UN PROGETTO DI SVILUPPO CONCERTATO E CONDIVISO

L’indagine dell’Autorità di Vigilanza sull’affidamento della progettazione dell’Arroyo 2 offre un’occasione irripetibile per costruire un Progetto di Sviluppo Urbano davvero condiviso e partecipato da tutte le forze sociali della città.

La vicenda teatro/centro eventi si arricchisce di un nuovo capitolo. Lo ha scritto l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, che qualche giorno fa ha notificato per raccomandata al Comune l’avvio di un’indagine (Teatro-Avvio procedimento AVCP) per verificare i contenuti dell’Esposto inviato lo scorso agosto dai consiglieri comunali Rolla e Zanotti (Teatro di Verbania-Esposto Progetto preliminare e definitivo) sull’affidamento diretto e senza gara ad Arroyo del progetto definitivo del teatro all’arena. E’ bene ricordare ai nostri lettori che i contenuti di quello stesso Esposto erano stati giudicati pienamente fondati dall’Ordine Nazionale degli Ingegneri (Teatro-Risposta esposto Ordine Ingegneri) e la irregolarità della procedura di affidamento di quel progetto è una delle ragioni che sostengono l’Esposto (Teatro di Verbania-Esposto Regione su PISU) con cui tutti i Gruppi Consiliari di Minoranza chiedono alla Regione Piemonte di non finanziare la costruzione del cosiddetto “Centro Eventi” contenuto nel Dossier di Candidatura del PISU.

Cosa dovrebbe fare a questo punto l’Amministrazione Zacchera? Innanzitutto fermare l’iter progettuale dell’ibrido all’arena: le numerose e puntuali contestazioni mosse dai consiglieri comunali della Minoranza sia alle modalità di affidamento del cosiddetto Arroyo 2 sia all’ammissibilità di un finanziamento europeo per il centro-eventi hanno trovato riscontro presso l’Autorità di Vigilanza e presso l’Ordine Nazionale degli   Ingegneri; inoltre, la Procura Regionale della Corte dei Conti ha messo a posizione istruttoria lo stesso procedimento. Lo “stop” che l’Autorità di Vigilanza impone al progetto Arroyo 2 è provvidenziale: offre infatti a PdL e Lega Nord l’occasione “esterna” per arrestare un’iniziativa distruttiva per la nostra città.

Ci sono 3.500 cittadini firmatari della proposta di teatro all’ex Sociale da ascoltare, prima che questa imponente e determinata massa di elettori decida di riversare la sua forza e la sua sacrosanta irritazione su altri e ben più cogenti istituti di partecipazione e di consultazione previsti dallo Statuto Comunale. Ci sono centinaia e centinaia di persone che in città hanno perso o stanno perdendo il lavoro e che potrebbero trovare in un Progetto Integrato di Sviluppo Urbano diversamente formulato un’opportunità straordinaria di reinserimento lavorativo. C’è il primo partito dell’opposizione, il PD, che è pronto a sedersi al tavolo della concertazione per dare corpo a un nuovo PISU, Il PD cbiede Giunta un gesto di responsabilità nell’interesse autentico della nostra città: aprire un tavolo di confronto con i Gruppi di Minoranza e con le realtà associative (Unione Industriali, commercianti e artigiani, sindacati) per costruire un Dossier di Candidatura del Progetto Integrato di Sviluppo Urbano che sia largamente condiviso e che abbia due punti di forza: il completamento della riqualificazione dell’arena e della Sassonia (copertura dell’arena e costruzione del ponte ciclopedonale di collegamento con il lungolago di Intra, recupero della sponda sinistra del S.Bernardino da piazza F.lli Bandiera alla foce, completamento di Casa Ceretti); il rilancio socio-economico e occupazionale di Verbania, con il finanziamento di interventi industriali  nel settore energetico pronti a partire e già inseriti nel Programma Territoriale Integrato del 2009.

Lavoro, occupazione, settori innovativi di produzione industriale: di questo ha bisogno la città.

 

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