PARCO BESOZZI BENIOLI. ATTENZIONE!

Bene la scelta di riqualificare il parco dell’ex asilo-nido nel cuore di Intra, ma la soluzione progettuale deve tenere conto anche del recupero dell’area di Santa Marta. Perché non realizzare lo studio di fattibilità elaborato nel 2009’

Qualche numero fa avevamo sottolineato il nostro apprezzamento per la decisone della Giunta di accantonare definitivamente lo sventato progetto di parcheggio nel parco Besozzi-Benioli (nel cuore di Intra, tra la chiesa di Santa Marta e l’imbocco della contrada), a favore di un parco pubblico in gradi di valorizzare un angolo della “vecchia Intra” e di creare un nuovo percorso tra le piazze Ranzoni e San Vittore. Poi abbiamo visto il primo schizzo progettuale e ci è venuta qualche perplessità. L’amministrazione di Centrosinistra aveva elaborato nei primi mesi del 2009 uno studio di fattibilità che prevedeva, dopo lo smantellamento del vecchio asilo-nido (eseguito immediatamente), la creazione di un vero e proprio percorso con il recupero – progettualmente contestuale – sia del parco Besozzi-Benioli sia dell’area antistante la chiesa di Santa Marta. Il costo complessivo si attestava sui 450.000 €, di cui 300.000 € subito previsti nel Bilancio 2009 per il primo lotto: la previsione era poi stata soppressa dall’amministrazione di PdL e Lega Nord, evidentemente tentata dal parcheggio.

Ora, lo schizzo progettuale presentato dall’assessore ai Lavori Pubblici nell’ultima seduta della competente Commissione Consiliare è apprezzabile per lo sforzo di riprendere l’originaria idea del 2009, ma il risultato è ancora distante dai contenuti di quello studio, che teneva conto – valorizzandolo adeguatamente – del lavoro di riqualificazione complessiva del centro storico di Intra uscito dal Concorso di Idee Nazionale del 2006. E poiché quello studio di fattibilità è già stato acquisito dal Comune, ci permettiamo di suggerire all’assessore Pella di riprenderlo integralmente: il pregio ambientale dell’area che si intende riqualificare merita ancora questo sforzo.

 

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