I MISTERI DELL’AUTOLESIONISMO

Lungolago di Suna a senso unico, fermata bus dell’Ospedale, parcheggi al Besozzi-Benioli: le ultime di una serie di scelte sbagliate, ma pervicacemente sostenute. Perché?

Nel giro di poche settimane l’Amministrazione di Destra e Lega Nord si è duramente scontrata  in pubbliche assemblee e sui media locali con cittadini, associazioni e organismi di decentramento, nel tentativo di far passare decisioni e scelte di straordinaria, intrinseca debolezza. Le prime avvisaglie di questa difficoltà di rapporto con la città si erano viste qualche mese fa con la vicenda della fontana “imposta” al quartiere di Sant’Anna: progetto già fatto e sul punto di essere appaltato, rifiutato con decisione dai cittadini interessati. Analogo il caso della pista di skate a Pallanza: le dichiarazioni altisonanti e definitive, che ne annunciavano l’imminente chiusura, hanno finito per cozzare contro la motivata opposizione di centinaia e centinaia di ragazzi. E poi l’incredibile Delibera che autorizza sindaco e assessori a parcheggiare gratis in tutta la città l’auto privata nelle strisce blu: delibera tuttora vigente, ma che la protesta dell’opposizione è riuscita almeno a far sospendere in piazza Garibaldi. Ma possiamo dimenticare l’incredibile “balletto” della Circonvallazione? Prima lo “stop” perentorio al progetto già approvato e le molte proteste a Fondotoce, poi l’incontro con Anas, infine il “contrordine, abbiamo scherzato”. Che dire infine del tira e molla del pozzetto camper con le associazioni di camperisti, ancora in alto mare?

Ora è la volta dei parcheggi privati nel Parco Besozzi-Benioli, dell’ipotesi di senso unico a Suna e della soppressione della fermata dei bus all’ospedale di Pallanza. Pur molto diverse tra loro, queste tre vicende hanno fatto emergere un’elevata approssimazione degli attuali amministratori. Tanto che, dopo avere tentato di resistere per qualche giorno, il Comune ha dovuto riconoscere l’impraticabilità delle decisioni assunte: revocata la delibera di assegnazione dei parcheggi nel centro storico di Intra; rimessa nel cassetto l’inutile e intempestiva proposta di senso unico a Suna; sul punto di essere abbandonata la scelta di sopprimere la fermata della Circolare Urbana all’ospedale.

C’è una spiegazione a questa attitudine autolesionistica? Essa probabilmente risiede in un mix di approssimazione, inesperienza e smania di protagonismo. Gli attuali amministratori di Destra e Lega, abituati a un’opposizione ultradecennale giocata sull’illazione demagogica (ve le ricordate le elezioni comunali del 1999?), sulla personalizzazione dello scontro e sul miope populismo (No alla pista ciclabile Pallanza-Intra! No alla pedonalizzazione del centro storico di Intra! No alla raccolta rifiuti con il “sacco bianco”! No al teatro! No al Piano Regolatore! e via di questo passo, salvo poi rimangiarsi tutto o quasi), affrontano le questioni amministrative (anche “minori”) senza la strumentazione minima per coglierne la portata e valutarne le implicazioni. E così capita quello che da settimane vediamo: decisioni affrettate e mal ponderate, che vengono prima sostenute e poi accantonate anche grazie all’azione incalzante, puntuale e documentata dei Gruppi Consiliari del Centrosinistra.

Resta il rammarico di non essere (ancora) riusciti a modificare altre scelte profondamente sbagliate, come la soppressione di LiberoBus, lo stravolgimento del percorso per il nuovo teatro cittadino, l’annullamento del progetto CO2ZERO/Bike sharing. Ma di certo la tenacia non ci manca.

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