14 MILIONI PER RICOSTRUIRE IL VOLTO DELLA NOSTRA CITTA’

I Gruppi del Centrosinistra presentano una Proposta di Deliberazione per “riprogettare” il PISU del Comune di Verbania e destinare le risorse previste per il centro eventi a un grande piano di riqualificazione urbana e di rilancio della città dopo le devastazioni del tornado del 25 agosto.

La raccolta di firme sulla petizione che chiede di dirottare i fondi del PISU per il CEM (10 milioni di euro) ad un grande piano di rinascita, ripristino e riqualificazione della città dopo le imponenti devastazioni del tornado del 25 agosto (puoi firmarla on line qui) è partita sabato 15 settembre e sta proseguendo in queste ore in tutta la città. Contestualmente all’avvio della raccolta di firme, im Gruppi Consiliari di Centrosinistra hanno depositato una Proposta di Deliberazione che impegna il Consiglio Comunale ad assumere un  “Atto d’indirizzo amministrativo per la riprogettazione del PISU a seguito dell’evento meteorologico estremo del 25 agosto 2012 e la contestuale revoca della Deliberazione 113/2011 (Approvazione del Piano economico finanziario del Centro Eventi Multifunzionale”.

La Proposta di Deliberazione sottopone alla valutazione del Consiglio Comunale l’opportunità di avviare una procedura straordinaria di “riprogettazione” del PISU, accantonando la controversa e contestata realizzazione del Centro Eventi e costruendo – con il consenso e la partecipazione di tutte le forze politiche e dei Gruppi consiliari di Maggioranza e di Opposizione – un grande progetto di riqualificazione e di rilancio della città, tenuto conto che ad oggi nessuna somma è stata stanziato o prevista per riparare i danni milionari dell’evento meteorologico “estremo” del 25 agosto.

Diventa così sempre più realistico il rischio che i gravi danni subiti dalla città non vengano riparati a causa della mancanza di risorse finanziarie, o che una parte delle risorse necessarie sia recuperata attraverso un incremento delle accise regionali sulla benzina e un incremento della tassazione locale sugli immobili. Per scongiurare il rischio sia della totale inerzie sul versante della ricostruzione sia l’incremento inaccettabile della tassazione, è indispensabile una riprogettazione del PISU condivisa dal Comune, dalla Regione e dallo Stato con questi obiettivi:

Riaprire al più presto Villa Taranto, unificandola con Villa San Remigio.

  1. Ricostruire, migliorandolo, il verde cittadino.
  2. Realizzare le infrastrutture che servono a migliorarne la fruibilità.
  3. Ristrutturare il lungolago della città, per mettere fine ad un progressivo degrado incompatibile con un’economia turistica florida.
  4. Avviare contemporaneamente, per la prossima primavera, una campagna di comunicazione internazionale che rafforzi l’immagine turistica della città e del territorio.

Tutte le risorse disponibili devono essere impiegate in questa direzione, ed in particolare i fondi europei che la Regione ha destinato alla riqualificazione dell’area urbana attraverso il Progetto Integrato Sviluppo Urbano (Pisu). .Mantenendo inalterata la destinazione dei fondi (riqualificazione di aree urbane comprese tra Intra e Pallanza), ma operando  – attraverso una condivisa e partecipata riprogettazione del Pisu medesimo – una diversa individuazione degli interventi, una somma imponente compresa tra i 10 e 14 milioni di euro (10 milioni di fondi Pisu destinati al CEM e 4,3 milioni di contributi della Fondazione Cariplo su Bandi per Opere Emblematiche 2001 e 2008) potrebbe – a titolo esemplificativo –  essere impiegata per realizzare queste opere:

  • nuova progettazione e rifacimento del parco Cavallotti;
  • ripristino complessivo con migliorìe del lungolago di Intra;
  • completamento della riqualificazione di palazzo Flaim;
  • risanamento e/o nuova progettazione con rifacimento dei parchi ex minigolf, arena, villa Maioni e piazza San Giuseppe;
  • copertura dell’arena e migliorìe complessive alla struttura;
  • passerella pedonale tra l’arena e Intra;
  • recupero ambientale delle sponde del San Bernardino;
  • recupero integrale dell’ex Camera del Lavoro di piazza F.lli Bandiera;
  • completamento di Casa Ceretti in Sassonia;
  • riqualificazione di Villa San Remigio e integrazione con Villa Taranto

L’impiego parziale dei fondi regionali per la riqualificazione urbana deve necessariamente passare attraverso una “riprogettazione” del Dossier PISU presentato a suo tempo dal Comune di Verbania. A questo proposito, il consigliere regionale Aldo Reschigna ha comunicato di avere preso contatto con la struttura tecnica e funzionariale della competente Direzione Regionale e di avere ricevuto assicurazioni sulla praticabilità di una riprogettazione del Pisu, se giustificata dai danni causati alla città dall’eccezionale evento meteorologico del 25 agosto e sostenuta da una vasta e convinta condivisione politica e istituzionale del Comune di Verbania e della Regione Piemonte.

Ed è proprio una vasta e convinta condivisione politica quella che i Gruppi del Centrosinistra sperano di veder prendere forma nella seduta di Consiglio Comunale prevista per la fine di settembre.

Questa voce è stata pubblicata in Opere e lavori pubblici, Politica cittadina. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *