LUNGOLAGO DI SUNA. UN SENSO UNICO ………. A “SENSO UNICO”

La Giunta torna alla carica con una proposta di senso unico su via Troubetzkoy pensata esclusivamente per i proprietari di tre/quattro esercizi pubblici. Ma è una proposta che ha non una, ma ben sette criticità.

Dopo la riunione del Consiglio di Quartiere, tenutasi il 19 aprile, la Giunta ha comunicato l’intenzione di istituire la circolazione a senso unico sul lungolago di Suna con queste (almeno così pare) caratteristiche: 1) senso unico serale e notturno, dalle h. 20 alle h. 5, su via Troubetzkoy dallo sbocco di via Trento alla Beata Giovannina, in direzione Fondotoce; 2) utilizzo di una delle due corsie per la sosta degli autoveicoli, dall’altezza della Polisportiva sino alla Beata Giovannina; 3) istituzione di un senso unico tra le h. 20 e le h. 5 su via Trento a scendere, per favorire la discesa sul lungolago delle auto “dirottate” su c.so Nazioni Unite all’altezza della beata Giovannina.

Si avvantaggeranno di questa scelta esclusivamente i gestori dei tre/quattro pubblici esercizi (bar e ristoranti) del lungolago, che avranno a disposizione per gli avventori molte decine di posti-auto ricavati da una delle due corsie di marcia. La scelta del senso unico notturno è, a nostro giudizio, molto rischiosa. Oltre a penalizzare, come vedremo, i residenti, essa porta con sé alcune ineludibili criticità.

La prima. Anche nel precedente ciclo amministrativo il senso unico notturno era stato istituto, ma soltanto in occasione di particolari manifestazioni e sempre con la presenza di personale di vigilanza, che allestiva, smontava e presidiava i punti di acceso e di uscita al lungolago. I due sensi unici permanenti notturni (lungolago e via Trento) come sarà regolato/segnalato? Da cartelli verticali multilingue di difficile decifrazione? Da semafori rossi di notte e verde di giorno?

La seconda. Chi garantirà il rigoroso rispetto del divieto di sosta lungo la corsia rimasta libera tra lo sbocco di via Trento e la Polisportiva? Vigili in azione durante la notte? Senza controlli, a una cert’ora tutto il lungolago e non solo la sua parte terminale diventerà una distesa d’auto parcheggiate.

La terza. L’aumento degli avventori e la molto probabile occupazione (abusiva) della corsia su tutto il lungolago farà venire meno il delicato equilibrio raggiunto in questi anni tra le esigenze di divertimento e svago dei frequentatori dei locali e le esigenze di riposo e tranquillità notturna dei residenti. E’ elevatissimo il rischio di contenzioso e proteste

La quarta. Sul lungolago passa la linea di bus Verbania-Omegna, che nei due sensi di marcia dalle h. 20 in poi prevede 8/9 corse. Che si fa? Le corse in direzione Omegna passano come ora sul lungolago e quelle in direzione Pallanza traslocano sulla Variante, tagliando fuori le fermate del Lido e di via Castelli/ospedale? E la nuova piazzola di fermata con relativa autorizzazione provinciale?

La quinta. Quali conseguenze avrà per i bar e i ristoranti di Pallanza l’impossibilità di raggiungere direttamente quel lungolago utilizzando la direttrice Fondotoce-via Troubetzkoy? E’ evidente che quella zona della città è esposta a un rischio-isolamento non trascurabile.

La sesta. I residenti della frazione non avranno il vantaggio di un solo posto in più, dopo quelli tolti con le strisce blu: infatti, i parcheggi notturni cesseranno di essere tali alle 5 di mattina, quando via Troubetzkoy tornerà a doppio senso diurno. E’ molto, molto difficile immaginare un Sunese posteggiare sulla corsia alle 10 di sera e uscire in pigiama alle 4,45 di mattina per spostare l’auto. Alla totale inutilità dei nuovi posti auto i residenti al ritorno serale a casa sommeranno anche il disagio viabilistico del senso unico “a ore”.

La settima. I residenti nelle vie Bocci e Trento in compenso vedranno la loro strada svolgere la funzione di microcirconvallazione notturna, con incremento esponenziale del traffico di attraversamento, proporzionale diminuzione delle condizioni di tranquillità e sicurezza e radicale snaturamento delle caratteristiche di percorsi destinati al traffico locale.

A noi sembra che queste criticità meritino adeguata considerazione e ponderata valutazione. E invitiamo caldamente l’Amministrazione a farle, prima di assumere decisioni avventate.

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