IL CUMULO DI FANDONIE CHE SCHIACCERA’ VERBANIA

La vicenda del CEM è un caso da manuale di manipolazione della realtà: ecco le sette affermazioni ossessivamente ripetute con l’obiettivo di far credere ciò che non è.

I giornali hanno dato in questi giorni notizia dell’apertura nel parco Arena del cantiere per la bonifica dei terreni di sottosuolo inquinati da idrocarburi e metalli pesanti. In attesa di vedere quello che accadrà nei prossimi mesi (redazione, approvazione e validazione del progetto esecutivo del centro eventi, avvio dei lavori), può essere utile ricordare ai Verbanesi il cumulo di bugie sul cui si fonda l’avventura del CEM.

  1. Abbiamo già ricevuto e inviato in Regione le dichiarazioni d’interesse di imprenditori privati per la futura gestione del centro congressi”. Falso: nessuna dichiarazione di interesse è stata inviata al Comune, nessuna dichiarazione è stata allegata al dossier del PISU per il centro eventi, nessuna dichiarazione è stata inviata in Regione (leggi qui). 
  1. “Nel CEM si faranno almeno 74 convegni/congressi all’anno per 344.000 € di ricavi; tali valori di ricavo si basano (sempre con stime prudenziali e per difetto) su confronti fatti con altre strutture congressuali limitrofe”.Falso: nel Piano di Gestione presentato al Consiglio Comunale non c’è una riga nè una tabella di raffronto a giustificare i numeri dati (leggi qui e qui).
  1. Il CEM non costerà quasi nulla al Comune, perchè è finanziato con contributi esterni”. Falso: il centro eventi costerà al Comune almeno 4,8 milioni di euro di risorse proprie soltanto per la realizzazione dell’opera (leggi qui). Dei costi di gestione e di mantenimento parleremo se e quando l’opera sarà completata.
  1. Il CEM farà di Verbania un polo del turismo congressuale di tutta la zona“. Falso: il Presidente dell’associazione degli operatori congressuali dei laghi Maggiore, Orta e Mergozzo dice che quello che manca all’offerta turistico-congressuale del Vco è una grande sala per le cene di gala; e una bella discoteca.  Dunque, a suo parere il CEM deve attrezzarsi con un bel salone e una grande discoteca, così gli alberghi (e non i centri-eventi senza alberghi!) che organizzano i congressi sapranno dove fare la cena finale e dove mandare alla sera i congressisti a fare quattro salti (leggi qui). 
  1. “Il CEM sarà gestito da privati e al Comune non costerà nulla”. Falso: i Revisori dei Conti nel novembre 2011 dicono testualmente che “la gestione, affidata completamente a terzi, potrebbe rivelarsi inattuabile ove le gare d’appalto andassero deserte, con conseguente decisione di gestione diretta non ipotizzata nel Piano”. E siccome (vedi punto 1.) nessun privato s’è dichiarato interessato alla gestione, il rischio di una gestione diretta del Comune è reale e non è stato mai previsto (leggi qui).
  1. Grazie al CEM andremo a recuperare un’area degradata come è quella dell’arena”. Falso: il parco dell’Arena è stato recuperato e valorizzato nel corso dell’ultimo decennio con l’investimento di oltre due milioni di euro, che ora verranno letteralmente buttati via con la distruzione delle relative opere per fare posto al CEM (leggi qui).
  1. “L’attività culturale del teatro si finanzia quasi del tutto con le risorse già disponibili nel Bilancio del Comune“. Falso: il Piano di Gestione del 2011 prevedeva un lieve deficit di  € 22.000  su una spesa totale di € 529.000, che immaginava di coprire quasi interamente con i soldi già stanziati a Bilancio (dati 2010) per le manifestazioni turistiche e culturali. Ora,  a parte l’infondatezza già denunciata di quei calcoli (leggi qui), tra il 2010 e il 2012 è davvero cambiato il mondo e le somme stanziate due anni fa per cultura e turismo oggi non ci sono più (un solo esempio: il capitolo 2326 “Manifestazioni turistiche” è passato da € 280.000 del 2010 a € 95.000 nel 2012!). Dunque, la gestione del segmento culturale e teatrale del CEM segnerebbe sui dati 2012 non un deficit di 22.000 €, ma di almeno 200.000 €.

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Il lettore a questo punto si chiederà come sia stato possibile mandare avanti un progetto nato e cresciuto su presupposti così manifestamente infondati. La risposta è, purtroppo, di disarmante semplicità: un Consiglio Comunale all’interno del quale la Maggioranza PdL/lega Nord ha sempre votato “al buio”, senza mai voler leggere una riga o approfondire un dato; una città svuotata di ogni capacità di comprensione e di reazione, alla quale evidentemente si può infliggere qualunque enormità.

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