PIAZZE E GIARDINI. COSA SUCCEDE IN CITTA’

Sui giornali hanno trovato spazio in queste settimane due aree significative della città come il giardino dell’ex asilo-nido “Besozzi Benioli” a Intra e la piazzetta Giovanni XXIII a Pallanza. Una speranza da non deludere e un’occasione sprecata.

Su La Stampa abbiamo letto questo bell’articolone che annuncia gli ormai imminenti lavori di sistemazione dell’area Besozzi-Benioli, nel cuore del centro storico di Intra tra la contrada, vicolo Ciancino e la chiesa di Santa Marta. E’ una bella notizia, perchè l’intervento di riqualificazione riconsegnerà ad una più intensa fruizione pubblica un piccolo gioiello di verde e di natura miracolosamente preservato da improprie edificazioni grazie alla sua destinazione sociale (per trent’anni infatti l’area ha ospitato uno dei “nidi” comunali).

Non bisogna però dimenticare che a questo risultato si giunge con quasi quattro anni di ritardo e a prezzo di dure (e fortunatamente vittoriose) battaglia condotte dal Centrosinistra e dal Comitato di Quartiere di Intra. I lavori che si realizzeranno nei prossimi mesi (circa 350.000 € di costo) erano infatti già a Bilancio del Comune nel 2009, voluti dalla Giunta di Centrosinistra. Dopo le elezioni, la Maggioranza PdL-Lega Nord aveva azzerato lo stanziamento e annullato l’intervento, destinando i soldi a non si sa quali altre opere.

Pochi mesi dopo, tra aprile e maggio 2010, la Giunta Zacchera (leggi qui) aveva addirittura tentato di asfaltare il parco, destinandolo a parcheggio per un vicino albergo. La grande mobilitazione di cittadini, forze politiche e Quartiere aveva però costretto l’Amministrazione a rimangiarsi lo sciagurato progetto (leggi qui e qui). Costretta a tornare all’idea originaria del 2009, la Giunta PdL-Lega Nord aveva però tentato di interpretarla a modo suo, stendendo un progetto che prevedeva l’assurdo mantenimento della grande e ormai inutile piattaforma di cemento. Nuova opposizione di Centrosinistra e Quartiere e nuova retromarcia (leggi qui).

E così tra qualche mese vedremo l’area riqualificata in maniera non dissimile da come era stata pensata e finanziata nel 2009. Ma l’attuale Amministrazione abbia il buon gusto di non intestarsi il merito.

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Diluvio di articoli e articoletti anche per l’inaugurazione della “nuova” (?) piazza Giovanni XXIII a Pallanza. Piazza che è rimasta suppergiù quella di prima, con alcuni alberi in meno e una superficie ridotta per consentire l’allargamento (?) della strada. Sostituiti i punti-luce e le panchine, distrutte le storiche aiuole, eliminato il dislivello preesistente tra le due parti della piazza. L’unico cambiamento sostanziale riguarda il sagrato della chiesa: tolto l’antico acciottolato e le rustiche lastre in pietra, è stata posata una pavimentazione in beole dell’Ossola. Costo complessivo: 250.000 €. Ai cittadini il giudizio (qui ne potete leggere uno) sul rapporto costo-qualità-beneficio.

E’ di tutta evidenza che l’intervento non ha risolto il vero “nodo” della questione, che resta quello di dare alla piazza una “funzione”. Non l’aveva prima, non l’ha oggi. Gli spazi interni della piazza (addirittura ridotti dopo l’intervento) sono rimasti esattamente quelli di prima. L’area circostante è rimasta inalterata e neppure si è colta l’opportunità di creare un continuum (magari alzando la carreggiata stradale al livello della piazza, con una pavimentazione in acciottolato) con gli affacci commerciali della via e con i percorsi pedonali che portano al lago. Insomma, la piazza è rimasta quella che era: senza funzioni riconducibili coerentemente alla sua collocazione nel tessuto urbano di Pallanza e senza alcuna “cucitura” con gli spazi e i percorsi circostanti.

Un’occasione sprecata.

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