POLITICA, SOCIETA’, COMPENSI. EBBASTA!!

ll Pd del Vco ha sollevato con una documentata conferenza-stampa il problema del cumulo di cariche politiche e societarie del presidente della Provincia. Forse è ora di fare qualcosa.

I nostri lettori potranno leggere qui i contenuti della conferenza-stampa nel corso della quale il Pd provinciale è tornato a sollevare una serie di questioni relative al cumulo di incarichi di derivazione politica diretta e indiretta da parte del Presidente della Provincia del Vco e all’opportunità di mantenere in vita Società di scarsa o nulla utilità, se non quella di nominare amministratori remunerati. Non mancano poi rilievi assai pertinenti riconducibili alle interferenze tra la sfera degli interessi privati e la sfera degli interessi pubblici, ai compensi incomprensibili per incarichi che sono poco più che delle sinecura, alla pratica dei rimborsi-spese.

A noi interessa in questa sede sottolineare una sola questione. Quella della radicale incompatibilità tra incarichi di primaria responsabilità politico-amministrativa direttamente derivati dal voto popolare (il presidente della Provincia, il sindaco di un’importante città, il consigliere regionale..) e lucrosi incarichi in Società, Enti ed organismi legati alla politica. E’ noto infatti che la legge impone a chi ricopre più di una carica in organismi pubblici (Parlamento, Comuni, Province, Regioni, enti, consorzi, autorità, Comunità…) di percepire un solo compenso/indennità. Si tratta di una decisione che ha l’evidente obiettivo di comprimere la pessima pratica del “doppio incarico”, ritenendo che chi esercita una funzione di questo tipo debba dedicarvisi in via esclusiva; al punto che, se lavoratore autonomo o dipendente in aspettativa, percepisce un’adeguata indennità; se lavoratore dipendente in servizio, dimezza l’indennità ma può fruire di un numero significativo di permessi retribuiti.

Poi ci sono i furbi che, sapendo del vincolo dell’unico compenso per più incarichi pubblici, si ritagliano spazi ben remunerati in Società che hanno forma giuridica privata, ma che – avendo come Soci i Comuni, la Provincia, la Regione e Finpiemonte – di fatto sono governate da persone nominate dalla politica. Nel Vco appartengono a questa categoria (forma giuridica privata, potere di nomina politico)  società come Saia spa, Tecnoparco spa, Tecnoverde spa, Cesa spa, ConSer Vco spa, Vco Trasporti srl, Vco Servizi spa, Acque Nord srl, Acque Nova Vco spa, Idra blu spa. E dentro la “galassia” di Saia spa, le numerose Società controllate e partecipate, in cui le nomine derivano sempre dalla politica.

Qui torniamo all’inizio del nostro ragionamento. Le cariche politiche primarie devono essere esercitate in esclusiva e senza furbate “all’italiana”. Dunque, il cumulo di cariche di Massimo Nobili deve finire. Dobbiamo essere ancora più chiari? Deve lasciare le cariche che ricopre. Basta e avanza quella di presidente della Provincia.

In Consiglio Provinciale tutti i Gruppi di Minoranza presentino un Ordine del Giorno in questo senso e lo ripropongano fino a quando non sarà ottenuto questo obiettivo minimo di decenza politica. A Verbania lo abbiamo fatto e ci siamo tolti di torno il “doppio incarico”. Lo abbiamo fatto e s’è ottenuta la trasparenza di legge su redditi e patrimoni degli amministratori, cosa che in Provincia non è ancora capitata.

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