COME VOLEVASI DIMOSTRARE: ECCO IL “DISEGNO” SENZA IL “PIANO”

Il sindaco di Domo precisa il “disegno” abbozzato lunedì scorso: al “San Biagio” l’unico ospedale pubblico della provincia e al “Castelli” l’oncologia e i privati.

Il pezzo che avete appena letto è stato scritto nel pomeriggio di giovedì 7. Il giorno dopo, venerdì, è comparsa sul giornale on line Ossola News la notizia della pacifica occupazione del Municipio domese da parte delle mamme contrarie alla chiusura estiva del Punto Nascite del “San Biagio”. A loro il sindaco Mariano Cattrini s’è rivolto in questi termini: “Per il primo cittadino domese l’unica salvezza per il San Biagio passa attraverso l’arrivo del reparto di Emodinamica e di quelli ad esso collegati, che trascineranno, nell’arco di qualche anno, nuovamente Pediatria e il Punto Nascite a Domo, che dovrebbe rimanere l’unico polo pubblico della sanità provinciale, immaginando per il “Castelli” di Verbania una specializzazione in Oncologia e la privatizzazione”.

E’ esattamente il disegno che abbiamo appena illustrato. Cattrini lo aveva abbozzato lunedì 4 e lo ha precisato venerdì 8. E’ il “Disegno” che sta prendendo forma al di fuori di ogni “Piano”. E’ il disegno sul quale Zacchera “non dice di esser d’accordo, ma nemmeno contrario”. Io invece sono nettamente contrario, perché la sanità del Vco va costruita sul progetto Bresso-Artesio-Robotti di ospedale unico plurisede. E fino a prova contraria questa è – o dovrebbe essere – la posizione di tutto il Centrosinistra provinciale. A Verbania come a Omegna. E a Domo.

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