TRA UN SORBETTO E IL CARRELLO DEI BOLLITI

La vicenda della sanità ospedaliera nel Vco sta diventando una farsa. Adesso si riempiono le pagine dei giornali per commentare il chiacchiericcio delle cene private. E poi qualcuno si stupisce perché le assemblee vanno deserte!

Siamo ormai al di là del comune sentimento di ragionevolezza. La settimana scorsa se ne vanno a cena (al “Majestic”, ça va sans dire) l’assessore regionale alla sanità Monferino, i sindaci di Verbania e Domodossola, il commissario straordinario dell’Asl, Corrado Cattrini. La mattina seguente il sindaco di Verbania lancia l’allarme: a tavola gli è sembrato di capire (“certe frasi velate valgono più di cento discorsi”) che l’ospedale provinciale si farà a Domodossola. Esce un comunicato-stampa di fuoco, che raccoglie straordinari e trasversali consensi: Cattaneo irride Zacchera, ipotizzando una sindrome da ansia da prestazione; Reschigna affonda: non sono argomenti da ristorante; Marinello è laconico come Garibaldi a Bezzecca: non commento un’uscita infelice; persino De Magistris maramaldeggia: Zacchera s’è lasciato prendere dall’ansia e dalla paura. Chiude con corrosiva ironia il commissario Cattrini: forse io e Zacchera abbiamo partecipato a due cene diverse.

Forte di un così vasto e diffuso apprezzamento, Zacchera tenta di convocare con la massima urgenza la Rappresentanza dei Sindaci dell’Asl, ma dopo un quarto d’ora è costretto a una precipitosa ritirata per il diniego degli altri componenti. Pensa allora di giocarsela in casa: convocazione per il lunedì successivo a Villa Olimpia di una grande assemblea aperta con parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali, i sindaci del Cusio e del Verbano, gli assessori, i consiglieri comunali, le associazioni, gli operatori sanitari, la regina Elisabetta, Kofi Annan e il decano del Sacro Collegio. Al netto dei giornalisti, nella sala mezza vuota sono poco più di venti persone, pasdaran e precettati inclusi.

I Gruppi di Minoranza fanno presente che di sanità e ospedali: 1) si discute in Consiglio Comunale: 2) si discute sulla base di documenti ufficiali e non di quello che al sindaco sembra di avere capito tra un sorbetto e il carrello dei bolliti. La Lega Nord, furente con Zacchera, non manda neppure un consigliere.

Su qualche giornale si è parlato di una “presenza deludente all’assemblea”. E perché mai “deludente”? I cittadini e gli amministratori sanno benissimo quali sono le riunioni importanti: e infatti intervengono e partecipano attivamente. Poi ci sono quelle che non servono a nulla. Come quella di lunedì scorso.

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