UN’ IDEA DI CITTA’

E’ passato più un semestre dall’avvio della nuova Amministrazione di Destra e Lega Nord e ne mancano meno di nove alla sua conclusione. Un tempo sufficiente per tentare di capire quale idea della città guida questa compagine amministrativa e cosa ci toccherà nei prossimi anni.

Negli ultimi tre cicli amministrativi (1995-2009), la coalizione di Centrosinistra ha dato a Verbania un profilo nettamente caratterizzato lungo alcune riconoscibili direttrici di sviluppo: un tessuto economico equilibrato, che tiene insieme industria, servizi pubblici locali, terziario pubblico, commercio e grande distribuzione, turismo, artigianato di produzione e di servizi; un’attenzione all’ambiente e alla qualità urbana che ci vede da anni al vertice nazionale tra i capoluoghi di provincia; una costante azione di riqualificazione urbana (piazze, centri storici, ripavimentazioni, spiagge, lungolaghi, edifici pubblici, scuole…); una politica urbanistica ed edilizia tesa al recupero del tessuto edificato esistente più che a un rinnovato consumo di suolo; una netta caratterizzazione culturale e turistica (la nuova Villa Giulia, il Festival di LetterAltura, Editoria & Giardini, Verbania Vela; il progetto avanzatissimo di nuovo teatro); una politica chiara sulla viabilità (circonvallazione, separazione tra percorsi dedicati agli autoveicoli e quelli per pedoni e ciclisti, fluidificazione del traffico con rotonde e strade d’argine dei torrenti); dei servizi innovativi e quasi “rivoluzionari” (raccolta differenziata, LiberoBus, connettività internet gratuita…); una rete di protezione sociale moderna e dinamica (integrazione piena degli stranieri; servizi diffusi a minori, famiglie, handicap, anziani; collaborazione con il volontariato e le associazioni; servizi innovativi come la “prossimità”, l’ “housing sociale”, i pasti gratuiti con il cibo “fresco” dei supermercati…); una vocazione a essere capoluogo di provincia capace di unire e integrare un territorio come quello del Vco, segnato da forti particolarismi e elevate debolezze gestionali a causa delle dimensioni ridottissime dei Comuni (Verbania Comune capofila del vigente Programma Territoriale Integrato di tutti i 77 municipi del Vco; le società come ConSer Vco, Vco Trasporti, Acque Nord… messe a disposizione di tutti i Comuni per la gestione di trasporti, igiene urbana e ciclo dell’acqua).

Il tratto comune di quindici anni di lavoro amministrativo è riconoscibile nell’ambizione di fare di Verbania una città con servizi, ambiente e qualità urbana mittel/nord europei, pur con i limiti determinati da una posizione geografica eccentrica, da una dimensione demografica limitata e da una diffusa debolezza del settore industriale e manifatturiero. Ciascuno di voi può giudicare se questa ambizione è divenuta almeno parzialmente realtà.

“Cambia Verbania” era lo slogan della Destra alle scorse elezioni. Slogan altisonante e un filino pretenzioso. Oggi, a sei mesi dal voto, è lecito chiedere a chi amministra quale idea di città si nasconda dietro il motto elettorale. E se la risposta risiede nell’Ordinanza antimendicanti, nella distribuzione delle borse di tela per la spesa, nel bonus (discriminatorio) per i neonati, nella soppressione di LiberoBus, nella negazione del nuovo teatro e nel logo dell’autoproclamata “capitale dei laghi”, di lavoro da fare ce n’è ancora tanto, tanto, tanto….

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