POLITICA DI VISIONE E “COMUNALI” DI VERBANIA

Pubblichiamo il comunicato di AmbienteVerbania, diffuso oggi in concomitanza con la conferenza-stampa nella quale viene illustrata la posizione politica della lista dopo le primarie pd della settimana scorsa. Viene inoltre offerto alla popolazione il documento programmatico (scaricabile qui) elaborato da AmbienteVerbania e inviato alle forze politiche del centrosinistra verbanese.

COMUNICATO STAMPA

Nel prendere atto dell’esito delle primarie del Pd, che ha sancito l’archiviazione del progetto di una grande coalizione da costruire intorno alla figura di Chiara Fornara, AmbienteVerbania rileva l’avvio del processo di scomposizione e di frammentazione dell’area del centrosinistra, le cui prime evidenze sono le candidature a sindaco di Cinzia Vallone e di Giorgio Comoli, che si affiancano a quella di Riccardo Brezza.

Venuta meno la possibilità di realizzare una vasta coalizione riformista, civica, ambientalista e di centrosinistra, AmbienteVerbania intende verificare se esistono le condizioni per riprendere una qualche forma di azione comune partendo dalla definizione di una piattaforma programmatica condivisa, intorno alla quale costruire una convergenza – eventualmente anche solo parziale – con le forze politiche che avevano condiviso l’originario progetto di grande coalizione.

Il profilo civico e locale della nostra aggregazione tende per sua natura a enfatizzare l’auspicata convergenza sui concreti obiettivi di buona amministrazione per il prossimo ciclo quinquennale e per questa ragione abbiamo inviato a Pd, Alleanza Civica e Centro Riformista la nostra proposta, condivisa con Europa Verde, che si compone di una prima parte dedicata ai contenuti di visione e una seconda parte dedicata ai contenuti di programma. Contestualmente la proposta viene resa pubblica e offerta alla valutazione dell’intera comunità cittadina.

In base ai riscontri che ci attendiamo di ricevere dalle singole forze politiche, AmbienteVerbania valuterà se impegnare le proprie risorse nella costruzione di un percorso di coalizione con uno o più dei soggetti politici coinvolti, se presentarsi autonomamente alle elezioni di giugno o se interrompere il percorso politico e programmatico avviato oltre un anno e mezzo fa.

27 marzo 2024 AmbienteVerbania

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CONTENUTI DI VISIONE

Con le elezioni di giugno si chiude a Verbania un ciclo amministrativo caratterizzato dall’esecuzione – avviata o completata – di imponenti e importanti opere (teatro, pista ciclopedonale, Movicentro, nuove spiagge, pedonalizzazione lungolago di Pallanza, passerella a lago sul S. Bernardino, rifacimento lungolago di Intra, ampliamento parcheggio di via Crocetta, messa in sicurezza SS34, ristrutturazione di immobili storici di pregio…), resa possibile dalla straordinaria disponibilità di finanziamenti pubblici a fondo perduto messi a disposizione dallo Stato, dalla Regione e dalla Unione Europea nell’arco di poco più di un decennio attraverso una pluralità di strumenti attuativi (PISU, FESR, Piano Periferie, PINQUA, PNRR…) e per un importo complessivo compreso tra i 70 e gli 80 milioni di euro. L’eccezionale disponibilità di risorse finanziarie a costo zero ha permesso di portare a completamento l’ambizioso disegno progettuale elaborato e progressivamente attuato dalle amministrazioni di centrosinistra a far tempo dalla metà degli anni ’90, che ha trovato coerente sviluppo e coronamento nel progetto di Rigenerazione Urbana finanziato a fine 2021 per 20 milioni con fondi PNRR.

Le elezioni comunali, ormai imminenti, segnano per la nostra città l’avvio di una nuova stagione amministrativa, resa improrogabile dalla consapevolezza che – pur tra le difficoltà, le aporie e le incongruenze destinate inevitabilmente ad accompagnare, in democrazia, le azioni collettive di una comunità che organizza la sua trasformazione – è stata data forma a un’idea di città intensamente pensata e fortemente voluta dal centrosinistra nella drammatica temperie di un quarto di secolo fa. Oggi la scena del nostro futuro è vuota e la sua faticosa costruzione è il compito precipuo che attende la politica.

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Fortemente motivati e pienamente consapevoli della portata dirimente della conclusione dell’attuale ciclo amministrativo, le forze politiche della coalizione di centrosinistra hanno individuato alcuni grandi temi di progetto con i quali riempire il vuoto del futuro e delineare la visione del ciclo amministrativo che ora si apre. La sintesi dei nodi problematici che sono emersi dalla nostra riflessione della coalizione viene restituita in brevi capoversi leggibili attraverso la triplice articolazione verbale dei titoli.

Salvaguardare, rigenerare, promuovere. La programmazione e la pianificazione territoriale hanno rappresentato un nodo delicato del ciclo amministrativo che si avvia a conclusione. E’ pertanto indispensabile riportare al centro del lavoro politico-amministrativa la costruzione della Variante generale del piano regolatore, entro la quale dare concreta e stringente attuazione a tre inderogabili obiettivi:

  • arrestare il consumo dei suoli naturali e inedificati, con un’attenzione particolare alle aree del Monterosso, della collina di Intra, del Piano Grande di Fondotoce e delle zone interstiziali verdi presenti nel tessuto urbano;
  • prevedere la rigenerazione delle aree edificate dismesse e degradate attraverso strumenti di premialità, di compensazione e di penalizzazione, promuovendo al contempo un ruolo attivo del Comune nell’acquisizione di compendi di rilievo strategico;
  • riportare a utilizzi coerenti con le esigenze della popolazione il grande numero di unità abitative censite come “non classificate”, cui aggiungere una quota dell’altrettanto elevato numero di “seconde case” (le due tipologie rappresentano circa il 50% delle unità abitative della città).

Alla costruzione della Variante si affianca la promozione e la valorizzazione delle zone a maggior rilievo ambientale e paesaggistico della città (Monterosso, riserva speciale del Fondotoce, motto di Unchio, sponde dei torrenti), in concomitanza con l’inserimento di porzioni del territorio comunale nel perimetro del Parco della Valgrande.

Formarsi, lavorare, vivere. Verbania ha conosciuto nell’ultimo ventennio un’accelerata e profonda trasformazione demografica e socio-anagrafica, che si è manifestata nel progressivo invecchiamento della popolazione e nella corrispondente riduzione della componente giovanile, che si è scoperta marginalizzata non solamente sul piano demografico, ma anche su quello socio-economico (precarizzazione esistenziale e conseguenti difficoltà di accesso al lavoro, alla casa e a idonei percorsi formativi). Se da un lato non va trascurato il rilievo – anche patrimoniale e reddituale – rappresentato dalla fascia anziana della popolazione per la prosperità e la sostenibilità economica della comunità, dall’altro la cosiddetta “questione giovanile” merita di riconquistare la centralità nell’azione politico-amministrativa. Muovendo dalla consolidata e per qualche verso straordinaria tradizione ultrasecolare della scuola verbanese, appare necessario mettere mano a una cornice all’interno della quale integrare e fare interagire le agenzie educative (scuole secondarie, formazione professionale), le associazioni datoriali e le istituzioni locali nella prospettiva di offrire alle coorti giovanili realistici percorsi di inserimento lavorativo in ambito locale, auspicabilmente liberati dalle pesanti ipoteche della precarietà e dell’occasionalità.

In questa logica l’amministrazione locale – pur consapevole dell’importanza per l’economia cittadina della robusta presenza del terziario pubblico di servizi e d’impresa, della rete commerciale e dell’artigianato di servizi – deve lavorare intensamente per rafforzare e consolidare almeno altri quattro settori la cui presenza affonda le radici nella storia della città: la manifattura artigianale e industriale, il turismo stanziale e di fruizione, l’infrastrutturazione digitale, l’economia “di prossimità” (selvicoltura, biomasse, manutenzione di sottobosco e sentieri, apicoltura, olivicoltura, agricoltura di piano e di terrazzamento, frutticoltura, allevamento di piccola taglia, pesca…).

Costruire razionali e fruibili percorsi formativi e irrobustire i settori economici in grado di ampliare le occasioni di lavoro rappresentano azioni fondamentali per contrastare l’abbandono della città da parte dei giovani, ma ad esse deve necessariamente affiancarsi quella di favorire un accesso al bene-casa (tanto l’acquisto quanto la locazione), che oggi molto spesso rappresenta un miraggio per chi inizia il proprio percorso professionale ed esistenziale (costituire una famiglia, avere dei figli) in città.

Razionalizzare, crescere, integrare. La dimensione sovracomunale e provinciale ha sempre accompagnato la storia di Verbania, divenendo un tratto peculiare della sua vocazione di capoluogo. La crisi dell’istituto della provincia all’inizio dello scorso decennio e la polverizzazione della rappresentanza politica hanno fortemente compromesso anche status e ruolo del capoluogo. Eppure mai come oggi si avverte la necessità di un radicale processo di razionalizzazione e di semplificazione dell’architettura istituzionale del territorio, da perseguire attraverso il rafforzamento dimensionale e demografico degli enti locali per aree omogenee (fusione di Comuni, Verbania compresa) in grado di esprimere esigenze e bisogni di respiro più ampio, di elaborare sintesi commisurate ad ambizioni sottratte al ricatto di anacronistici francobolli municipali, di ricercare confronti dialettici e mediazioni condivise tra soggetti portatori di istanze di aree territoriali più vaste e di più riconoscibile complessità. Solamente superando un nanismo istituzionale che i tempi certificano come ormai radicalmente inattuale sarà possibile fare crescere e maturare l’intera comunità provinciale insieme al suo capoluogo.

 L’insopprimibile esigenza di razionalizzazione degli assetti e di crescita della consapevolezza non asseconda un’astratta pulsione di ingegneria istituzionale, ma è una condizione fondamentale per integrare virtuosamente le cosiddette politiche di area vasta, cioè quelle che attengono all’organizzazione e all’erogazione dei servizi territoriali. E se alcuni di essi hanno raggiunto già ora un buon livello di qualità (ciclo dei rifiuti, ciclo idrico, servizi socio-assistenziali), altri reclamano proprio un più elevato livello di integrazione per valorizzare intrinseche potenzialità (trasporto pubblico locale). Ma è il servizio sanitario provinciale, fatto di strutture ospedaliere e di medicina di territorio, che non si salverà senza una comunanza di intenti che – sciogliendo il nodo gordiano della localizzazione del nuovo ospedale unico del Vco e assumendo piena consapevolezza del drammatico impoverimento di risorse finanziarie e di professionalità sanitarie degli ultimi anni – sappia anche guidare la lunga transizione che ci attende dal momento della decisione a quello dell’inaugurazione di un’auspicata nuova struttura ospedaliera.

CONTENUTI DI PROGRAMMA

  1. URGENZE
  • Revoca del progetto e della gara d’appalto per piazza F.lli Bandiera e contestuale affidamento di nuova progettazione allargata all’inero quartiere della Sassonia (eventualmente concorso d’idee) sulla base del disegno predisposto da AV (qui);
  • Revisione sostanziale della Variante Generale di PRG sulla base dei contenuti delle Osservazioni e delle indicazioni predisposte da AV (qui, qui, qui, qui);
  • Avvio immediato dei lavori per il secondo lotto di via Brigata Cesare Battisti (già nel Piano Investimenti 2024) e contestuale previsione, progettazione e finanziamento del rifacimento del ponte sul San Giovanni della Intra-Premeno, all’interno del più vasto progetto di traslazione a nord del traffico di attestamento e di attraversamento (qui);
  • Revisione e razionalizzazione dell’organigramma comunale rispetto ai contenuti della deliberazione di Giunta del 1 giugno 2023;
  • Sospensione di qualunque iniziativa legata alla realizzazione del grande porto galleggiante privato a Pallanza e contestuale ripresa del progetto di risanamento dell’ex porto Palatucci e aree limitrofe secondo i contenuti e gli obiettivi indicati qui e qui.
  •  
  • INTERVENTI DI LEGISLATURA
  • Approvazione dello strumento urbanistico della Colonia Motta, recependo i contenti dell’osservazione presentata da Europa Verde e AV e valorizzando le proposte tese alla mitigazione ambientale dell’intervento e alla preservazione dei suoli (qui);
  • Predisposizione di una progettazione da realizzare entro l’arco del quinquennio per la valorizzazione ambientale, paesaggistica, ludico-fruitiva e turistica delle sponde fluviali dei due torrenti, sulla base dei contenuti predisposti da AV per il San Giovanni (qui) e per il San Bernardino (qui, paragrafo 4)
  • Definizione di un piano quinquennale di intervento per l’integrazione, la promozione e la valorizzazione dei “nuovi italiani” di origine straniera, sulla base della proposta presentata da AV (qui e qui);
  • Rilancio delle politiche sul ciclo dei rifiuti, realizzando nel primo biennio di amministrazione le iniziative di potenziamento della raccolta differenziata indicate qui da AV;
  • Riqualificazione agroforestale e turistico-fruitiva del Monterosso e del Motto di Unchio sulla base del Piano Forestale Vigente secondo le modalità operative dettagliatamente elaborate da AV (qui)
  • Realizzazione di parcheggi di attestamento a Intra e a Pallanza-Suna secondo le finalità, gli obiettivi e i contenuti elaborati da AV qui;
  • Riconsiderazione di merito di piazza Garibaldi ripavimentata e pedonalizzata secondo gli obiettivi e gli interventi dettagliati qui da AV;
  • Razionalizzazione e potenziamento del patrimonio idrico-potabile della città secondo gli obiettivi e gli interventi dettagliati qui da AV;
  • Predisposizione di una rete di interventi per facilitare l’accesso al bene-casa nella nostra città (accordi con un fondo immobiliare a partecipazione pubblica per aree dismesse da eventualmente espropriare per fare edilizia popolare o locazione calmierata; formazione di un’agenzia per la casa sovracomunale per monitorare il mercato e favorire l’incontro tra domanda e offerta in locazione; introduzione nel PRG di norma per riservare quote di edifici condominiali a locazione calmierata), sulla base delle indicazioni elaborate qui da AV;
  • Costruzione di un quadro di riferimento che ponga la questione dell’Ambiente al centro dell’azione dell’Amministrazione per il quinquennio di riferimento, attraverso l’articolazione in cinque grandi ambiti di intervento individuati e illustrati qui da AV;
  • Potenziamento del servizio di trasporto pubblico locale urbano e interurbano riprendendo contenuti e modelli organizzativi di LiberoBus (2007-2010, qui) e ridefinendo l’intero sistema di interscambio (pubblico/privato, ferro/gomma, veicolare/ciclabile) secondo le indicazioni sunteggiate qui;
  • Rigenerazione del Consiglio Tributario Comunale, istituito più di dieci anni fa per azione del centrosinistra (qui e qui) e mai reso operativo, con l’obiettivo di conseguire maggiore equità nell’imposizione tributaria e fiscale del Comune, contrastare elusione ed evasione fiscale e presidiare il delicato settore delle esenzione e dei vantaggi legati al reddito dichiarato;
  • Predisposizione di una politica turistica integrata sulla base dei seguenti obiettivi: ampliamento dell’offerta e rafforzamento del segmento lacuale sull’asse Verbania-Omegna (“città dei laghi”, qui); diversificazione degli insediamenti en plein air e a campeggio (qui); valorizzazione dell’inserimento della città nel parco della Valgrande (qui);
  • Valorizzazione del teatro Maggiore attraverso il recupero dell’intuizione originaria (teatro civico) e la sua individuazione come perno e motore della vita socio-culturale della città, secondo le puntuali indicazioni contenute qui.

AmbienteVerbania, marzo 2024

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