SIAMO AL DEBUTTO DELLA “DESTRA CULTURALE” VERBANESE?

Il “cambiaverbania” non vuole proprio farci mancare niente: sono ormai in pieno svolgimento le “grandi manovre” per caratterizzare “a destra” la politica culturale cittadina. E s’affaccia la destra di “Casa Pound”, quella dei “fascisti del Terzo Millennio”.

Sembra finalmente prendere forma la “politica culturale” cittadina della Giunta PdL/Lega Nord. E la “forma” pare evocare mese dopo mese le sorprendenti e inquietanti fattezze di “Casa Pound”, il movimento che si è autodefinito dei “fascisti del Terzo Millennio”. Il debutto di Casa Pound risale a oltre due anni fa, quando il movimento di estrema destra sostenne ufficialmente la candidatura a sindaco di Zacchera, candidando nella lista del Popolo della Libertà un proprio esponente. Fu quello un debutto politico-elettorale, neanche molto fortunato; oggi assistiamo invece al debutto “culturale”.

Vediamo insieme qualche passaggio. Più di un anno fa, nel pieno della polemica sul tentativo di militarizzazione politico-ideologica del Museo del Paesaggio, l’assessore provinciale Franzi (da sempre uomo di Zacchera) sostiene l’elezione di Lorenzo Scandroglio nel Consiglio Generale del Museo, presentandolo come persona di fiducia dell’Amministrazione Provinciale. I soci del Museo non lo votano, eleggendo altri sei rappresentanti. All’inizio di quest’anno Zacchera lo impone ugualmente nel Consiglio del Museo tra i membri di nomina sindacale.

E’ invece di una decina di giorni fa la notizia che il Comune di Verbania e la Provincia hanno indicato Scandroglio come coordinatore del modesto prologo verbanese del Festival del Racconto “P. Chiara” di Varese e Luino, le cui iniziative in sede locale sembrano un maldestro tentativo di riproporre in sessantaquattresimo il modello del Festival di Letteraltura .

A proposito di Letteraltura, conviene ricordare che all’inizio di settembre si sono svolte le elezioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo dell’Associazione. Lo spoglio dei voti rivela la presenza di almeno una quarantina di schede “bloccate” su una cinquina di nomi. Ve ne riproponiamo quattro (sul quinto Google non ci dice nulla) con qualche link di accompagnamento per meglio comprendere  “provenienze”, “convergenze” e “frequentazioni” riconducibili a Casa Pound: Mattia Guadagni, Augusto Grandi, Davide Possetti, Lorenzo Scandroglio.

http://www3.varesenews.it/economia/articolo_commenti.php?id=151658&start=3

http://www.torinononconforme.org/?p=2779

http://casapounditalia.org/index.php?view=details&id=208%3Averbania-conferenza-e-aperitivo-futurista&option=com_eventlist&Itemid=101

http://www.anpi.it/inaccettabile-un-raduno-di-casapound-in-valle-daosta/

http://www.varesereport.it/2011/01/29/150%C2%B0-unita-casa-pound-celebra-la-notte-verde/?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=150%25c2%25b0-unita-casa-pound-celebra-la-notte-verde

http://www.ilgiornale.it/cultura/il_romanzo_nero_casapound_fa_boom_libreria/28-10-2010/articolo-id=483112-page=0-comments=1

http://it-it.facebook.com/note.php?note_id=250601784968934

Scandroglio prende 51 voti, contro i 99 dell’ultimo eletto. Straordinaria è stata in quell’occasione la partecipazione dei soci (288 votanti), ma la cosa evidentemente non deve essere stata gradita, se qualche giorno dopo Scandroglio scrive a “Eco Risveglio” che Letteraltura è strumentalizzata dal Pd e che alle elezioni del Consiglio Direttivo hanno votato consiglieri, segretari, portinai, dirigenti giovanili del Pd. Persino uno storico pilastro della storia amministrativa verbanese, Giulio Cesare Rattazzi, è  stato additato da Scandroglio alla pubblica riprovazione, in quanto ha votato all’assemblea di Letteraltura essendo capogruppo del Pd al Consiglio Comunale di Torino (tra l’altro è vicepresidente del Consiglio Comunale, non capogruppo).

Prima il Museo del Paesaggio, poi le “cinquine bloccate” di Letteraltura, infine il prologo del Festival del Racconto. Scandroglio sembra proprio essere la punta di diamante della politica culturale della Destra verbanese, con buona pace (o sommo gaudio…) dell’assessore Carazzoni. Non è entrato nel Consiglio Direttivo di Letteraltura e purtroppo lì Zacchera non può nominarlo, come ha fatto invece per il Museo del Paesaggio.

Tutto bene, dunque, per la “Destra culturale” verbanese targata Zacchera-Franzi-Carazzoni? Forse no. Sembra infatti che il Presidente della Provincia, Massimo Nobili, non sia sintonizzato sulla stessa lunghezza d’onda e che, alla serata di apertura del Premio Chiara, dopo un vivace scambio di battute sulla porta, abbia girato i tacchi e se ne sia andato. Che i vecchi democristiani non vogliano più avere a che fare con i vecchi e i nuovi nostalgici?

Questa voce è stata pubblicata in Cultura e Scuola. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento