EX PALATENDA BPI. LE NOTIZIE ARRIVANO DALLA PROCURA, NON DAL COMUNE

Per cinque mesi il Comune non ha risposto a una circostanziata Interrogazione della Minoranza. Oggi a quelle domande risponde indirettamente la Procura della Repubblica. Ma noi vogliamo sentire la voce e il giudizio del Comune sull’intera faccenda.

Ricorderanno i nostri lettori (cfr. Interrogazione-cessione palatenda-giugno 2011) che cinque mesi fa veniva presentata al Comune un’Interrogazione a risposta scritta nella quale si chiedeva con quale atto amministrativo e con l’intervento di chi fosse stata ceduta la tensostruttura e, soprattutto, che fine avesse mai fatto il grande tendone, donato gratuitamente al Corpo Italiano Soccorso Ordine di Malta (Cisom) di Verbania per finalità sociali, assistenziali e di protezione civile, smontato e ……. scomparso. In particolare, al Comune di chiedeva “la verifica della coerente destinazione del palatenda rispetto a quanto stabilito nella delibera di cessione, attraverso la richiesta al cessionario di una relazione documentata circa l’utilizzazione del bene donato e la sua attuale destinazione, con la puntuale indicazione (quando, con l’intervento di chi e a quali condizioni commerciali e/o economiche)  degli eventuali passaggi di proprietà che hanno interessato la struttura”.

Il Comune, che avrebbe dovuto rispondere entro trenta giorni, ha fatto il pesce in barile e, ciurlando nel manico, ha fatto passare cinque mesi senza dire e fare nulla, se non mandare in giro per l’Italia lettere inutili (una alla Direzione Nazionale e una a quella Regione del CISOM), quando le persone alle quali richiedere le informazioni del caso erano tutte ben conosciute da sindaco e assessori e residenti in città.

Ora leggiamo sui giornali locali che la Procura della Repubblica di Verbania ha chiuso le indagini nei confronti di due ex responsabili locali del CISOM, ipotizzando i reati di truffa e abuso d’ufficio. E sempre sui giornali leggiamo che il palatenda, ceduto gratuitamente dal Comune al Gruppo CISOM di Verbania, sarebbe stato da quest’ultimo “girato” ad una Onlus locale denominata “Associazione Volontari Croce di Malta”, la quale a sua volta l’avrebbe venduto per un controvalore di 32.000 € ad un’altra associazione o cooperativa.

A noi delle implicazioni penali della faccenda non importa nulla. Importa invece sapere come mai il Comune in cinque mesi non è riuscito a sapere nulla di tutto ciò, pur essendo il depositario di queste informazioni un consigliere comunale di maggioranza. Importa sapere come giudica il Comune il fatto che un bene così significativo come il palatenda sia stato ceduto gratuitamente a un’associazione (il CISOM) per finalità assistenziali e subito dopo commercializzato per decine di migliaia di euro da un’altra associazione (la Onlus “Associazione Volontari Croce di Malta”). Importa sapere se il Comune si ritenga o meno parte lesa in un’operazione che ha privato la collettività di un bene stimato dalla Giunta a valore “zero” e commercializzato a valore “32.000”. Importa sapere se il Comune intende anche per il futuro cedere gratuitamente propri importanti beni senza nessuna procedura a evidenza pubblica. Importa sapere se il Comune ritiene normale che un bene così importante passi di mano con la mera sottoscrizione da parte del cessionario di una lettera di accettazione delle condizioni di cessione.

Importa sapere.

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