TRE FATTI INQUIETANTI [di Giuseppe CANGIALOSI]

Quando la demagogia della Lega Nord non rispetta neppure i bambini. Dobbiamo essere pronti a contrastare anche da noi un’idea della politica estranea alla nostra tradizione civile e alla nostra esperienza amministrativa.

Lo ammetto: si tratta di una riflessione scritta a carattere assolutamente preventivo, ma accadono fatti che sono lo specchio di questi tempi. Tre fatti molto concreti e inquietanti  avvenuti in queste settimane  nel “nostro” paese che galleggia nella ideologia pragmatica del berlusconismo leghista. Tre fatti che non vorremmo mai avvenissero nè in Italia nè sul nostro territorio, ma che rappresentano una realtà sostanziale, che accade puntualmente e che esce oramai dalla decenza o dalla rappresentazione folkloristica di tesi bizzarre ma del tutto virtuali. Molto spesso i diritti dei bambini confliggono con quelli degli adulti e ad avere la peggio sono sempre i nostri bambini…i nostri figli. I  tre fatti si sono susseguiti velocemente a macchia di leopardo (nel Nord).

Montecchio di Vicenza. Dal Corriere.it «Le regole sono regole per tutti e vanno rispettate. Il mondo non può essere dei furbi».Non arretra di un passo Milena Cecchetto, il sindaco leghista di Montecchio Maggiore. Anche ieri in questo paese della provincia di Vicenza otto bambini delle elementari e della materna, due italiani e sei stranieri, si sono dovuti accontentare di un menu differenziato. Non pasta alla zucca, hamburger, insalata e frutta come tutti gli altri. Ma una bottiglietta d’acqua ed un panino. «Riduzione del pasto», così l’ha chiamata il sindaco, perché i genitori dei piccoli non avevano pagato la retta della mensa. Ed il Comune ha deciso di ripianare un buco da 150 mila euro accumulato proprio per i pranzi distribuiti nelle scuole. Una scelta che ha provocato tantissime proteste. La Caritas di Vicenza è pronta a mettere mano al portafoglio per coprire le spese di quelle otto famiglie. E chiama alla «mobilitazione affinché nessun bimbo debba essere umiliato nella propria dignità, ancor prima che nei suoi bisogni primari». Stasera alle 19 e 30, davanti al municipio di Montecchio, le associazioni degli immigrati hanno organizzato una simbolica cena a pane ed acqua. L’iniziativa è di Ousmane Condè, originario della Guinea, cittadino italiano da pochi mesi e candidato alle regionali in Veneto per Sinistra ecologia libertà: «Nemmeno le bestie — dice — si comportano così e affamano i loro cuccioli. Sarebbe questo il partito dell’amore? ».

Adro (BS) Bambini delle scuole elementari e materne  espulsi dalla scuola perchè i genitori non pagano. “Dopo la vicenda di Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza, il caso si è riproposto anche in una scuola elementare di Adro, dove il Comune ha negato il pranzo ai figli delle famiglie in ritardo con i pagamenti. Il sindaco leghista Oscar Lancini ha deciso inoltre di impedire ai bambini morosi di accedere alla mensa.

Uboldo (MI) Dal TG com. Milano bambina muore in ospedale perchè ha la tessera sanitaria scaduta Una bimba di 13 mesi è morta al Pronto Soccorso dell’ospedale “Uboldo” di Cernusco sul Naviglio perché il padre, un nigeriano, non aveva potuto rinnovare la tessera sanitaria. Questo avrebbe causato ritardi fatali nelle cure alla piccola. La tragedia sarebbe avvenuta la notte del 3 marzo. I genitori della piccola hanno presentato denuncia per omicidio colposo a carico dei medici dell’ospedale. La struttura sanitaria nega le accuse. Tommy Odiase, il padre della piccola deceduta, aveva da poco perso il lavoro e dunque non gli era stato possibile rinnovare la sua tessera sanitaria. Questo avrebbe spinto i medici dell’Uboldo a rifiutarsi di curare la bambina fino all’intervento dei carabinieri sollecitato proprio dall’uomo. I genitori della piccola ritengono che “se lei fosse stata italiana questo non sarebbe successo”. A Carugate, nell’hinterland milanese, c’è stata anche una manifestazione a sostegno della famiglia.

Tali avvenimenti dovrebbero far riflettere perché alle ideologie e alle sparate elettorali della destra poi seguono FATTI CONCRETI. Spesso si sottovalutano le “chiacchiere” dei nostri politici e quando il governo approva normative come quelle che impongo ai medici, agli operatori sociali  o agli insegnanti di denunciare ESSERI UMANI in posizione clandestina, non ci si fa molto caso. Quelle normative e tutto il clima pesante provocato dalle necessità elettorali della Lega Nord e della destra pdellina provocano però fatti reali che comunque vengono poco considerati perché non accadono mai a casa nostra; ma quando accadono quasi tutti se ne lavano le mani, pensando intimamente che “si, è vero, sono accaduti qui, ma non a miei figli”.

A Montecchio di Vicenza  le insegnanti hanno reagito e lo ha fatto anche la Caritas e parte della società civile, a Brescia pure a Milano il papà nigeriano della bimba  ha rischiato l’arresto perché ha chiesto energicamente che sua figlia fosse ricoverata ma ha incassato una manifestazione di sostegno che non ripaga in nessun modo il dolore della perdita di una figlia. A Milano, le insegnanti delle scuole dei bimbi rom sgomberati, all’invito del Vicesindaco e della Lega Nord milanese di “portarsi i bimbi rom a casa loro”, hanno risposto ospitandoli tutti nelle proprie case.

Secondo l’articolo 32 della Costituzione, la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo’. Un individuo è un essere umano (lo è da clandestino come da regolare) a cui non possono essere negati diritti di cura né di accudimento e protezione quando tali individui sono minori.

Le scuole non possono in alcun modo negare il pasto ad ALCUN bambino perchè questo fatto violerebbe lo stesso diritto costituzionale sia che i genitori paghino la retta sia che essi non lo facciano; non si può far pesare sui bambini la condizione degli adulti.

Gli adulti, che essi siano politici, amministratori, insegnanti, genitori non possono far pagare ai bambini le convenzioni e le contraddizioni sociali. I bambini sono il nostro precario futuro.

Ricordiamocene quando questi fatti accadranno anche da noi. Saremo pronti?… ad affermare I BAMBINI NON SI TOCCANO IN NESSUN CASO E IN NESSUN MODO.

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