QUATTRO ANNI DI DESTRO-LEGHISTI: CROLLANO LE SOCIETA’ DI SERVIZI

Il quadriennio di (s)governo dell’Amministrazione destro-leghista in Comune e in Provincia non ha causato solo disastri nei due Enti, ma a cascata ha travolto anche il sistema delle aziende e delle società a capitale pubblico del territorio.

La devastante eredità dei tre anni e dieci mesi di amministrazione destro-leghista non si misura soltanto sulle condizioni di degrado in cui versano il Comune e l’intera città di Verbania. E’ infatti sufficiente posare lo sguardo sulle società di servizi di cui il Comune è socio prevalente e condizionante per cogliere l’ampiezza e la profondità dei danni causati dal ciclo amministrativo terminato anticipatamente in aprile con le dimissioni-fuga del sindaco.

A partire dai primi anni ’70 il Comune di Verbania ha – da solo e insieme agli altri Municipi del territorio – promosso la costituzione di una rete di aziende, società e consorzi che nei decenni si sono rivelate un fattore determinante per l’affermazione delle “buone pratiche” di governo e di gestione dei servizi locali di area vasta (ciclo idrico con Spv/Acque Nord e Acqua Novara-Vco; ciclo dei rifiuti con Consorzio Basso Toce (CBT)/Aspan/ConSer Vco; trasporti pubblici con Aspan/Vco Trasporti; depurazione delle acque con CBT, Spv/Acque Nord; realizzazione di aree industriali attrezzate con Saia spa). Sino al 2009 la rete delle società partecipate ha beneficiato di una gestione virtuosa: compensi agli amministratori commisurati alla complessità dell’aziende e ai risultati conseguiti; bilanci in equilibrio e patrimonialmente solidi; tariffe in linea con la qualità dei servizi erogati; niente clientele. Poi è arrivato il cambiaverbania di Cattaneo-Zacchera-Nobili-Montani. E questi, quattro anni dopo, sono i risultati.

 CONSER VCO. L’azienda di via Olanda in questi anni gestisce i servizi in perdita: nel 2012 ha chiuso il bilancio a -950.000 € e in cinque anni s’è mangiata il 60% delle Riserve e dei Fondi accantonati nello Stato Patrimoniale poco meno di una decina d’anni fa. La chiusura del forno inceneritore di Mergozzo senza alcuna alternativa di reimpiego del personale e la fusione autolesionistica con la società “gemella” Valle Ossola spa hanno fatto lievitare sensibilmente i costi e così a Verbania per gli stessi servizi di raccolta, spazzamento e smaltimento che nel 2009 pagavamo 5.156.000 €, oggi dobbiamo sganciare 6.066.000 €. Al vertice della società, esponenti nominati da PDL e Lega. Intanto, sindaci e sindacati se le danno di santa ragione sui giornali.

 ACQUE NORD. Messa alla fine del 2009 nelle mani di uno dei capataz del PDL, in pochi anni ha moltiplicato le spese correnti (un milione tondo tondo in più) a causa di una gestione che potrebbe essere commentata solo facendo ricorso a robusta e sanguinosa aggettivazione. Il capataz in oggetto, nominato quattro anni fa presidente sia di Acque Nord srl sia (in carica fino a pochi mesi fa) della controllante Acqua Novara Vco spa (rinfreschiamoci un po’ la memoria qui), ha fatto di tutto per tirare in lungo la fusione tra le due società, che sarebbe dovuta avvenire – in base all’Accordo di Programma tra Comuni approvato nel 2006 – già nel 2011, con rilevanti vantaggi economici e ottimizzazione gestionale e – ovviamente! – con il mantenimento del personale e delle sedi operative periferiche. E invece, pur di guadagnare ancora qualche mese di sopravvivenza, si è montato un inesistente “caso” sindacale, facendo credere che si sarebbero persi posti di lavoro e basi operative.  Tutto falso.

 SAIA. La notizia, nascosta nelle pieghe dei blog, è di questi ultimi giorni: la società, attiva dal 1980 nel Vco e nel Piemonte nordorientale e dedicata alla realizzazione e alla vendita di aree industriali attrezzate destinate a piccole/medie aziende e laboratori artigiani, ha chiesto l’ammissione al concordato preventivo per cercare di evitare il fallimento. Nel frattempo si sono perse notizie delle altre società (Cesa spa, Tecnoverde spa, Tecnoparco spa..) controllate o partecipate da Saia. Un risultato davvero esaltante, al quale si approda dopo dieci anni di gestione affidata a presidenti di stretta osservanza Pdl e Lega Nord.

 VCO TRASPORTI. E’ l’unica realtà societaria  ad aver mantenuto un equilibrio gestionale accettabile, grazie ad una serie di elementi favorevoli: le entrate certe derivanti dall’importante servizio di LiberoBus (poi ridotto a PiùBus, ma non annullato) assicurato al Comune di Verbania; le economie di scala garantite dalle convenzioni “incrociate” con ConSer Vco per l’utilizzo dei servizi comuni (officina riparazione, magazzino e ricambi, acquisto del carburante, personale e servizi amministrativi, ecc); la gestione di un servizio – quello del trasporto pubblico locale – ormai “maturo”, assestato e stabilizzato nei suoi elementi di costi e di ricavi.

 VCO SERVIZI. La più inutile e insulsa delle società, voluta dalla Giunta destro-leghista di Zacchera. E’ stata costituita esclusivamente come “cassaforte” per detenere il 100% delle quote societarie di Vco Trasporti srl e di Saia spa, in precedenza possedute da ConSer Vco. Dunque, non fa niente e non può fare niente. Eppure esiste e paga al suo amministratore unico 6.000 € all’anno per “detenere” le quote societarie di un’altra società, che a sua volta paga dei propri amministratori bla bla… ecc. ecc…

Era difficile fare di peggio. Forse impossibile.

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