NUOVO TEATRO: E’ LA VOLTA DEI PROGETTISTI ESCLUSI

Dopo l’Ordine degli Ingegneri, l’Autorità di Vigilanza e la Corte dei Conti, è adesso la volta dei concorrenti esclusi. I secondi classificati alla Gara Internazionale di Progettazione contestano la scelta del Comune di cambiare localizzazione, caratteristiche progettuali e valore economico dell’originario teatro cittadino in piazza F.lli Bandiera. E chiedono l’annullamento di tutta la procedura.

Un altro nuovo, importante fatto si aggiunge alla “storia infinita” del teatro cittadino. I nostri lettori ricorderanno che nei mesi scorsi (cfr. tutta la documentazione disponibile qui https://www.verbaniasettanta.it/?cat=3 e qui https://www.verbaniasettanta.it/?page_id=289) le numerose irregolarità e illegittimità connesse all’azzeramento dell’originario progetto di piazza F.lli Bandiera e alla sua sostituzione con quello dell’arena sono state oggetto di puntuali e motivate contestazioni non solo da parte dei Gruppi Consiliari di Minoranza, ma anche e soprattutto da importanti e autorevolissimi soggetti di rilevanza nazionale: l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri, la Corte dei Conti del Piemonte.

Oggi a costoro si aggiunge– ed è la prima volta che accada da quando, all’inizio del 2010, la Giunta Zacchera ha deciso di realizzare un “centro multifunzionale” all’arena – uno dei nove Studi di Architettura che nel 2007 avevano partecipato alla fase finale del Concorso Internazionale di Progettazione vinto dagli architetti Arroyo e Cook. Si tratta dello Studio “5+1” di Genova, il cui progetto in quel Concorso si era piazzato al secondo posto. Con una nota inviata il 1 settembre dal suo legale rappresentante, arch. Alfonso Femia, e dall’avv. Roberto Damonte, lo Studio “5+1” riprende integralmente i contenuti della nota con la quale tre mesi fa l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici (leggila qui: Teatro-risposta esposto AVCP) concludeva l’esame dell’Esposto inoltrato dai Gruppi Consiliari di Minoranza, invitando il Comune “ad agire in autotutela per il ripristino della legittimità dell’intero procedimento”.

Cosa chiede lo Studio “5+1” alla Giunta Zacchera? Esattamente quello che da oltre un anno chiedono insistentemente e inascoltati i Gruppi di Minoranza in Consiglio Comunale: “di agire in autotutela procedendo all’annullamento d’ufficio di tutti gli atti assunti nell’ambito della procedura di gara in oggetto, astenendosi … dal procedere alla validazione e/o approvazione della n uova progettazione; conseguentemente – al fine di individuare l’operatore economico che dovrà svolgere il servizio a base della gara – voglia bandire una nuova selezione, da espletarsi nel rispetto delle prescrizioni di cui al Codice dei Lavori Pubblici e delle puntuali indicazioni fornite da ultimo dall’Autorità di Vigilanza”.

Siamo curiosi adesso di vedere cosa farà la Giunta. E siamo ancora più curiosi di sapere se la Regione Piemonte darà soldi del PISU, visto che l’opera per la quale si chiedono 10 dei 13 milioni totali è oggetto di impugnazione e di contenzioso legale da parte di uno dei naturali “concorrenti” di Arroyo.

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