CROLLA UN SOFFITTO ALLE “CANTELLI”. GIUSTIFICAZIONI? di Riccardo BREZZA

La priorità dell’edilizia scolastica riguarda anche la nostra città e il recente episodio che ha interessato la scuola elementare di Intra ce lo ricorda con particolare evidenza.

La notizia del crollo di una controsoffittatura alle scuole elementari Cantelli di Intra riapre, anche nella nostra città, il dibattito su un tema assai delicato come l’edilizia scolastica e in generale la sicurezza nelle scuole. Crediamo sia un tema centrale nel nostro paese. Questa Italia se vuole rilanciare se stessa deve farlo a partire dalla scuola pubblica. Investendo soldi sulla cultura, ma anche e prima di tutto sulle strutture dove si genera cultura e dove i nostri giovani si formano e passano la maggior parte del loro tempo.

Fatti come quelli accaduti a S. Giuliano di puglia, Rivoli, L’Aquila, dove studenti hanno perso la vita a scuola, segnano un punto di non ritorno nel nostro paese. A scuola non si può e non si deve morire! La politica deve smettere di parlare di tragica fatalità e deve assumersi le proprie responsabilità, attraverso scelte precise. Deve investire denaro nelle scuole e deve accertarsi che le strutture scolastiche siano a norma e non costituiscano un rischio per la vita degli studenti e delle studentesse. In questo facciamo presente la campagna promossa dalla fondazione Benvenuti in Italia che chiede la destinazione di una parte dell’8xMille alla scuola pubblica.

Per questo chiediamo al Comune di Verbania spiegazioni ulteriori sul crollo alla Cantelli. Chi avrebbe dovuto controllare? Perché non è stato fatto subito dopo il tornado di agosto?. Respingiamo con forza l’alibi della “fatalità imprevedibile” perché di questo hanno parlato anche per ciò che accaduto al liceo Darwin di Rivoli dove Vito Scafidi ha perso la vita. Mentre invece, li come in altri casi, le responsabilità erano ben chiare; la negligenza di chi lavora, la superficialità di chi dovrebbe controllare e magari in alcuni casi la corruzione e la connivenza di un sistema politico criminale o omicida che chiude un occhio o si dimentica di guardare.

Non evochiamo questi scenari per sovrapporli a ciò che è successo alle scuole Cantelli, sarebbe da irresponsabili. Abbiamo troppo a cuore il tema dell’edilizia scolastica per strumentalizzarlo a fini politici. Vogliamo solo che non passi sotto silenzio, che a tutti sia chiaro che ciò che è successo è gravissimo e che le risposte del sindaco Zacchera e dell’assessore Pella non bastano. Se il crollo fosse avvenuto durante l’orario delle lezioni?, ora forse parleremmo con toni diversi. Il concetto chiave su questo tema è la responsabilità, della politica e di tutti noi.

A scuola si devono formare le coscienze del nostro paese, a scuola si diventa adulti e si immagina il proprio futuro. A scuola si impara ad essere cittadini di questa Repubblica che non può permettere che questi sogni siano schiacciati dal cemento e dalla irresponsabilità. Un paese che non guarda alla scuola con questa sensibilità non ha colto la sfida più grande e sta uccidendo i propri figli e le proprie figlie.

Come è successo a S. Giuliano di Puglia, Rivoli, L’Aquila, dove 36 studenti sono morti. Con loro, la nostra innocenza, la nostra sfida sul futuro.

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