un problema che sarà risolto al momento del progetto definitivo del primo lotto. E sarà deciso sulla base di valutazioni squisitamente tecniche, visto che le due opzioni sono entrambe previste in atti formali e ufficiali del Comune di Verbania. Dovrà essere Anas a scegliere tra un imbocco più arretrato (poco oltre il cimitero) che attraversi la piana in fregio al campeggio Continental per poi iniziare il tunnel in località San Giacomo, oppure un imbocco diverso e più avanzato a ridosso della rotonda. La Giunta di Centrosinistra (delibera 87/2005) aveva individuato come preferibile l’imbocco in zona cimitero con tunnel al San Giacomo proprio per evitare che i rilevanti problemi tecnico-viabilistici dell’imbocco a ridosso della rotonda (e delle case sulla Fondotoce-Bieno) bloccassero o ritardassero l’iter progettuale e autorizzativo in Conferenza dei Servizi regionale. Grazie a quella Delibera si è riusciti due anni dopo (settembre 2007) ad avere il via libera dalla Conferenza.

Un’ultima notazione. E’ inutile e fuorviante lamentare il costo molto elevato dell’intero tracciato in quattro lotti (350/400 milioni di euro); ed è inutile perché chi in questi anni ha seguito passo passo il lavoro progettuale sa bene che, una volta realizzati i primi due lotti (Fontodoce-Colonia Motta e Colonia Motta-Plusc, entrambi in tunnel),  noi avremo risolto gran parte dei problemi viabilistici cittadini. In zona Plusc i veicoli troveranno i percorsi di via XXIV Maggio e di via Farinelli (ciascuno a senso unico in direzioni contrarie, con creazione del quarto sbocco sulla rotonda del Plusc da via Farinelli) per raggiungere  la nuova strada d’argine sul torrente San Giovanni e la litoranea. L’alleggerimento del traffico di attraversamento e il convogliamento di parte del traffico in entrata e in uscita dalla città avranno in questa direttrice un’alternativa agevole e razionale, destinata a diminuire la pressione viabilistica sull’asse obbligato di c.so Mameli, C.so Europa/Nazioni Unite e via Troubetzkoy/42 Martiri.

Dunque, si proceda nel più breve tempo possibile all’assegnazione del progetto definitivo per l’appalto integrato del primo lotto: il secondo passaggio verrà da sé.

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