COME SPRECARE QUINDICI MILIONI

Con il progetto del PISU Verbania e la Provincia del Vco avevano l’occasione irripetibile di finanziare subito il 50% degli interventi contenuti nel documento preparato a dicembre dalla “cabina di regìa” provinciale, a tutto vantaggio di lavoro e occupazione. E invece si fa il contrario.

Leggete questa dichiarazione, rilasciata dal presidente della Provincia, Nobili, poco prima di Natale in occasione della presentazione del documento elaborato dalla cosiddetta “cabina di regìa” per il rilancio dell’economia e dell’occupazione nella nostra provincia: “15-16 milioni la destinazione finanziaria necessaria a implementare in modo adeguato le misure di sostegno all’economia del Vco. Siamo consapevoli di come adesso si apra la partita più importante: quella della conquista della risorse”.

Dunque: secondo Nobili e le “teste d’uovo” della cabina di regìa, la svolta per il nostro territorio necessita di un’iniezione di denaro fresco per una quindicina di milioni di euro. Trovati i soldini, il Vco tornerebbe a dare lavoro e occupazione. Bene: qui soldini ci sono, e sono anche compatibili con l‘obiettivo contenuto del fatidico documento della “cabina”. Sono i soldi messi a disposizione della Regione dall’Unione Europea e trasferiti ai capoluoghi di provincia (dunque, anche a Verbania) sotto forma di PISU (Piano Integrato di Sviluppo Locale). Ogni capoluogo può proporre un Progetto integrato di valore economico non inferiore a 10 e non superiore a 16 milioni di €.

 

Tra le finalità del PISU, la Regione indica espressamente questa: la predisposizione di spazi ed infrastrutture per la localizzazione di PMI e microimprese e la concessione di aiuti diretti a PMI e microimprese (artigianali, commerciali, turistiche, di servizi alle imprese, alla persona), per il sostegno a progetti di investimento finalizzati allo sviluppo economico ed alla creazione di posti di lavoro”. Una finalità che si integra benissimo con quelle del Documento della “cabina di regìa”. Cosa avrebbero dovuto fare Comune di Verbania e Provincia del Vco, a fronte di un’opportunità straordinaria come quella del PISU? A nostro parere avrebbero dovuto destinare una quota cospicua (almeno il 50% della somma massima ammissibile, cioè 8 milioni di €) per finanziare un piano di rilancio economico (industria e turismo) calibrato sul Comune di Verbania, dando attuazione ai numerosi progetti imprenditoriali contenuti nel Programma Territoriale Integrato realizzato tra 2008 e 2009 proprio da Comune e Provincia (cfr. https://www.verbaniasettanta.it/?page_id=461) e approvato con il punteggio massimo dalla Regione Piemonte.

E così, in un solo colpo, i contenuti finanziari del Documento della cabina di regìa provinciale sarebbero stati conseguiti al 50%, avviando quel processo di ripresa produttiva e occupazionale da tutti auspicato. E invece il Comune di Verbania ha deliberatamente snobbato questa straordinaria opportunità di crescita  di coesione territoriale, gettando il 75% dell’intero ammontare del PISU nella dissennata impresa della costruzione dell’ibrido dell’arena, le cui ricadute ambientali ed economiche saranno le seguenti: 1) la distruzione di un affaccio naturale al lago unico per valore paesaggistico e destinazione turistico-balneare; 2) la creazione di un “mostro” edilizio e gestionale privo di qualunque raccordo con la programmazione provinciale e destinato a “uccidere” il bilancio del Comune; 3) l’azzeramento del vero progetto di riqualificazione dell’area Sassonia-S.Anna (teatro in piazza F.lli Bandiera, percorso pedonale sull’argine sinistro del S. Bernardino da piazza F.lli Bandiera alla foce; passerella pedonale Arena-Intra; copertura “leggera” dell’Arena).

Il PISU che il Comune di Verbania si accinge a inoltrare in Regione riesce insieme a penalizzare la Provincia nelle sue aspirazioni di sviluppo produttivo e occupazionale e la città di Verbania nella sue aspirazioni di riqualificazione urbana. Davvero un grande risultato.

 

 

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