KANTIERE E POLITICHE GIOVANILI: FACCIAMO IL PUNTO

La vicenda di Possaccio getta una luce su quasi tre anni di politiche giovanili della Giunta PdL-Lega Nord: non è stato fatto nulla, se non togliere servizi e opportunità.

La forte e concentrica azione messa in campo dalle associazioni giovanili, dai Gruppi consiliari di Minoranza e dai social network ha costretto l’Amministrazione Comunale a rivedere sostanzialmente la sua posizione sull’affidamento a gara (cfr. qui) dello spazio del Kantiere di Possaccio. E così, al termine della seduta dalla Commissione Consiliare Politiche Giovanili, convocata urgentemente su richiesta dei Gruppi di Minoranza, la Giunta ha dovuto riconoscere che i contenuti del Bando di gara andavano profondamente rivisti. Attendiamo fiduciosi che, dopo una doverosa e inevitabile proroga all’attuale gestore (Associazione Cool), l’Amministrazione provveda ad emanare un Bando di gare all’insegna della continuità, del potenziamento e dell’arricchimento di un’esperienza ormai decennale che tutti hanno riconosciuta come positiva.

La positiva conclusione di questa prima tappa fornisce l’occasione per dare succintamente il punto sulle cosiddette politiche giovanili, cavallo di battaglia di PdL e Lega Nord nella campagna elettorale del 2009 totalmente dimenticato nel corso della prima metà del ciclo amministrativo in corso. Nel 2009 il Centrosinistra consegnava alla città un lavoro decisamente corposo sul versante delle politiche giovanili. Basti pensare alla prosecuzione e al rinnovo (2008) dell’esperienza del Kantiere di Possaccio; all’assegnazione – sempre nei locali del Kantiere – di uno spazio musicale per l’associazione Perchè No?; al progetto di peer education nelle scuole superiori; alla rassegna musicale Voobstock ospitata all’Arena; al progetto “L’evoluzione nello sguardo”; al potenziamento dell’Informagiovani con il suo trasferimento nel villino della Biblioteca; alla creazione della rete di connettività wifi gratuita e alle postazioni (sempre gratuite) degli internet point comunali. E che dire di una sperimentazione coraggiosa e all’avanguardia come LiberoBus, che ha trovato nei giovani verbanesi una delle categorie di fruitori più affezionati e motivati, contribuendo a diffondere l’abitudine a una mobilità fatta di mezzi pubblici sicuri, affidabili e convenienti?

Sono passati quasi tre anni dalle elezioni e l’attuale Amministrazione ha aggiunto un solo tassello a questo mosaico: il contributo per sostenere le spese dei giovani universitari verbanesi fuori sede. Ma attenzione: questa iniziativa ha potuto concretizzarsi solo perchè fortemente voluta dai Gruppi Consiliari di Minoranza nel corso del dibattito sul Bilancio di Previsione del Comune (leggi qui) e poi accolta dalla Giunta. In compenso, al mosaico la Giunta Zacchera ha tolto dei pezzi assai pregiati: LiberoBus, la peer education, l’Informagiovani, una parte degli internet point. E ha tentato di azzerare anche l’esperienza del Kantiere con un dissennato Bando di gara.

E pensare che tra le mille altre promesse rimaste sulla carta, nel programma di Zacchera (a pag. 3) si può leggere questo anche impegno solenne: “LIBEROBUS per tutti i bambini ed i giovani fino a 25 anni”. Solenne e solennemente disatteso. Come tutti quelli riferiti ai giovani.

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