8 maggio. Festa patronale di San Vittore (2005-2009)

FESTA PATRONALE DI SAN VITTORE – 8 MAGGIO 2005

Sento forte l’emozione di rivolgere per la prima volta il saluto alla città in occasione della festa patronale, che oggi festeggiamo con il nostro vescovo e i nostri sacerdoti. Confesso anche che la gioia di questo momento è però velata di tristezza per la morte – drammatica, inaspettata e incomprensibile – di Francesco Pialorsi, che solo due giorni fa moltissimi di noi, che lo avevano come amico carissimo, hanno accompagnato in questa basilica per i funerali.

Vorrei salutare tre volte la città. Innanzitutto voglio salutare  la Verbania consapevole e matura, che in questo anno ha vissuto con equilibrio, partecipazione, maturità, passione e tolleranza un profondo cambiamento politico e amministrativo, che ha interessato le istituzioni comunali provinciali e regionali. Il profondo senso della democrazia e della vita civile della nostra comunità ha permesso di vivere questo fisiologico mutamento con piena consapevolezza, sapendo la città che le fasi di avvio di un nuovo ciclo della sua vita amministrativa richiede un “surplus” di dedizione e di passione civile.

Il secondo saluto lo riservo alla Verbania solidale e generosa. Se infatti è vero che il tessuto sociale ed economico della nostra città continua ad essere solido e robusto, è pur vero che segni di crisi e di affaticamento si registrano con crescente intensità e coinvolgono anche persone e famiglie che mai avrebbero pensato di trovarsi nella condizioni di aver bisogno di un sostegno della comunità per far fronte alle esigenze materiali più dirette e immediate, come il lavoro, la casa e il sostegno al reddito minimo vitale. E’ un bisogno silenzioso e diffuso, che richiede lo sforzo congiunto di tutti: istituzioni locali, associazioni dei produttori e dei lavoratori, associazioni di volontariato sociale, famiglie.

Il terzo saluto è rivolto a Verbania città ricca. Non fraintendete però quest’espressione: non parlo della ricchezza materiale, ma piuttosto di quella ricchezza umana che una comunità esprime e scopre talvolta nei momenti del dolore. Abbiamo vissuto un mese fa in questa basilica il dolore planetario per la morte di Giovanni Paolo II; e abbiamo vissuto in questo anno il dolore più intimo e comunitario per la scomparsa di persone che abbiamo amato. Ne ricordo quattro, abbracciando idealmente attraverso di loro tutti coloro che ci hanno lasciato: Eugenio Pialorsi, Giuseppe Lomazzi, Floriana Maioli, Magda Tensi. Se la nostra città è oggi più ricca, di generosa, più solidale – in una parola, più bella – lo dobbiamo alla testimonianza che costoro hanno reso con la loro vita esemplare, divenuta luminosa e splendente nel momento della loro morte.

Li vogliamo abbracciare anche oggi, ringraziandoli per la ricchezza che hanno donato alla città.

Claudio Zanotti, sindaco di Verbania

Intra-Basilica di San Vittore

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FESTA PATRONALE DI SAN VITTORE – 8 MAGGIO 2006

Permettetemi di rivolgere un saluto di benvenuto e un ringraziamento sentito al nostro vescovo, mons. Renato Corti, che anche quest’anno ha voluto essere presente con noi nella giornata in cui celebriamo il santo patrono, Vittore, testimoniando in questo modo la vicinanza della Chiesa novarese alla vita della nostra comunità. E attraverso di lui il ringraziamento della civica amministrazione si estende ai numerosi sacerdoti oggi presenti in questa basilica, che arricchiscono quotidianamente la città con un lavoro prezioso e insostituibile, generatore di coesione sociale e di solidarietà diffusa.

La festa patronale si caratterizza per un significato proprio e originale, comunque diverso da quello delle ricorrenze civili – ad esempio quella recente del 25 aprile, solennizzata in questa stessa basilica – che nel corso dell’anno richiamano la città ai contenuti essenziali della sua storia recente. Le ricorrenze civili, infatti, richiamano episodi e vicende che segnano la fase storica che siamo chiamati a vivere e danno sostanza ai valori sociali e alle alte idealità cui si ispira oggi la comunità locale e nazionale. La memoria del santo patrono invece rivela il respiro lungo, millenario, delle genti che in questo luogo da generazioni e generazioni abitano, vivono, lavorano. Il respiro millenario che, testimoniato dalle più antiche documentazioni storiche conservate nell’archivio di questa basilica, ha creato il patrimonio culturale, spirituale, morale, religioso nel quale ci riconosciamo e che viene tramandato e arricchito di padre in figlio. Ed è in questo patrimonio ultrasecolare che si manifestano le radici cristiane della comunità che da oltre mille anni abita questo luogo; e sono queste radici che ancora oggi costituiscono l’elemento fondamentale della nostra identità.

 Da alcuni anni l’Amministrazione Comunale assegna nella giornata di san Vittore le Benemerenze che riconoscono il lavoro a servizio della comunità svolto da singoli cittadini e da realtà associative. Sono pertanto particolarmente felice di richiamare oggi i nomi dei Benemeriti 2006. Si tratta di Carla Borroni, che nel corso della sua intera esistenza ha testimoniato concretamente il valore della solidarietà verso i più deboli e bisognosi attraverso una diuturna presenza di volontariato sociale e assistenziale nella Caritas e nelle strutture di ricovero e di assistenza della città. Con Carla Borroni festeggiamo oggi anche la sezione “Intra” dell’Associazione Nazionale Alpini, nata 81 anni fa, che ha servito la città per decenni con azioni di volontariato e di protezione civile; e se la gioia di questo riconoscimento è offuscata dal lutto recentissimo per i due alpini uccisi a Kabul e dalla morte – anch’essa recente e improvvisa – del Presidente per antonomasia dell’Associazione,  Emilio Carganico, resta vivissima la riconoscenza della città per il molto lavoro di questi anni.

Da ultimo, con la sobrietà e la discrezione che hanno costituito il tratto della sua presenza tra noi, vorrei ringraziare a nome della città e dell’intera comunità provinciale il nostro Prefetto, dr. Carmine Rotondi, che alla fine del mese terminerà il proprio servizio nel Vco. Gli esprimiamo riconoscenza per il lavoro intenso, prezioso, costruttivo che ha profuso in oltre due anni di permanenza, un lavoro che ha arricchito la nostra comunità ed ha accresciuto la coesione tra le istituzioni territoriali. La città di Verbania conserverà vivissima memoria della sua azione e della sua generosa disponibilità

Claudio Zanotti, sindaco di Verbania

Intra-Basilica di San Vittore

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FESTA PATRONALE DI SAN VITTORE – 8 MAGGIO 2007

Rivolgo anche quest’anno a nome della città di Verbania un benvenuto affettuoso e sincero al nostro vescovo, mons. Renato Corti, e a tutti i sacerdoti che in questa basilica celebrano la memoria del patrono e martire Vittore. Questa corona di sacerdoti che vediamo riunita intorno a mons. Corti, a don Roberto Salsa, a don Claudio Leonardi dice con naturale evidenza ed  immediatezza dell’amore ormai ultramillenario che la Chiesa e la comunità cristiana hanno donato a questa città: un amore che ha plasmato profilo stesso e le radici profonde degli uomini e delle donne di questo luogo. Un amore grazie al quale noi ci riconosciamo non solo come comunità animata dalla fede cristiana, ma anche come comunità civile.

E proprio questa identità plasmata in un millennio di storia fa sì che, anche in un contesto culturale profondamente segnato dal processo di secolarizzazione e dunque così complesso e indeterminato, tutti noi presenti oggi in questa basilica avvertiamo che la trasmissione alle nuove generazioni delle radici cristiane della vita rappresenta ancora un impegno essenziale e costitutivo delle esistenze di molti di noi.

Questa considerazione è tanto più vera in questo tempo così difficile – e davvero imprevedibile – per il rapporto tra la sfera religiosa e la sfera civile e politica, di cui le vicende delle settimane e dei mesi appena trascorsi ci hanno offerto più d’una occasione di riflessione e di meditazione. A me piace però credere che l’esperienza che in questa città abbiamo nei decenni vissuto possa essere assunta e proposta come esemplare e utile per superare insieme i tempi difficili che sperimentiamo. Nella nostra comunità i rapporti tra la comunità cristiana e la comunità civile si sono sviluppati intorno a tre pilastri: il rispetto reciproco, l’elevata collaborazione nell’interesse della città e delle sue componenti più deboli e bisognose, la condivisione dei valori su cui edificare una convivenza sociale capace di integrazione, di accoglienza, di sintesi. Rispetto, collaborazione e condivisione di valori che non sono generiche dichiarazione d’intenti, ma che si traducono in centinaia e centinaia di occasioni di crescita comune che quotidianamente la comunità cristiana e le istituzioni civili realizzano nel cuore stesso della nostra città.

Questa sera la città di Verbania consegnerà a suor Maria Luisa Spitti l’attestato di Benemerenza. In questo gesto la comunità civile riconosce il valore di un’esistenza spesa al servizio dei più poveri e dei più deboli da parte di una donna che ha sempre mantenuto un legame forte e ricco con la città nella quale è nata e cresciuta e all’interno della quale ha maturato le ragioni di una testimonianza radicata nei valori cristiani. Sono ormai numerosi i cittadini “benemeriti” che Verbania ha premiato in questi anni, riconoscendo nella loro testimonianza di vita un’adesione profonda a un ideale ispirato al Vangelo. E questo dice quanto le radici cristiane siano parte integrante del profilo della nostra città, che in esse ha attinto le energie che la rendono ancora oggi così generosa, solidale, aperta.

Alla nostra Chiesa locale, riunita questa mattina intorno al vescovo, vada il ringraziamento profondo e sincero della città di Verbania, che attraverso le mie parole riconosce il valore di una presenza così preziosa e insostituibile.

Claudio Zanotti, sindaco di Verbania

Intra-Basilica di San Vittore

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FESTA PATRONALE DI SAN VITTORE – 8 MAGGIO 2008

Rinnovo con piacere questa mattina il “benvenuto”  al nostro vescovo, mons. Renato Corti,  che torna come di consuetudine a Verbania per celebrare la festa patronale di San Vittore. E’ un benvenuto che rivolgo a nome della Civica Amministrazione e di tutta la comunità cittadina e che naturalmente si leva da questa assemblea; ed è un benvenuto certamente non rituale: il riproporsi anno dopo anno di questa celebrazione, che richiama il respiro ultrasecolare della nostra comunità, ci aiuta a misurare il senso di un cammino progrediente e ad affrontare con piena consapevolezza il tempo che viviamo, profondamente inserito dentro una storia che ci supera e ci permette di valutare in maniera adeguata le difficoltà e le speranze dell’oggi.

Grazie a questo appuntamento con i valori fondativi della nostra comunità siamo in grado di assumere consapevolmente il nostro passato, di dominare le difficoltà e i problemi del presente e in qualche modo di anticipare il futuro, sapendo che proprio nel futuro ad un tempo si nasconde e si rivela la parte migliore della nostra storia e della nostra vita. Di fronte alle difficoltà e alla paure, in qualche caso anche enfatizzate, del tempo presente, la testimonianza e l’azione della comunità cristiana e della chiesa verbanese costituiscono un punto di riferimento di grande significato: oggi sentiamo infatti forte la tentazione di rispondere ai problemi e alle preoccupazioni del presente fondando la nostra convivenza su valori divisivi e non unitivi, convinti che la chiusura difensivistica su noi stessi possa costituire l’antidoto alle difficoltà che sperimentiamo. Non è così, e la chiesa verbanese, – i sacerdoti che la servono e i laici che la animano – quotidianamente ci propone attraverso una testimonianza diretta e operosa un modello diverso e migliore, che edifica la convivenza facendo leva sui valori unitivi e su un’idea di comunità che si costruisce non per sottrazione, ma per addizione.

Quest’anno poi abbiamo la possibilità di leggere ancora più efficacemente questo prezioso insegnamento grazie alla ricorrenza del centenario di fondazione del Circolo di San Vittore, l’oratorio che per tutto il ‘900 ha costituito e ancora oggi costituisce una fonte inesauribile di valori civili e sociali di straordinaria importanza non solo per la comunità parrocchiale di Intra, ma anche per tutta la comunità civile. Dal Circolo San Vittore sono passati – e all’interno di esso si sono formati – uomini e donne che hanno saputo arricchire con la loro esistenza la nostra città: persone impegnate nella vita civile, sociale, politica, amministrativa, nella scuola e nelle professioni, nel volontariato e della formazione. Senza il Circolo questa nostra città sarebbe irrimediabilmente più povera; e se noi riconosciamo nella generosità, nella solidarietà, nell’onesta e nella sobrietà i tratti migliori della nostra comunità, molto di tutto ciò proviene dalla scuola ormai secolare di valori che il Circolo San Vittore ha donato a generazioni di verbanesi.

 Claudio Zanotti, sindaco di Verbania

Intra-Basilica di San Vittore

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FESTA PATRONALE DI SAN VITTORE – 8 MAGGIO 2009

E’ con emozione e riconoscenza che ho accolto anche quest’anno l’invito di don Claudio Leonardi a portare un breve saluto alla città in occasione della celebrazione della festa liturgica di San Vittore, martire e patrono della chiesa verbanese. Emozione e riconoscenza che derivano dalla consapevolezza che per me si va chiudendo un ciclo amministrativo quinquennale, nel corso del quale ho avuto il privilegio – ad un tempo misterioso e faticoso – di servire la nostra città come Sindaco. E proprio quest’occasione mi permette di esprimere un giudizio meditato e completo sull’importanza e sulla centralità che la presenza della comunità ecclesiale ha nello svolgersi della vita della comunità civile.

In questi anni ho potuto verificare pressoché quotidianamente la sperimentata intesa e l’armoniosa sinergia che ha segnato l’azione convergente della municipalità e della chiesa locale nell’affrontare almeno tre delicatissime questioni, sulle quali sempre più spesso si misurano il grado di civiltà di una comunità cittadina e l’adesione ai valori evangelici di una comunità cristiana: l’accoglienza della straniero, la solidarietà con le persone bisognose, la promozione educativa e formativa dei giovani. Ebbene, le azioni di integrazione delle diversità etniche, religiose e culturali, il sostegno alle famiglie e ai singoli colpiti dalla crisi economica che stiamo vivendo e la crescente collaborazione dell’Amministrazione con le istituzioni educative di ispirazione religiosa (oratori, scuole paritarie..) hanno contributo ad edificare un tessuto sociale e civile all’interno del quale non sono scoppiate tensioni e lacerazioni tra istituzioni civili e religiose o tra componenti diverse della stessa realtà sociale. Non era scontato che ciò accadesse: in altre città vicine a noi queste lacerazioni e queste tensioni si sono manifestate e hanno indebolito un corpo sociale che aspira invece a veder crescere la coesione e l’armoniosa integrazione tra componenti diverse.

Se ciò è accaduto, molto lo si deve alla testimonianza resa da uomini e donne espressione della chiesa locale verbanese. Noi questa sera consegneremo ai cittadini e alle associazioni che si sono distinti nella vita della città le annuali Benemerenze. Riguardando l’Albo dei nostri Benemeriti, è stato per me naturale rilevare la presenza autorevole e caratterizzante di persone ed Enti che hanno tratto dai valori cristiani le ragioni del loro servizio alla comunità: l’indimenticato canonico Claudio Mariani, don Giuseppe Masseroni, suor Rosina Montorfano, Carla Borroni, l’Asilo d’Infanzia di Intra, i padri Marianisti, suor Maria Luisa Spitti, don Giuseppe Cacciami, padre Antonio Bianchi.

Davvero si può dire che la testimonianza della chiesa verbanese ha arricchito profondamente questa città e l’ha aiutata ad esprimere la parte migliore di sé. Per questa ragione, mentre rinnovo il mio saluto al nostro vescovo, mons. Renato Corti, vorrei ringraziare e abbracciare uno ad uno molti sacerdoti della nostra chiesa locale che oggi concelebrano. Se mi è consentito uno strappo al protocollo, vorrei idealmente salutarvi tutti attraverso il mio parroco, don Romano, e mio fratello, don Paolo. A voi tutti, per averci aiutato a dare la parte migliore, vada la gratitudine e l’ammirazione di questa assemblea e dell’intera città!

Claudio Zanotti, sindaco di Verbania

Intra-Basilica di San Vittore