IL CENTRO EVENTI AL PUNTO DI NON RITORNO

Con l’aggiudicazione definitiva dell’appalto integrato del Cem, il Comune ha compromesso senza rimedio la città per somme milionarie. Gettata al vento l’opportunità irripetibile di un grande progetto condiviso da Maggioranza e Minoranza per rilanciare Verbania, la “pratica CEM” d’ora innanzi sarà responsabilità esclusiva di Lega Nord e PdL

La vicenda del centro eventi dell’arena è arrivata  in queste ore al punto di non ritorno: i media locali hanno dato notizia che il Comune ha provveduto all’aggiudicazione definitiva dell’appalto integrato dell’opera, ponendo così la ditta vincitrice in una condizione di grande forza contrattuale nei confronti dell’Amministrazione. Qualunque cosa capiti d’ora in avanti (avvio dei lavori nel 2013 oppure il loro blocco per ricorsi al Tar di altri concorrenti; sospensione per l’intervento di organi di controllo oppure revoca dei finanziamenti per mancato rispetto dei termini di Bando; contenzioso tra appaltante e appaltatore oppure sforamento delle somme stanziate…), il Comune di Verbania è ormai compromesso per molti milioni di euro (di pagamento dei lavori o di pagamento di penali) in un’opera che la città in parte nettamente rifiuta e in parte subisce con rassegnata indifferenza.

 Non è bastato documentare la totale inconsistenza di un Piano di Realizzazione e di Gestione che fa acqua da ogni parte (leggi qui) e non garantisce alcuna sostenibilità economica. Non sono bastati i rilievi dei Revisori dei Conti sull’indeterminatezza di alcune fonti di finanziamento e sulla mancanza di un’ipotesi di gestione in caso di mancata assegnazione a privati (leggi qui). Non è bastato documentare la bugia delle “manifestazioni di interesse” (mai) inviate in Comune da privati interessati alla gestione del Cem (leggi qui). Non è bastato provare – numeri alla mano – che il nuovo progetto dell’arena è costato più di quello originario in piazza F.lli Bandiera, mentre doveva essere un mero “adeguamento” (leggi qui). Non è bastato denunciare la colossale bugia di far passare il parco dell’Arena come “area degradata” (leggi qui).

 Non è bastato ascoltare le valutazioni critiche sull’investimento da parte di un imprenditore locale (leggi qui) o quelle di sostanziale disinteresse degli albergatori del turismo congressuale (leggi qui). Non è bastato provare con i documenti alla mano che il CEM costerà non meno di 4,8 milioni di euro alle casse comunali (leggi qui). Non è bastato raccogliere in due diverse occasioni migliaia e migliaia di firme di cittadini contrari a quest’opera. Non è bastata, infine, neppure la grande emergenza causata dal tornado del 25 agosto per ritrovare una condivisa e unanime e destinazione (far risorgere la città) ai 10 milioni del PISU.

La straordinaria opportunità di realizzare, con i fondi Pisu, un piano di risanamento e di rilancio della città sostenuto unitariamente dalla Maggioranza e dalla Minoranza è definitivamente persa. Il Centrosinistra in questi anni (e da queste pagine) ha condotto con tenacia una battaglia per evitare una scelta che noi consideriamo disastroso per il futuro della città.

La Maggioranza non ha voluto sentire ragioni. E da oggi la vicenda del CEM sarà responsabilità esclusiva di Lega Nord e PdL.

Questa voce è stata pubblicata in Teatro. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento