SOLDI, PROPAGANDA, “SPESA SOCIALE”

Il TeCu costa 40.000 € a serata: più di 200.000 € per cinque serate, dopo una campagna elettorale che Destra e Lega Nord hanno impostato “contro” i costi del teatro in piazza F.lli Bandiera. Dimenticate le “spese sociali”, i soldi delle Fondazioni buttati nelle spesa corrente e non negli investimenti: coerenza cercasi.

L’avvio del progetto Teatro/Cultura promosso dall’Amministrazione Comunale (cinque serate da maggio a ottobre) si presta a qualche considerazione più generale sull’utilizzo delle risorse pubbliche in questi tempi di forte crisi economica e sociale. Ogni “evento” (il primo “celebrato” il 23 maggio con la conferenza di Veltroni e il concerto jazz) costerà al Comune 40.000 €, per un totale complessivo superiore ai 200.000 €. Di questi, 60.000 € (cfr. DGC 1/2010) vanno ad Arroyo e al Gruppo Stones per avere “pensato” e “proposto” il Progetto Culturale; altri 24.000 (cfr. Determinazione Dirigenziale 673/2010) sono appannaggio della società “Parole & Dintorni” per la pubblicità (“svolgere azioni di promozione a livello nazionale e internazionale”); infine, 120.000 € serviranno per l’organizzazione vera e propria dei singoli “eventi” (cfr. DGC 71/2010). Totale, 204.000 €, di cui 80.000 da sponsorizzazioni di privati e il resto a carico della municipalità. Ogni lettore potrà così farsi un’idea sulle cinque serate: un po’ costosette o un vero affare a prezzi di saldo?

Una prima riflessione riguarda gli 80.000 € da sponsor privati. Ad oggi pare siano sicuri 50.000 € messi a disposizione dalla Fondazione della Banca d’Intra; sugli altri 30.000 € vedremo di capire quanto prima la provenienza. Anche la precedente Amministrazione aveva coinvolto la Fondazione Banca d’Intra in iniziative di promozione culturale a livello cittadino, ma con un’ambizione e un respiro ben diversi. Erano stati infatti ottenuti circa 300.000 € per la realizzazione dell’impianto di riscaldamento in tutte le sale del palazzo Viani Dugnani, immobile di proprietà comunale sede del Museo del Paesaggio. Un intervento fondamentale per rendere fruibile il patrimonio artistico del Museo anche nei mesi invernali; un arricchimento stabile per la municipalità. Ora invece le sponsorizzazioni si chiedono non per finanziare (come invece si dovrebbe) significativi interventi di investimento destinati a migliorare in via permanente un bene pubblico, ma per finanziare la spesa corrente di taglio manifestamente propagandistico.

Seconda riflessione. Ma Destra e Lega Nord non avevano impostato tutta la campagna elettorale delle “Comunali” 2009 sullo “spreco di risorse” per il nuovo teatro, mentre avrebbe dovuto essere incrementata la “spesa sociale” a tutela delle famiglie colpite dalla crisi? Era un profluvio di fondi sociali e di social card, di sostegni di qua e di bonus di là. Passa un anno e ci troviamo di fronte ad un’ipotesi di “traslazione” del nuovo teatro da piazza F.lli Bandiera all’Arena che (se mai si farà) costerà qualche milione di euro in più e ad un propagandistico progetto culturale in cinque serate che costa 40.000 € a manifestazione. Tutto bene? Sarebbe interessante chiederlo a quelli che hanno creduto agli slogan e hanno votato Destra e Lega: con 40.000 euro avrebbero avuto una Borsa Lavoro di sei mesi a venti ora alla settimana una dozzina di disoccupati. Con 200.000 euro le Borse Lavoro semestrali avrebbero dato occupazione e sostegno al reddito a sessanta persone.

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