CONSERVCO: VERSO LO “SPEZZATINO” E LA FUSIONE

C’era una volta l’Azienda Speciale Con. Ser. Vco, che faceva molti servizi di buona qualità a prezzi accettabili. In dieci anni enti e aziende si sono quadruplicati, in nome della “semplificazione”. Abbiamo la sensazione che le cose potrebbero andare male.

S’annunciano novità per il sistema delle aziende di servizi pubblici della nostra città e della Provincia. Su impulso della legislazione nazionale e regionale, che predica efficienza e liberalizzazione dei servizi di igiene urbana, di trasporto pubblico e del ciclo idrico, la nostra più gr5ande azienda a capitale pubblico, ConSer Vco Spa, sta andando verso un (ulteriore) “spezzatino” societario. Vediamoli, pur sapendo che la materia è assai complessa.

Nelle prossime settimane verrà costituita una nuova società a capitale interamente pubblico: la Vco Servizi spa; e che farà questa nuova società? Nulla: nasce con il solo obiettivo di detenere le quote azionarie di Vco Trasporti srl e di Saia spa, oggi possedute da ConSer Vco spa rispettivamente al 100% (valore di poco più di un milione di euro) e al 10% (valore di circa 420.000 €). Dunque, una società “cassaforte” creata per trasferirvi le quote azionarie di altre società. Ma chi sono i proprietari/azionisti della nascitura Vco Servizi spa? Gli stessi Comuni (sono tutti i 46 Comuni del Verbano, del Cusio e della Bassa Ossola) già azionisti di ConSer Vco spa, che diventeranno azionisti della nuova società con percentuali identiche a quelle detenute in ConSer Vco. Ad esempio, il Comune di Verbania sarà azionista al 45% sia di ConSer Vco sia di Vco Servizi; e così tutti gli altri.

E perché ConSer si priva delle sue partecipazioni in Vco Trasporti e in Saia? Per consentire alla società, dopo un “dimagrimento” che vale circa 1,5 milioni, di svolgere solo attività nel settore dell’Igiene  Urbana (raccolta e smaltimento dei rifiuti) e di potersi così fondere “per incorporazione” con la società “gemella” dell’Ossola, la Valle Ossola spa (per rinfrescare la memoria: https://www.verbaniasettanta.it/?p=1052, https://www.verbaniasettanta.it/?p=1113, https://www.verbaniasettanta.it/?p=2063). Fatta la ”fusione”, la nuova società dell’Igiene Urbana potrà chiedere all’Autorità nazionale sulla concorrenza di avere da parte dell’Ente affidante, il COB (Consorzio Obbligatorio di Bacino), l’affidamento diretto e senza gara (si dice, con grazioso anglismo, in house) dei servizi di raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti solidi urbani in tutti i Comuni del Vco. Potrà chiedere, si diceva; eh sì, perché l’Autorità nazionale per la concorrenza vuole, appunto, la concorrenza e gli affidamenti diretti e senza gara si autorizza con il contagocce. Un contagocce così stitico che ad oggi nessuna autorizzazione è stata concessa: l’Autorità vuole la gara pubblica europea.

La storia è ancora lunga, ma per ora non ve la raccontiamo. Basti solo ricordare che sino a una decina d’anni da un solo soggetto gestiva nel Verbano, Cusio e Bassa Ossola la raccolta dei rifiuti, il forno inceneritore, la raccolta differenziata, il trasporto pubblico, la funivia del Mottarone, il porto turistico di Verbania: si chiamava Con. Ser, Vco, era un’Azienda Speciale Consortile posseduta dai Comuni, dava lavoro a oltre 250 persone e aveva i bilanci in leggero attivo. Ne era presidente chi scrive queste righe e la storia la conosce bene. Poi sono arrivate le leggi che dovevano semplificare, liberalizzare, ridurre i costi, aumentare l’efficienza e togliere i mezzo le gestioni affidate alle aziende pubbliche.

Oggi, dieci anni dopo, da quell’unico soggetto in nome della semplificazione (?!) sono nati e stanno nascendo: il Consorzio Obbligatorio Unico di Bacino, ConSer Vco spa, Vco Trasporti srl, Vco Servizi spa. Abbiamo come il vago sospetto che tutta questa “semplificazione” non porterà buoni frutti.

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