Dopo il caso Di Girolamo e quello dei “doppi incarichi”, una settimana fa siamo finiti sui giornali nazionali per il redivivo fascio littorio in forma di monolite a Palazzo Flaim. Fortunatamente non è sempre stato così.
Una volta Verbania aveva l’abitudine di andare sulle pagine nazionali dei media (televisioni e giornali) per le sue “buone pratiche” amministrative. Da Rai Uno a Rai Tre, da La Repubblica a La Stampa, al Corriere della Sera, al Sole 24 Ore: la nostra città spiccava per i primati nella raccolta differenziata, nella qualità degli edifici scolastici, nell’ecosistema urbano, nell’eccellenza dei servizi (LiberoBus), nella bassa tassazione comunale, nei bassi costi della politica….
Poi i tempi sono cambiati. Una settimana fa abbiamo conosciuto la ribalta nazionale de La Stampa per la bizzarra idea di “richiamare” – con un “monolite” in cemento – l’originario grande fascio littorio che il progettista aveva immaginato sulla gradinata di quello che oggi è Palazzo Flaim e che non era mai stato realizzato. Lo scorso anno analoga ribalta ci era stata regalata dal caso del senatore Di Girolamo (cfr https://www.verbaniasettanta.it/?p=1715) e dal caso della “cattiva pratica” dei doppi incarichi di deputati e senatori, alla quale la Gabanelli aveva dedicato una delle consuete puntate “al Maloox” di Report (https://www.verbaniasettanta.it/?p=1775)
Se proprio nessuno dei media nazionali “si fila” la nostra autoproclamazione a capitale dei laghi europei, cerchiamo almeno di evitare la ribalta giornalistica per i fasci littori, per i senatori in odore di ‘ndrangheta e per gli insopportabili privilegi da doppio incarico.