VICENDA ESOM “CENTRO MENOTTI”: INTERVENGONO I PARROCI DELLA CITTA’

Una “lettera aperta” al sindaco per chiedere il ripristino del contributo tolto dalla Giunta PdL-Lega Nord all’Ente Scuola Occupazioni Minori. La desolante, reticente, omissiva risposta di Zacchera.

Sulla vicenda ESOM “Centro Menotti” sono interventi in queste ore con una lettera aperta al sindaco anche i parroci cittadini: un segno straordinariamente eloquente del disagio e dello sconcerto che ha creato nella nostra comunità la decisione della Giunta di azzerare ogni forma di sostegno economico a questo importante e preziosa istituzione socio-educativa.

“La nostra preoccupazione – scrivono tra l’altro i parroci – è che la decisione dell’Amministrazione Comunale non significhi (come purtroppo orientano a credere alcune espressioni riportate nel resoconto del Consiglio dell’11 aprile) un ‘disconoscimento’ del valore di un’opera che a nostro avviso conserva e merita tutto l’apprezzamento, per il significato sociale e civile che essa riveste. Non a caso si tratta, se non andiamo errati, di una delle uniche due realtà cittadine che godono dell’Autorizzazione al funzionamento da parte dell’ASL come Centro Educativo per minori (CEM), dal momento che corrisponde a tutti i parametri richiesti dalla Regione sia a livello strutturale che di personale, cosa che, com’ è noto, è poi all’origine dei costi relativamente elevati che l’Esom deve sostenere. Ci pare allora naturale esprimere l’auspicio che il mancato contributo comunale sia solo temporaneo, legato alle particolari ristrettezze in cui oggi versa il bilancio e alla triste necessità di operare tagli, anche là dove sarebbe opportuno invece patrocinare e appoggiare.”

Desolante è stata la risposta di Zacchera, che tenta di giustificare l’eliminazione del contributo con il fatto che le competenze in materia non sono più del Comune, ma del Consorzio Servizi Sociali. Giustificazione insostenibile: mentre taglia il contributo (12.000 €) all’Esom, il Comune mantiene a Bilancio (cap. 193701/0) il contributo di 20.000 € all’Istituto per anziani “Muller”. Se non è “di diretta competenza comunale” l’Esom, non lo è neppure il Muller. Eppure il primo Ente perde il contributo, il secondo lo mantiene. La Giunta ha voluto il taglio del contributo all’Esom per mere ragioni politiche, ma non ha il coraggio di dirlo e cerca affannosamente puerili e inconsistenti giustificazioni “ex post”.  Così come è sconfortante l’intento allusivo di Zacchera, quando fa riferimento a “problemi di carattere economico, fiscale, paesaggistico, urbanistico, sociale, assistenziale con le parrocchie cittadine, problemi sui quali siamo intervenuti al meglio delle nostre possibilità e con l’obbiettivo di dare risposte concrete”. E quindi? Significa forse che, per continuare ad avere l’attenzione del Comune su questi problemi, i parroci non devono sollevare questioni sgradite “al manovratore”?

Purtroppo anche questa vicenda conferma che il sindaco non conosce la città ed è radicalmente estraneo alle più significative manifestazioni di socialità che la caratterizzano. Oggi polemizza scioccamente con i parroci; ieri attaccava l’Esom e il Comitato del Sociale; ieri l’altro dava addosso al Museo del Paesaggio, a Bicincittà, alla Scuola Toscanini, alle associazioni del 25 aprile, ai dipendenti comunali. Un sindaco che lacera, divide, polemizza. Questa città attendeva altro.

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