GIOCARE A CHI LA SPARA PIU’ GROSSA

La boutade di Montani sul parco acquatico al posto di Acetati poteva passare tranquillamente sotto silenzio. Ma poi il senatore ha pure tentato di argomentarla e allora….

La sparata è arrivata nel corso di un incontro di militanti leghisti, con l’obiettivo di fare un po’ di cortina fumogena sui giornali. E la cosa è puntualmente accaduta. In due righe: un misterioso imprenditore bresciano, già titolare di un Aquafan in Romania (!?), avrebbe confidato al senatore padano Montani il suo interesse a realizzare un parco acquatico al posto di Acetati. I lettori-commentatori più attenti hanno derubricato la cosa a barzelletta domenicale: un aquafan tra un cimitero, un depuratore in ampliamento, i rottami di Betteo, il deposito di autobus e compattatori della nettezza urbana, le torri e gli impianti di Plastipak. Il tutto non in un’area decentrata, di facile accessibilità veicolare dotata magari di abbondantissimi parcheggi, ma nel bel mezzo di una città assai piovosa.

Ed è a questo punto che il senatore è intervenuto con questo pensiero definitivo, risolutore e apodittico: “Ho parlato di un parco acquatico coperto, cosi lavora dodici mesi e non due, e se sarà costruito lo si farà con soldi privati. Il parco acquatico darebbe lavoro per 500 persone circa”. Testuale. E non una parola in più, perché l’apodissi montaniana è per sua natura evidente in sé. Chi non ha capito, s’arrangi.

Il consigliere comunale Fabrizio Caretti s’è divertito a fare qualche comparazione con strutture analoghe di rilevanza nazionale. Il futuribile parco-Acetati? Dice Caretti: “Roba da far impallidire l’Aquafan di Riccione, dove i numero di dipendenti è di 7 fissi, 180 stagionali e 30 dipendenti Mc Donald’s di Riccione; immagino quindi che il progetto preveda molto di più di un semplice parco acquatico, ancorché coperto”.

Insomma, l’apodittico Montani prevede per Verbania un parco acquatico quasi tre volte più grande di quello di Riccione, che pure è tra i più grandi della nostra bella Italia. E di questa meraviglia cosa sapeva – secondo voi – il sindaco? “Raggiunto dai cronisti, s’è detto all’oscuro di tutto”, ci informano le gazzette. Perfetto. Continua “dilettanti allo sbaraglio” e naturalmente a farne le spese è la città.

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