NON E’ MAI TROPPO TARDI……

In una recente conferenza-stampa il consigliere regionale di Rifondazione Comunista, Paola Barassi, ha annunciato la presentazione di una proposta di legge che chiede di dimezzare l’indennità di fine mandato (più semplicemente: la liquidazione) dei consiglieri regionali. Precisazione importante per i nostri lettori: i consiglieri regionali in base alla legge 24/2001 (http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/base/coord/c2001024.html) avevano diritto a una liquidazione pari a una mensilità (10.000 € circa) per ogni anno di mandato. Dunque, per i cinque canonici anni di legislatura ogni consigliere prendeva una liquidazione di 50.000 €. Poi, con una graziosa leggina votata l’8 agosto del 2003 (ah!, le leggine ferragostane, approvate quando tutti sono disattenti! Guardatevela a questo indirizzo: http://arianna.consiglioregionale.piemonte.it/ariaint/TESTO?LAYOUT=PRESENTAZIONE&TIPODOC=LEGGI&LEGGE=21&LEGGEANNO=2003), la maggioranza dell’allora Presidente Ghigo (Forza Italia) ha deciso un altrettanto grazioso raddoppio della liquidazione: non più una mensilità per ogni anno di mandato, bensì due mensilità. Risultato: graziosa liquidazione di 100.000 € malcontati per ben cinque anni di lavoro!

Ora, la consigliere Barassi chiede di tornare all’importo fissato nel 2001, destinando i soldi risparmiati (più di 3.000.000 di euro, visto che i consiglieri regionali sono 60) al fondo di solidarietà per i disoccupati e i lavoratori in difficoltà. Proposta meritoria, che speriamo il Consiglio Regionale approverà. Subito è arrivato il commento di Valerio Cattaneo, coordinatore del Popolo della Libertà del Vco e – tenete bene a mente! – consigliere regionale e capogruppo di Forza Italia nel quinquennio 2000-2005: “Ritengo che sia giusta in questo momento non solo la riduzione…ecc ecc bla bla”.

Ora, provate a immaginare chi ha voluto e votato la leggina dell’8 agosto, quella del raddoppio? Esatto: la Destra e la Lega Nord, guidate da Forza Italia, principale partito di quello schieramento. E chi guidava in Consiglio Regionale nel 2003 il maggior partito di Maggioranza? Esatto: il capogruppo Valerio Cattaneo, il quale nel 2005 – ahimè non più rieletto, come peraltro il suo amico di partito Racchelli – si è trovato nelle (sgradite?) condizioni previste dalla sua leggina agostana. Il primo è stato consigliere regionale per cinque anni, il secondo per dieci. La moltiplicazione fatela voi.

Leggendo le alate parole di Cattaneo m’ha poi preso un dubbio. Cosa intende con l’inciso “in questo momento”? E’ giusta la riduzione “in questo momento” perché c’è in giro molta crisi e ci vuole un surplus di solidarietà? O è giusta “in questo momento” perché in questo momento Cattaneo non è consigliere regionale? Chissà! E se cambia “il momento”? Torna il raddoppio? Chissà!

Io sono certo che l’inciso “in questo momento” sia voce dal sen fuggita. Credo che i cittadini giudichino del tutto sufficiente una liquidazione di 50.000 € per cinque anni di lavoro. E di certo – convertito a maggiore sobrietà – la giudica sufficiente anche il Cattaneo. Non è mai troppo tardi….diceva, profetico, l’indimenticato maestro Manzi.

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