SCUOLA DI MUSICA A PALAZZO CIOIA. E POI?

Molta confusione sotto il cielo della musica in città: proliferano le istituzioni e si moltiplicano le sedi, almeno sulla carta. Ma non si capisce da dove arriveranno i soldi e soprattutto quale sia la visione strategica dell’Amministrazione.

Da un annetto almeno, a cadenze regolari, l’Amministrazione Comunale diffonde la notizia del recupero edilizio di Palazzo Cioia a Suna e la sua destinazione a sede della Scuola di Alto Perfezionamento Musicale. Incuriositi dall’insistita reiterazione sia dell’effetto-annuncio sia dell’utilizzo enfatico della Maiuscola Iniziale, abbiamo voluto guardarci dentro.

Agli atti del Comune è depositato uno Studio di Fattibilità, fatto proprio dalla Giunta con delibera n. 201/2011, nel quale si prende in esame la struttura edilizia, situata sul lungolago di Suna e adibita nel tempo a residenza privata (famiglie Cioia e Rossi), a sede del Municipio di Suna, a scuola elementare del paese e a luogo di istruzione (biblioteca popolare) e di incontro. Preservata l’integrità della proprietà a seguito della sua cessione prima all’Opera Pia “Rossi” e successivamente al Comune di Verbania, ma fortemente degradata la struttura edilizia, l’edificio ospita oggi alcune funzioni pubbliche (sede del Comitato di Quartiere, Centro Incontro per anziani), mentre la più parte dello stabile è da moltissimi decenni utilizzata da nuclei familiari in affitto. Lo Studio ne analizza la storia, le caratteristiche architettoniche, l’inserimento urbanistico nell’abitato, le diverse destinazioni e lo stato attuale, ipotizzando in conclusione il suo recupero come sede di un’istituzione musicale, appunto la Scuola di Alto Perfezionamento (la relazione si legge qui). Sulla base dello Studio, l’Amministrazione ha sottoscritto con la Fondazione “Giuseppe Verdi” di Milano un Protocollo d’Intesa finalizzato alla realizzazione della Scuola di Alto Perfezionamento (leggi qui la Delibera 201/2011 e l’allegato Protocollo).

Lette le carte, sono nate almeno un paio di perplessità. La prima riguarda la fattibilità finanziaria dell’opera: nella stima dei costi (si può leggere qui) si quantifica l’importo dei lavori in 3,3 milioni di €, esclusi arredamenti, attrezzature e impianti specifici, spese di progettazione e direzione lavori, Iva. Non è dunque azzardato prevedere che il lavoro finito potrebbe costare non meno di 4/4,5 milioni di €. Chi procurerà questa montagnola di soldi? Nel Protocollo si dice che il Comune metterà a disposizione per 99 anni l’edificio, mentre una non meglio precisata “Fondazione Palazzo Cioia” (ovviamente non ancora costituita) si preoccuperà di chiedere i soldi “alle Fondazioni Bancarie, agli Enti Istituzionali ed a soggetti privati che intendano dispiegare un’attività filantropica. Finito. Be’, a noi sembra effettivamente un po’ poco.

 La seconda perplessità risiede invece nella visione di prospettiva che la Giunta ha delle istituzioni e dei luoghi musicali della città. La Scuola di Musica “Toscanini”, allontanata dalla sua sede naturale nell’edificio ex “Cadorna”, è stata provvisoriamente piazzata dal Comune nella palazzina portuale di Intra e non si sa se e come sopravvivrà a questi spostamenti. Lo stabile dell’ex “Artigiana” in viale Azari a Pallanza, ceduto al Comune dalla locale Società Operaia, dovrebbe diventare la sede della Banda Musicale, ma necessita di radicali interventi di ristrutturazione per i quali mancano i soldi. Il Centro Eventi dell’arena dovrebbe caratterizzarsi anche per l’attività di educazione e promozione musicale, oltre che per l’esibizione di complessi orchestrali. Infine, con il nuovo (e sbagliato) Piano di Dimensionamento delle scuole dell’obbligo, due dei tre futuri Istituti Comprensivi della città potrebbero trovarsi ad offrire, in una condizione di incomprensibile concorrenza, lo stesso indirizzo di “scuola media musicale”.

Allora, vediamo. Scuola di Alto Perfezionamento Musicale a palazzo Cioia; sede concertistica e associativa al Centro Eventi; nuova sede della Banda cittadina all’ex Artigiana; Scuola di Musica ”Toscanini” in un piano della palazzina portuale; due diverse scuole medie a indirizzo musicale in concorrenza. Tutto chiaro? Tutto coerente? Tutto finanziabile? Tutto fattibile?

Forse no.

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