VB70 AL GIRO DI BOA DEI DUE ANNI: I NUMERI, LA POLITICA

Centoventisette edizioni in 26 mesi, 750 articoli, migliaia di lettori ogni settimana, un sito internet sempre più consultato. Dopo due anni di opposizione tenace, puntuale e documentata, ci attende un biennio di grande lavoro per scongiurare la mitologia della Grande Opera.

I nostri lettori sanno che da un paio d’anni questo foglio elettronico costituisce un importante presidio di informazione, controinformazione e documentazione sulla vita politica e amministrativa di Verbania e del VCO. Il numero che state leggendo è il 127°, recapitato alla consolidata platea di oltre 1.700 destinatari, molti dei quali a loro volta inoltrano il foglio ai rispettivi contatti.

Sul sito “gemello” www.verbaniasettanta.it sono raccolti quasi 750 articoli e nelle sue pagine possono essere agevolmente consultati tutti i numeri arretrati di VB70 e centinaia di documenti politici e amministrativi, molti dei quali tanto importanti quanto introvabili. In una decina di mesi – e cioè dalla fine dello scorso mese di febbraio – sono stati 10.500 i visitatori del sito, in un crescendo accelerato che ha fatto del corrente mese di dicembre quello più affollato con 1.900 contatti. E sempre a dicembre sono state registrate quattro delle sei giornate con il maggior numero di visitatori (e precisamente: 16, 17, 7 e 27); più di 55.000 sono state le pagine visitate, grazie soprattutto alla risonanza offerta da un social network come Facebook.

Fin qui lo scarno bilancio dei numeri. Il bilancio politico è certamente più complesso, ma altrettanto interessante. Il diuturno lavoro di analisi e di critica puntuale alle scelte compiute in questi due anni e mezzo dall’Amministrazione Comunale PdL/Lega Nord ha contribuito a dare coesione e compattezza alla Minoranza di Centrosinistra, a valorizzare l’attività del Gruppi Consiliari, ad informare i cittadini – ed in particolar modo l’elettorato che si riconosce nel PD e nel Centrosinistra – di ogni singola scelta compiuta dall’Amministrazione, a rendere accessibili documenti che altrimenti sarebbero stati sepolti in qualche archivio digitale o cartaceo.

In una parola, anche attraverso VB70 è passata un’immagine nuova dell’Opposizione, che è fondamentale presidio di democrazia: controllo serrato e documentato dell’azione della Giunta; condizionamento efficace delle decisioni sbagliate (basti pensare alle nostre molte, anche se faticose, vittorie: il salvataggio del parco Besozzi-Benioli, le Ztl a Pallanza, la fermata bus dell’ospedale, la prosecuzione dell’iter della circonvallazione, i nuovi alloggi Cucirini, le aree verdi salvate a Suna, il blocco di numerose scelte viabilistiche sbagliate, la caratterizzazione dell’area Acetati, la revoca della sosta gratis agli assessori…); affermazione dei principi di trasparenza (la pubblicizzazione di redditi e patrimoni, l’eliminazione del “doppio incarico”..); individuazione sistematica di proposte alternative o correttive alle decisioni sbagliate assunte dall’Amministrazione.

VB70 ha accompagnato e documentato prima il mesto declino e poi il certificato fallimento del roboante “cambiaverbania” della campagna elettorale. La “spinta propulsiva” della Giunta Zacchera s’è da tempo arenata in un incolore tran tran in cui spiccano soltanto le convulsioni generate dall’ennesimo “rimpasto” assessorile. E la cifra politica di questo ciclo amministrativo si può ormai leggere in quattro eclatanti passaggi: prima il furore demolitorio contro quanto realizzato in precedenza (il progetto di bike sharing, la sperimentazione di LiberoBus, il teatro nel cuore della città, il progetto di Verbania connettiva…); poi lo scimmiottamento del passato, utilizzando i ruderi della demolizione precedente (PiùBus invece di LiberoBus, il Centro Eventi invece del teatro di piazza F.lli Bandiera, il secondo lotto di S. Vittore eliminando però interamente il “segno d’acqua”..); quindi lo scontro permanente con le realtà associative della città (il Museo, l’Esom, il Coni, Bicincittà, il Fondotoce Calcio, la Scuola Toscanini, Piazza e Vila, i Pacian, il Comitato per il Cinema Sociale..); infine la mitologia della Grande Opera, il teatro/Centro-eventi, alla quale affidare il difficile compito di mascherare l’immobilismo amministrativo della coalizione PdL/Lega e di confondere gli elettori con una spasmodica mistificazione della realtà che, se avesse successo, determinerebbe un danno gravissimo, irreparabile e permanente alla città.

E a scongiurare questa evenienza VB70 dedicherà nei prossimi due anni ogni energia.

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