“CULTURIAMO”? E LA GIUNTA SI SPACCA A META’

A settembre, sulla Delibera n. 152 si spacca la Giunta: cinque assessori su dieci abbandonano la seduta per non votare un provvedimento che non condividono. Un’associazione sconosciuta, un importante progetto culturale che aspira a finanziamenti Cariplo, un “logo” comunale che si sdoppia, un assessorato alla Cultura che smarrisce il suo ruolo.

Invito caldamente i lettori di VB70 a dare una scorsa alla Delibera di Giunta 152 del 10 settembre 2012. Il primo elemento su cui fissare l’attenzione è il numero dei componenti della Giunta (sindaco e assessori) presenti e votanti: sei su undici. Manca all’appello quasi metà della Giunta; ma se avrete la pazienza di consultare le altre Delibere approvate dalla Giunta in quello stesso giorno e a quella stessa ora, scoprirete che – ad eccezione di uno – gli assessori assenti all’approvazione della DGC 152 risultano sempre tutti presenti e votanti. Scartata l’ipotesi che la DGC 152 abbia innescato incontinenza in sincrono, il fuggi-fuggi si spiega con la netta opposizione di quasi metà Giunta ai contenuti della Delibera. Vediamo allora il perchè.

Con l’Atto n.152 la Giunta Comunale, dopo pindarici svolazzi introduttivi, “delibera di prendere atto … della bozza di relazione/studio di fattibilità operativa del progetto ‘Culturiamo’” e si impegna a “cofinanziare per un valore massimo di 70.000 € di progetto … previa apposita convenzione da parte del Consiglio Comunale”. Difficile capire di quale progetto si tratti, perchè alla delibera non è allegata – molto male! – alcuna bozza di documento. Cercando qua e là, si riesce a sapere che “Culturiamo” è un progetto predisposto da alcune associazioni culturali della città per la partecipazione a un Bando della Fondazione Cariplo e prevede costi di circa 850.000 € spalmati su tre anni. I costi sono in larghissima misura di natura amministrativa e si riferiscono alla costituzione di uffici di supporto (segreteria, ufficio stampa), all’acquisto di servizi, a convenzioni, alla direzione e coordinamento. Non trattandosi di soldi utilizzati per sostenere finanziariamente le iniziative delle singole associazioni, riesce piuttosto complicato sunteggiare gli obiettivi del progetto. E neppure ci interessa farlo, perchè riteniamo sia preciso dovere della Giunta Comunale – nel momento in cui assume una Delibera in cui si impegna a mettere a disposizione risorse pubbliche – porre i cittadini nella condizione di conoscere tutta la documentazione che sta alla base della deliberazione assunta.

Ci  interessa invece notare che il “soggetto capofila” di questo progetto, che aspira al coordinamento e alla promozione delle iniziative culturali cittadine con una previsione di budget triennale imponente, è un’associazione (“Te. Cu. Terra. Cultura”) di cui non si sa nulla. Si legge infatti nella Delibera di Giunta che “gli ideatori ed i progettisti di  ‘Te.Cu’-Teatro Cultura si sono fatti soggetto promotore per raccogliere una nuova ed interessante sfida, costituendo così l’Associazione ‘Te.Cu Terra. Cultura’ “. Sino ad oggi noi sapevamo che “Te.Cu.”era il nome/sigla delle manifestazioni culturali del Comune legate alla progettazione del CEM dell’arena. Del Comune, ovvero finanziate con soldi pubblici e organizzate dalla municipalità. Oggi scopriamo che “gli ideatori e i progettisti (?) di Te.Cu.”: 

  1. sono altra cosa rispetto al Comune;
  1. si sono costituiti in “associazione” come soggetto giuridicamente autonomo con la denominazione di “Te. Cu. Terra. Cultura”, riprendendo un logo (Te.Cu., appunto) che appartiene (apparterrebbe? apparteneva?) al Comune;
  1. sono divenuti – sotto l’egida del Comune stesso – addirittura il soggetto-capofila di un ambizioso (anche e soprattutto economicamente) progetto che potrebbe modificare profondamente la vita dell’associazionismo culturale della città.

E dentro questo progetto il Comune si impegna a riversare la somma di 70.000 € di cofinanziamento, salvo poi tortuosamente precisare che “tale cifra si deduce in parte anche in considerazione e in rapporto ai contributi già oggi versati alle singole associazioni partner del progetto da parte dell’Amministrazione Comunale, e che in parte essendo riconosciuti per servizi che in prospettiva potrebbero essere forniti dalla struttura “Culturiamo”, non dovranno più essere versati alle singole Associazioni”. Tradotto: i contributi che sino ad oggi venivano erogati dal Comune alle singole associazioni aderenti al progetto (ad esempio, il Museo del Paesaggio) saranno in futuro erogati direttamente a “Culturiamo”. Dunque non soldi in più, ma gli stessi soldi “girati” altrove.

Adesso risulta chiaro perchè metà della Giunta si sia ammutinata e abbia abbandonato la seduta, pur di non votare la DGC 152. Un progetto molto ambizioso (e molto costoso) affidato a un “capofila” sconosciuto che si presenta con la stessa dicitura (Te.Cu.) di una rassegna organizzata e pagata dal Comune; un cofinanziamento comunale che di fatto prosciuga le risorse riconosciute direttamente dall’Amministrazione alle singole associazioni; una prospettiva che azzera il ruolo di coordinamento, di stimolo, di raccordo e di promozione tradizionalmemte ricoperto dall’Assessorato alla Cultura, la cui responsabile ha evidentemente inteso marcare il proprio dissenso non partecipando alla votazione.

In attesa di tornare sull’argomento (magari quando il Comune avrà reso disponibile on line la bozza del progetto), chiudiamo con una considerazione e una domanda. La considerazione riguarda la scelta della Giunta Zacchera di affidare importanti istituzioni e manifestazioni a soggetti esterni/estranei alla vita della città: è accaduto per il Museo del Paesaggio, per la rassegna Te.Cu. e ora per il progetto “Culturiamo”. Non c’è nessuno a Verbania in grado di ricoprire questi ruoli? non c’è forse un assessorato alla Cultura a garantire una presenza attiva della municipalità?  La domanda: è possibile, di grazie, sapere chi sono gli ideatori ed i progettisti di  “Te.Cu-Teatro Cultura” a cui dobbiamo la costituzione dell’associazione “Te.Cu. Terra. Cultura”, divenuta immediatamente nientepopodimenochè “soggetto capofila” di “Culturiamo”?

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