LUNGOLAGO DI SUNA. COME, QUANDO E PERCHE’ UN SENSO UNICO

S’è parlato in queste settimane di senso unico sul lungolago di Suna. L’ipotesi oggi è intempestiva, ma tra qualche anno potrebbe essere uno dei passaggi per creare la grande passeggiata a lago Fondotoce-Intra.

Qualche settimana fa su qualche media locale sono comparse dichiarazioni del vicesindaco sull’eventualità di istituire un “senso unico” sul lungolago di Suna in direzione Fondotoce. Le motivazioni addotte da De Magistris sono però assai evanescenti e non convincono: il senso unico avrebbe il doppio obiettivo di limitare su via Troubetzkoy il traffico determinato dalla presenza di numerosi e affollati esercizi pubblici e di aumentare i parcheggi utilizzando una delle due attuali corsie di marcia.

Chi a Suna abita sa che da quattro anni il traffico e la sosta causati dalla presenza di bar e ristoranti sono stati adeguatamente regolamentati grazie all’intervento della polizia locale e alla sensibilizzazione di gestori e clienti dei locali. Non si segnalano situazioni caotiche e/o pericolose tali da rendere urgenti interventi drastici sulla viabilità. Se non ne è convinto, il vicesindaco può chiedere lumi agli esercenti e ai residenti. In secondo luogo, l’idea di ritagliare su una delle due corsie di marcia un serpentone di parcheggi cozza contro l’obiettivo di valorizzare il lungolago dal punto di vista paesaggistico, ambientale e turistico, oltre ad essere incompatibile con la creazione di un percorso ciclabile autonomo rispetto all’esistente passeggiata del lungolago, pur auspicato (a parole) anche dall’attuale Amministrazione.

L’ipotesi di senso unico sul lungolago di Suna era già stata esaminata durante lo scorso ciclo amministrativo con l’obiettivo di arricchire ulteriormente l’attrattività della frazione con la creazione di un nuovo tratto di pista ciclabile sulla litoranea e la contestuale riduzione del traffico veicolare di mero attraversamento. Una scelta di questo tipo porta con sé una revisione non indolore del trasporto pubblico in direzione Pallanza: non potendo più passare sul lungolago, i bus della linea Verbania-Omegna sarebbero obbligati a imboccare la “variante” (c.so Nazioni Unite) all’altezza della Beata Giovannina e servire Suna a “monte”; inoltre, salterebbero le fermate (direzione Pallanza) del Lido e di via Castelli, mentre il bus dovrebbe scendere dalla rotonda del tribunale verso piazza Gramsci, servirne la fermata e riprendere la marcia verso Intra. Inoltre, un nuovo tratto di  pista ciclabile su via Troubetzkoy reclama una prosecuzione verso Fondotoce, che – come abbiamo ricordato nello scorso numero – sarà possibile una volta completato almeno il primo lotto della circonvallazione.

Oggi un senso unico sul lungolago creerebbe più disagi che benefici, ma in futuro la grande passeggiata ciclopedonale a lago tra Fondotoce-Intra e i primi due lotti della circonvallazione potrebbero rendere questa ipotesi suggestiva e interessante.

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