LA VIABILITA’ AI TEMPI DELLA DESTRA E DELLA LEGA

Il Centrosinistra immaginava una città della quale fossero un po’ meno padrone le automobili ed in cui il trasporto pubblico locale fosse di tutti: LiberoBus, percorsi ciclo-pedonali, aree pedonali, bike sharing, ZTL e “zone 30”. La Destra non la pensa così.

A due anni dal suo insediamento, tra le molte contraddizioni dell’azione della Maggioranza PdL/Lega Nord spicca quella in materia di viabilità. Nel corso del ciclo amministrativo 2004-2009 il Centrosinistra aveva impostato la sua azione su alcuni capisaldi: estendere nei centri storici e nei nuclei di antica formazione le aree pedonali e le zone a traffico limitato; ampliare i percorsi ciclo-pedonali e le cosiddette “zone 30” nei percorsi di collegamento tra le frazioni più popolose (Suna-Pallanza-S. Anna-Intra); distinguere nettamente tra le “dorsali” di scorrimento automobilistico e i percorsi interni destinati al traffico locale dei residenti; incentivare potentemente il trasporto pubblico locale e l’uso di mezzi alternativi al veicolo a motore privato.

In questa logica hanno preso corpo iniziative caratterizzanti come la pedonalizzazione di San Vittore, il progetto LiberoBus, i percorsi ciclopedonali protetti Suna-S.Anna-Intra, il progetto CO2ZERO (bike sharing, Bicibus e Pedibus), la Zone a Traffico Limitato nei centri storici di Suna, Sant’Anna, Intra, Trobaso, Pallanza. Semplice e chiaro l’obiettivo finale: le auto private devono muoversi liberamente soltanto lungo le “dorsali” di collegamento e di attraversamento (via Troubetzkoy, viale Azari, c.so Nazioni Unite ed Europa, c.so Mameli, c.so Cobianchi e Cairoli…), mentre i percorsi interni vanno gradualmente riconsegnati al traffico locale dei residenti e alla mobilità pedonale e ciclabile. A rafforzare questo lungimirante disegno, i grandi servizi di mobilità organizzati dal Comune: l’abbonamento di municipalità di LiberoBus e la creazione di una rete di bike sharing cittadina.

L’arrivo della Destra e della Lega ha scompaginato questo disegno. Prima sono stati azzerati i grandi servizi di mobilità come LiberoBus e il bike sharing; poi sono usciti dai programmi di investimento dell’Amministrazione i percorsi “misti” marciapiedi/piste ciclabili; quindi si è tentato di inserire irrazionali e invasive modifiche alla viabilità “di prossimità” (ripristino dei parcheggi in piazzetta della Posta a Intra, costruzione di un parcheggio nel parco Besozzi Benioli, trasferimento di traffico attraversamento su via Trento, senso unico con posteggi su via Troubetzkoy..), che soltanto l’azione di contrasto della Minoranza e la diffusa opposizione dei cittadini sono riuscite con fatica a sventare; infine si prevede la creazione di parcheggi pubblici in diversi piccoli “francobolli” verdi nei nuclei storici ed edificati miracolosamente sopravvissuti all’edificazione residenziale.

Nulla accade per caso. Ed anche in queste scelte si misura la differenza tra il Centrosinistra e la politica municipale dei seguaci di Bossi e Berlusconi.

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