POLITICHE SOCIALI, APPROPRIAZIONE INDEBITA

Zacchera tenta di mettere il cappello di Destra e Lega sulle iniziative e sui servizi sociali della nostra città. Facciamo controinformazione, perché non c’è nulla di vero.

La questione sociale a Verbania (e non solo, purtroppo) continua a essere un punto nevralgico della vita cittadina. Basti pensare che tra 2009 e 2010, a sonora smentita del Berlusconi che non perde occasione di annunciare che “stiamo uscendo dalla crisi”, il nostro Comune ha visto aumentare del 70% il numero di famiglia che si sono rivolte ai servizi sociali comunali e consortili per avere una qualche forma di sostegno economico. A questa imponente crescita del bisogno, i servizi del Comune e del Consorzio Servizi Sociali riescono ancora ad offrire una risposta dignitosa, anche se con sforzi e sacrifici sempre più grandi. Tutto ciò accade perché nel corso degli anni le Amministrazioni che si sono susseguite hanno gradualmente strutturato una rete di interventi in grado di reggere anche in condizioni di eccezionale difficoltà. Di questa rete si avvale naturalmente anche l’Amministrazione oggi al governo della città.

Non è dunque assolutamente accettabile il tentativo del sindaco attuale, replicato ancora una volta con una certa pervicacia nell’ultima seduta di Consiglio Comunale, di rivendicare in questa materia meriti che non ha. Se si eccettua il cosiddetto bonus bebé, che peraltro discrimina insensatamente tra verbanesi e verbanesi (quelli nati prima e dopo le elezioni comunali del 2009; quelli italiani residenti da più o meno di tre anni; quelli non italiani residenti da più o meno di 5 anni), tutte le iniziative sociali oggi in campo a Verbania sono state pensate e realizzate dalle Amministrazioni di Centrosinistra: il progetto S-corta, che recupera nei supermercati i prodotti “freschi” in scadenza e li offre gratuitamente ai bisognosi; la mensa sociale di Gattabuia, che ha fatto di Villa Olimpia un luogo fondamentale di risposta al bisogno alimentare; il servizio di pasti a domicilio per anziani; l’apertura della mensa sociale serale, grazie a uno specifico “cantiere di lavoro” del maggio 2009; l’introduzione sistematica del cantieri di lavoro per disoccupati a partire dalla primavera del 2009, con l’utilizzo di un cospicuo avanzo di amministrazione del 2008; il servizio di prossimità e quello di housing sociale, finanziato grazie a Fondazione Cariplo; la gratuità del trasporto pubblico con LiberoBus, anche se ridotta con il passaggio a PiùBus. E anche l’istituzione recentissima del fondo per universitari si deve all’azione della minoranza di Centrosinistra, che lo aveva proposto con un emendamento ad aprile durante la discussione del Bilancio di Previsione.

Accanto a questi servizi direttamente riconducibili al Comune, la robusta ed efficiente “rete” del Consorzio Servizi Sociali del Verbano: l’assistenza domiciliare ed economica, l’educativa territoriale rivolta a minori in difficoltà, il Centro Socio-Formativo (si sta ultimando la nuova, ampia sede concessa dal Comune nel 2008 nello stabile dell’ex asilo Rhodia), il servizio minori, l’assistenza economica. E poi l’importantissimo apporto del volontariato (le Caritas cittadine, la Croce Rossa, l’Esom, le parrocchie, le associazioni socio-assistenziali), da molti anni integrato con i servizi comunali e consortili.

E’ questa la straordinaria ricchezza della nostra città, che Amministrazioni lungimiranti e sensibili hanno costruito nel corso degli anni. Oggi questo patrimonio continua a generare risposte efficaci e di qualità. L’attuale Amministrazione fa bene a servirsene nell’interesse delle fasce più deboli, ma deve guardarsi dalla tentazione di metterci un cappello. La paternità è di altri: di quelli che, secondo Destra e Lega Nord, per 64 anni avrebbero “sgovernato” la città.

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