“NON METTEREMO LE MANI…ECC, ECC.”!: ECCO INVECE LA TASSA DI SOGGIORNO

Dopo l’addizionale Irpef senza LiberoBus, l’aumento delle rette dei nidi e della mensa scolastica, della tariffa di sosta, dei plateatici e delle tasse urbanistiche, arriva l’imposta di soggiorno. Grezza e mal congegnata.

E’ passata un po’ in sordina in una Commissione Consiliare tenutasi il 1 agosto, ma la notiziola merita almeno un cenno di (negativa) notorietà. Nel solco dell’impegno solennemente assunto dal’uomo di Arcore – Non metteremo le mani nelle tasche degli Italiani! – i berluscones locali hanno immediatamente istituito la tassa di soggiorno, ch entrerà in vigore il 1 gennaio del 2012. La nuova imposta, che in effetti non mette le mani solo nelle tasche degli Italiani, ma anche in quelle di Francesi, Tedeschi, Olandesi…, prevede il pagamento di una somma giornaliera compresa tra € 2,5 (alberghi a cinque stelle) ed € 0,50 (campeggi e strutture extralberghiere). Suppergiù, il Comune dovrebbe incassare annualmente qualcosa come 800.000 €.

La nuova tassa era stata fieramente (?) avversata dall’assessore al Turismo, che a fine giugno aveva intimato all’Amministrazione (e dunque anche a se stesso) di trovare altrove le somme necessarie alla quadratura del Bilancio (cfr. https://www.verbaniasettanta.it/?p=3215). Richiamato all’ordine dalla Lega Nord, l’assessore s’era dovuto rassegnare ad una precipitosa ed ingloriosa rinculata.

Tra qualche settimana il provvedimento approderà in Consiglio Comunale, troverà l’assenso della maggioranza PdL/Lega Nord e diventerà esecutivo. A poco o nulla sono valse le sollecitazioni degli operatori di settore ad una più oculata considerazione degli effetti della nuova tassa, che finirà per colpire – così come strutturata – villeggianti e turisti ospitati nelle strutture alberghiere ed extralberghiere “ufficiali”, ma non quelli ospitati, ad esempio, in alloggi, appartamenti e “case per ferie” che non hanno la qualifica di strutture ricettive. Si tratta di unità immobiliari censite come normali residenze, ma utilizzate a tutti gli effetti come strutture extralberghiere.

Noi intanto da queste colonne aiutiamo i cittadini a non dimenticare. Da quando s’è insediata la Giunta Destra/Lega, Verbania ha subito l’addizionale Irpef dello 0,3%, mantenuta anche dopo l’eliminazione del servizio (LiberoBus) per finanziare il quale era stata introdotta; l’aumento della retta degli asili nidi, che il Centrosinistra aveva tenuto bloccata per cinque anni; l’aumento del canone per l’occupazione del suolo pubblico da parte di bar e ristoranti (i plateatici); l’aumento delle tasse urbanistiche per il rilascio dei permessi di costruire; l’aumento del 150% della tariffa minima per la sosta nei posteggi blu; l’aumento della tariffa per i matrimoni civili; l’incremento del ticket per la mensa scolastica. E adesso, a coronare gli straordinari successi della Giunta Zacchera a metà del ciclo amministrativo, la nuova imposta di soggiorno.

Ovvero, mettere le tasche dei cittadini nelle mani dell’Amministrazione.

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