ZACCHERA SOTTO IL RULLO COMPRESSORE DEI SUOI ALLEATI

Lega, PdL e “Fratelli d’Italia” stanno irridendo e sbeffeggiando sui giornali il loro sindaco: guida il Comune come se fosse una “Pro Loco”, cerca lustro solo per sé, ha sbagliato i rimpasti di Giunta, non è in sintonia con la popolazione, resta barricato nel Palazzo, sta facendo “melina” da troppo tempo….. La dignità imporrebbe immediate dimissioni e contestuale scioglimento del Consiglio Comunale. Già, la dignità…

L’inadeguatezza politica e amministrativa di Zacchera sta diventando imbarazzante anche per quanti, tra i suoi avversari, ne hanno misurata – decennio dopo decennio – l’ampiezza, la profondità, l’irriducibilità. La lettura (vivamente consigliata) di questo articolo, comparso venerdì 5 aprile su La Stampa, basterebbe da sola a certificare la nostra affermazione.

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Lasciamo la parola ai protagonisti: La gestione del Comune da parte del sindaco è più simile a quella della Pro Loco che di un’amministrazione pubblica” ……. “Vi è una ricerca costante della buona immagine del solo sindaco uscente” ….. “Stiamo ripetendo un copione già visto con il rimpasto precedente, un errore politico di cui non sei l’unico artefice, ma di cui condividi un’elevata percentuale di responsabilità e che ha aperto la stagione delle fibrillazioni consiliari che da allora ci tormentano“…….. “Il sindaco è in grado di presentare proposte per riportare sintonia tra cittadini e amministrazione? E’ possibile ipotizzare un’uscita dalla mura del palazzo per dialogare con i verbanesi?”

Severo giudizio dei Gruppi di Minoranza? Per nulla: sono stralci di una durissima lettera inviata a Zacchera dal suo partito, il PDL.

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E ancora: “La Lega Nord, con la quale il sindaco tiene da ormai parecchio tempo una sorta di rapporto privilegiato, afferma di non volere aderire alla proposta di rimpasto, difendendo i tre propri assessori rendendoli di fatto inamovibili; il PDL attacca violentemente Zacchera, criticandolo aspramente su tutta la linea. Irride le sue capacità amministrative e esterna dubbi amletici sul rimpasto dicendo di fatto un secco No!” ….. “Chiederemo a Zacchera di aprire una verifica politica a 360 gradi; i cittadini devono avere chiaro il quadro, si sta facendo melina inutilmente da troppo tempo” ….. ” E’ triste parlare sempre e solo di numeri e posti …. Zacchera poi esca da quella strana dimensione dell’autosospensione e dica chiaramente in quale partito si riconosce … Il sindaco ci dica anche se intende riproporre alla coalizione la sua ricandidatura oppure no …..  Se il sindaco vorrà portare avanti le proprie idee, come un treno, dovrà assumersi le responsabilità delle scelte. …. Se costretti da eventuali prese di posizione dolorose del sindaco, saremo disponibili a valutare nuove proposte e non mancheremo di effettuare un puntuale controllo politico anche a posteriori, sugli atti della giunta comunale …..  siamo e saremo leali, corretti, propositivi, ma non fessi!“. Parole di feroci e pregiudizialmente malevoli critici del povero Zacchera? No di certo: si tratta della prosa arrembante dei “Fratelli d’Italia” di Cattaneo, il più numeroso Gruppo in Consiglio Comunale e in Giunta.

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Confessiamo di non avere ormai più parole per commentare l’agonia di una città trascinata nel ridicolo da chi dovrebbe invece prendersene cura, governarla, amministrarla. Se sopravvivesse – nel sindaco o nei consiglieri comunali di Maggioranza che pubblicamente lo irridono e poi lo sostengono a palazzo Flaim – un grano di dignità politica, questa invereconda sceneggiata si risolverebbe con il taglio netto e chiarificatore delle dimissioni e di nuove elezioni.

Così non sarà: toccato il fondo del degrado politico, per un anno ancora ci toccherà esplorarlo in ogni sua piega.

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