I PARCHEGGI DI ATTESTAMENTO PER IL 2030 di Nico SCALFI e Claudio ZANOTTI

L’ambizioso disegno di una città gradualmente riconsegnata a una mobilità lenta, ecologica e leggera passa necessariamente per la realizzazione di razionali parcheggi di attestamento e di interscambio a Intra, Pallanza e Suna. Quattro proposte per i prossimi cinque anni.

La serata di lavoro dedicata recentemente da AmbienteVerbania (qui il centrosinistra in fieri) alla questione parcheggi ha fatto emergere elementi di analisi utili a identificare alcune priorità per il ciclo amministrativo che si aprirà con le elezioni comunali del prossimo anno. Partendo da una ricognizione complessiva delle aree di sosta di qualunque estensione presenti in città (si partiva da un dato “storico” di 250 aree, ma ne sono state censite oltre 1.000!), l’analisi si è concentrata sul nodo dei parcheggi di attestamento a servizio dei centri storici di Suna, Pallanza e Intra, cioè di quelle strutture di sosta di dimensioni cospicue concepite per servire due specifiche tipologie di utenza: coloro che raggiungono la città per lavoro e i turisti/visitatori/villeggianti. Si tratta dunque di strutture da prevedere esternamente alle aree di maggior pregio turistico-ambientale e commerciale, dalle quali è necessario allontanare sia il traffico sia lo stazionamento veicolare, ma a distanze tali da consentirne il raggiungimento a piedi in 10/15 minuti.

Grazie alle imponenti risorse (20 milioni) del PNRR assegnate al progetto di rigenerazione urbana (qui) e a finanziamenti comunali, sono di prossima esecuzione due parcheggi, previsti uno a Intra (tra piazzale Flaim e zona uffici NLM) e uno a Pallanza (sopraelevazione struttura ex Orsoline in via Crocetta), mentre altri due interventi sono oggetto di dibattito (rudere di via Buonarroti sotto la Prefettura e piazza F.lli Bandiera). Gli importanti lavori di riqualificazione, di pedonalizzazione e di valorizzazione turistica dei lungolaghi di Suna (prosecuzione della pista ciclopedonale), Pallanza (ripavimentazione di piazza Garibaldi, qui e qui) e Intra (piazza Ranzoni e passeggiata a lago tra Tettoria e palazzo Flaim, qui) rendono però insufficienti queste opere e impongono l’individuazione di altre soluzioni in grado di attestare il traffico in arrivo in strutture attigue ai tre lungolaghi ma esterne alle zone di maggior pregio inibite agli automezzi privati.

Interventi a Intra. Per il traffico bisognoso di sosta di attestamento in entrata a Intra (provenienza Svizzera) si possono ipotizzare tre soluzioni: la costruzione di una nuova struttura in zona Pontini su terreno naturale non edificato; l’ampliamento del parcheggio di villa Simonetta su via Brigata Cesare Battisti; l’ampliamento del parcheggio sotto il livello strada tra l’ingresso posteriore del Cobianchi e il torrente.

Qui sono visibili le tre aree.

Tenuto conto dell’opportunità di evitare il consumo di suolo, le soluzioni preferibili sono quelle dell’ampliamento del parcheggio di villa Simonetta, peraltro già previsto nella convenzione urbanistica con l’Auxologico di Piancavallo nella prospettiva, poi sfumata, di realizzare una struttura di degenza ospedaliera nell’ex palazzo Peretti in via De Bonis, e dell’ampliamento del parcheggio all’altezza del Cobianchi, la cui realizzazione potrebbe essere prevista in concomitanza con i lavori per il secondo lotto della strada d’argine san Giovanni (qui).

Spostando l’attenzione allo scacchiere occidentale della frazione, emerge con naturale evidenza la situazione dell’area dell’ex gasometro (o ex Padana Gas), che da quasi dieci anni attende di essere trasformata nel parcheggio del nuovo teatro. Gli elevati costi della bonifica dei terreni imposta dalla Provincia hanno sinora impedito l’esecuzione del progetto, che pure era stato a suo tempo finanziato.

Eppure la collocazione strategica dell’area – situata a poche decine di metri dall’imbocco della passerella all’altezza del Maggiore, finanziata con fondi PNRR, in appalto e organicamente inserita nel percorso della ciclabile litoranea – impone che nel prossimo ciclo amministrativo il progetto di parcheggio pluripiano venga ripreso, eventualmente rivisto, adeguatamente finanziato e finalmente realizzato, in alternativa all’insensato e costosissimo interramento dei parcheggi a raso su piazza F.lli Bandiera (qui e qui). A poche centinaia di metri lungo un percorso ciclopedonale dedicato, si possono raggiungere da un lato il cuore turistico di Intra e dall’altro l’ingresso di Villa Taranto.

Interventi a Pallanza-Suna. La sosta di attestamento si presenta più complessa che a Intra in ragione della morfologia profondamente diversa degli abitati. Mentre a Intra gli attestamenti proposti vengono individuati a ridosso dei fiumi che a est e a ovest delimitano la frazione, a Pallanza-Suna la morfologia del territorio impone attestamenti a nord dei due abitati, ovvero a ridosso del breve tratto urbano della Variante tra la chiesuola di Suna e la Questura.

Muovendo dalla considerazione che l’area attigua al Castelli già dispone di ampi parcheggi esistenti e in appalto (sopraelevazione dell’interrato ex Orsoline di via Crocetta) a fruizione storicamente mista (residenti, lavoratori, utenti dell’ospedale, visitatori del lungolago), il potenziamento dei parcheggi ex Lidl (sopraelevazione) e della questura (ampliamento e sfruttamento del dislivello del terreno) offrirebbe all’utenza turistica opportunità di sosta molto interessanti (ad es., 350 mt da ex Lidl a spiaggia di Suna e 500 mt dalla Questura ai tennis). Anche in questo caso si tratta di pianificare nell’arco del ciclo amministrativo 2024-2029 interventi di rilevante impatto economico-finanziario e di una qualche complessità procedurale (va ottenuta la piena disponibilità delle aree antistanti la questura), ma certamente non insormontabili.

Last but not least, i parcheggi di attestamento ipotizzati in questa succinta ricognizione si inserirebbero coerentemente nel vasto e complesso disegno – in graduale esecuzione da almeno un quarto di secolo – di traslazione del traffico automobilistico dalle aree di pregio a ridosso del lago ai grandi percorsi di attraversamento veicolare posti più a nord, immaginando in questa prospettiva i parcheggi di attestamento anche come luoghi di interscambio tra veicoli a motore e mezzi di trasporto urbano leggeri ed ecologici (bicicletta, e-bike, monopattino…).

Questa voce è stata pubblicata in Ambiente, AmbienteVerbania, Sassonia, Viabilità, LiberoBus e Circonvallazione. Contrassegna il permalink.

3 risposte a I PARCHEGGI DI ATTESTAMENTO PER IL 2030 di Nico SCALFI e Claudio ZANOTTI

  1. Pietro Mazzola scrive:

    Un amico ecologista molti anni fa sosteneva che più parcheggi favoriscono la circolazione delle auto ecc. ecc. Nel merito delle proposte: non sono favorevole al parcheggio proposto dei Pontini, troppo fuori mano e pregiudicherebbe una preziosa area verde. Con questi costi si potrebbe invece risolvere il problema dell’area ex gasometro. A proposito mi piacerebbe conoscere quali sono gli inquinanti giacenti, la produzione di gas dalla combustione parziale del carbone (antracite se non erro) cosa può aver prodotto nel sottosuolo? Scusate la mia ignoranza. Per Pallanza il raddoppio di Via Crocetta e acqusizione rudere Via Buonarroti e Raffaello S. soddisfarebbero in buona parte le esigenze.

  2. Redazione scrive:

    Le proposte dei parcheggi di attestamento riguardano su Intra due strutture già destinate alla sosta (retro Villa Simonetta e area tra Cobianchi e il fiume, entrambe su via Brigata Cesare Battisti) per le quali si propone un ampliamento in sopraelevazione e un’area degradata come l’ex gasometro, peraltro già oggetto di un progetto non realizzato di parcheggio a più piani. Dunque nessun consumo di suolo vergine, ma ottimizzazione di siti già compromessi. Identica valutazione per i due attestamenti di Pallan-Suna: ex Lidl e Questura già ospitano la sosta di auto, ma in maniera non razionale né ottimizzata e per questa ragione si propone il loro potenziamento. Le nuove strutture sono appunto “di attestamento”, pensate cioè per ridurre/eliminare la circolazione di auto nelle zone della città più pregiate, intercettando il traffico a monte. Si tratta di strutture pensate non per i residenti in zona, ma per turisti/villeggianti e lavoratori.

  3. Cittadino critico scrive:

    Verbania ha già attualmente un problema di parcheggi che coinvolge anche le razioni minori.
    L’Amministrazione con i vari vari progetti già realizzati (inutile giardino in zona Pontini, lungo lago di Pallanza) e da realizzare (piazza F,lli Bandiera) sta rendendo la vita dei cittadini più difficile.
    Mi dispiace dirlo, ma le soluzione anche qui individuate non appaiono opprotune. Sono stati individuati parcheggi troppo lontani e decentrati.
    Assoolutamente no!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *