LETTERALTURA. UNA SCOMMESSA VINTA

Il successo della quarta edizione di LetterAltura ci autorizza a considerare vinta una sfida nata nel 2007 grazie all’intelligenza e alla lungimiranza di molti. Si irrobustisce anche così il profilo culturale della nostra città e la sua capacità di attrazione.

S’è chiusa con un significativo successo la quarta edizione di “LetterAltura”, festival nazionale della letteratura di montagna. Un’edizione ricchissima di appuntamenti importanti e prestigiosi, che hanno animato la nostra città nel corso dell’ultima settimana di giugno. La presenza di Boris Pahor, di Gad Lerner, di Mario Calabresi, di Erri De Luca, di Stefano Benni e di molti altri intellettuali, artisti e scrittori ha reso ancora più evidente il valore e il significato di una manifestazione che, nata nel 2007 grazie alla intuizione dell’omonima Associazione del suo presidente, Giovanni Margaroli, e al coraggio di enti pubblici (Comune di Verbania, Provincia del Vco, Regione Piemonte, Unione Europea, Interreg..) e di soggetti privati (le Fondazioni bancarie..), può a buon diritto celebrare oggi la vittoria di una scommessa che si presentava tutt’altro che semplice.

LetterAltura unisce l’originalità di una proposta culturale inedita (la letteratura e l’editoria legate al tema della montagna) alla valorizzazione di uno dei tratti caratterizzanti della nostra identità (la straordinaria attrattività di un paesaggio che in pochi chilometri fonde – in un’ineguagliabile sintesi di natura e cultura – il lago, la collina, la montagna, l’area wilderness. Il costante incremento dei partecipanti (quest’anno 16.000 presenze, il 78% in più rispetto alla prima edizione del festival), il prestigio dei relatori e degli autori, la ricchezze delle manifestazioni collaterali e di accompagnamento, il radicamento degli appuntamenti extraverbanesi nel mese di luglio inducono a ritenere che LetterAltura crescerà ancora. La puntale e documentata relazione del presidente Margaroli (potete leggerla integralmente a questo indirizzo: www.verbanianews.it/joomla/fatti/politica/2322-letteraltura-qtrasparenti-e-liberiq) autorizza questa previsione.

Le banalità polemiche lette in questi giorni sulla caratterizzazione ideologico-politica degli ospiti di LetterAltura non meritano neppure di essere riprese. E’ forse più interessante rilevare come in questi anni siano stati fatti importanti scelte per qualificare l’immagine della nostra città e per irrobustirne gradualmente il profilo culturale: il Festival di LetterAltura, la Rassegna di Editoria & Giardini, le mostre d’arte contemporanea del CRAA di Villa Giulia e il Museo del Paesaggio nella sua triplice articolazione espositiva (Palazzo Viani Dugnani, Palazzo Biumi Innocenti, Casa Ceretti) costituiscono importanti realtà ormai non più solo cittadine. Sono queste le iniziative che nel tempo trasformano e migliorano il nostro tessuto cittadino. Non certo le autoproclamazioni.

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