UN ALBERO PIANTATO MALE di Angelo ROLLA

Il sondaggio annuale del Sole 24 Ore segnala il crollo di Zacchera dal 65° all’83° posto nel gradimento dei cittadini. E le giustificazioni si rivelano delle vere e proprie aggravanti.

Anche quest’anno il sondaggio sul gradimento dei sindaci, apparso su “Il Sole 24 ore” e raccolto da IPR Marketing, ha certificato la costante perdita di consensi del sindaco di Verbania. L’anno scorso avevamo parlato di calo, ma ora sarebbe più giusto parlare di crollo, visto che la posizione attuale è la 83a, a 21 posti dalla maglia nera, e la retrocessione è di 14 posti. Zacchera è l’ultimo sindaco del Piemonte ed è arrivato alla soglia del 50%, al di sotto dei consensi avuti nelle elezioni del 2009 e comunque lontano dal voto storico “politico” della sua coalizione a Verbania.

L’esposizione mediatica sempre alta e la notorietà del nostro sindaco non hanno permesso di bloccare l’emorragia di consensi, che stanno evaporando a causa di una gestione amministrativa povera di risultati. Il commento del sindaco a questa ulteriore riprova dello scarso impatto dell’attività sua e della giunta sulla città sono anche per quest’anno assai poco convincenti.

Analizziamo gli elementi di giustificazione addotti. Ecco il primo: “Quando si pianta un albero bisogna attendere per raccoglierne i frutti. Nella prima metà del mandato abbiamo seminato e i frutti cominceremo a raccoglierli già dal 2012”. Il sindaco ammette con questa affermazione di aver sprecato due anni e mezzo. Non è possibile dover attendere la fine di un mandato per vedere – speriamo di no – la realizzazione del fantomatico Centro Eventi Multimediale all’Arena. L’albero che dovrebbe dare i frutti è stato piantato in un terreno arido (opera con scarse risorse proprie) e inquinato (iter amministrativi sub judice).

Seconda giustificazione: “Il sondaggio è stato realizzato nell’ultima parte dell’anno, prima che la Regione ci concedesse i 12,8 milioni di euro del Pisu e prima che annunciassi le mie dimissioni da deputato”. Come si può poggiare tutto il lavoro di un mandato su un progetto neppure preventivato, visto che il finanziamento è giunto inaspettato? E che ne sarà di tutto il programma sbandierato in campagna elettorale? Rimarremo a qualche unità percentuale di raggiungimento degli obiettivi proposti Il sindaco inoltre ritiene di poter fare meglio restando a Verbania tutta la settimana, contraddicendo quanto affermava nel 2009, quando sosteneva che la sua presenza a Roma avrebbe portato indubbi vantaggi – certo! Ma solo a lui!  – non certo certificati dall’attuale sondaggio. Se veramente ora pensa che, dedicandosi interamente alla sua città, il suo gradimento crescerà, dimostra quanto venale sia stato e per quanto tempo abbia negato alla città quell’impegno che la carica pretendeva. Noi, tra le due opzioni (Roma-Verbania o solo Verbania), avremmo voluto di certo la …. terza!

Non possono essere queste delle validi giustificazioni. Sarebbe stato più onesto dire la verità, perché la gente non mente e le scuse non servono. Queste semmai sono aggravanti che dimostrano ancora una volta l’inconsistenza delle azioni di un sindaco che avrebbe dovuto cambiare Verbania, ma che si è dimenticato di dirci come.

Vediamo adesso qualche elemento statistico generale. I sindaci in carica sono per una leggera maggioranza di centro sinistra (56%) e come lo scorso anno si distinguono per i consensi ricevuti dai cittadini, infatti i primi due sindaci e 7 nei primi dieci sono del centrosinistra, mentre 8 sindaci negli ultimi 9 sono di centro destra! Inoltre la percentuale di gradimento assegna il primato al centrosinistra con un 55% medio contro il 52.3% del centrodestra, mentre la perdita media di consenso rispetto all’elezione, che rivela la risposta dei sindaci alle aspettative degli intervistati, è contenuta per il centrosinistra (-0.7%) e alta per il centrodestra (-3.2%).

Zacchera in particolare è sotto la media sia per il gradimento (50% contro il 53.8% generale) sia per la perdita di consenso (-4.1% contro il -1.9% generale), risultando ben al di sotto della media anche prendendo solo i sindaci del centrodestra (il suo gradimento del 50% contro il 52,3% generale e perdita di consensi del -4.1% contro il -3.2%) o solo quelli del Nord, cioè omogenei per le condizioni generali (il suo gradimento del 50% contro il 54.1% del nord  e perdita di consensi del -4.1% contro il -0.3% ). Si avvicina più alle medie dei capoluoghi del Sud-Isole per perdita di consensi (-4.1% contro il -4.4%) , anche se non per il gradimento (50% contro 54.2%).

Insomma un disastro sotto tutti i punti di vista e speriamo, per il bene della città, che nei prossimi anni non si confermi questa tendenza

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