IL CONSIGLIO TRIBUTARIO COMUNALE? MAI RIUNITO

Un anno fa grazie all’azione della Minoranza veniva istituito il Consiglio Tributario Comunale, con l’obiettivo di contrastare l’evasione fiscale e di ridurre la pressione tributaria di Imu e addizionale Irpef. Non ha mai funzionato.

Qualche giorno fa si dava conto da queste pagine virtuali della straordinaria torchiatura (un milione più del dovuto) a cui la Giunta PdL/Lega Nord ha sottoposto nel 2012 i Verbanesi, costringendoli a calcolare l’Imu applicando aliquote sbagliate in eccesso. Oggi invece crediamo sia opportuno richiamare l’attenzione sull’inerzia totale dell’Amministrazione in materia di contrasto all’evasione fiscale.

Come i nostri lettori ricorderanno, i Gruppi Consiliari di Centrosinistra nel 2011 hanno condotto una dura battaglia in Consiglio Comunale per giungere alla costituzione del Consiglio Tributario del Comune, uno strumento previsto dalla legge per potenziare sul territorio l’attività di contrasto all’evasione e all’elusione fiscale condotta da Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di Finanza e consentire ai Comuni di incassare in tutto o in parte i denari recuperati dalla lotta all’evasione. Finalmente, tra novembre 2011 e marzo 2012 sono state approvate le due delibere istitutive del nuovo organismo, che avrebbe così potuto (e dovuto) iniziare immediatamente il suo delicato e importante lavoro.

E invece un anno è trascorso senza che accadesse nulla. Il Consiglio Tributario non s’è mai riunito, neppure per la seduta di insediamento. Conoscendo il disinteresse dell’Amministrazione Zacchera per queste problematiche e la sorda opposizione di sindaco e assessore al Bilancio alla creazione di questo nuovo organismo, la cosa non ci ha sorpreso; ci sorprende di più invece il sostanziale disprezzo che la Giunta riserva alle deliberazioni del Consiglio Comunale, che pure si esprime con il voto determinante della Maggioranza.

E poi, se al Comune servono soldi, è molto più facile andare a prenderli dai “soliti noti” (cioè i cittadini onesti), che le tasse le pagano fino all’ultimo centesimo, raddoppiando l’addizionale Irpef (da 0,3% a 0,6%) e portando ai massimi le aliquote Imu.

Gli evasori ringraziano.

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