LA CIRCONVALLAZIONE VISTA DA FONDOTOCE di Patrizia BALZARINI

Il contributo di un’abitante della frazione d’ingresso della nostra città: la morsa del traffico condiziona pesantemente la vita del paese.

 Sono una fondotocese e vorrei esprimere alcune considerazioni su quanto leggo in merito alla circonvallazione di Fondotoce, non dal punto di vista di un automobilista che passa e va, calcolando solo i tempi di percorso, ma da chi vive la realtà di un paese, sempre più relegato a periferia urbana, nell’accezione più negativa del termine, e assiste a scelte amministrative volte a potenziare il nucleo centrale del territorio comunale, a scapito delle piccole comunità periferiche. 

  1. Il paese di Fondotoce, perchè, non dimentichiamolo, di paese si tratta e non di case sparse, è pesantemente penalizzato dalla strada statale che lo divide nettamente in due zone, il cui collegamento risulta non solo molto difficoltoso (l’unico semaforo che regola l’attraversamento pedonale ha tempi lunghissimi di attesa per i pedoni e si trova in centro paese) ma anche estremamente pericoloso, in quanto tutti gli altri attraversamenti pedonali non vengono mai rispettati da automobilisti frettolosi. La necessità di superare la SS 34 risulta di vitale importanza per gli abitanti, in quanto abitazioni e servizi di prima necessità (ambulatorio medico, farmacia, panettiere, negozio di alimentari, scuola materna, fermate autobus,…) si possono trovare da parti opposte rispetto alla medesima. Il problema si pone soprattutto per anziani e bambini. 
  1. L’accesso alle piste ciclabili, per verbanesi e turisti, provenienti dalla direzione Suna, può diventare veramente rischioso, numerosi incidenti si sono già verificati in zona Costa Azzurra, alcuni anche gravi. 
  1. Considerato l’elevato traffico veicolare, che gravita in paese regolarmente, incrementato nei periodi di punta e nei giorni di festa, immagino che la qualità dell’aria ne subisca pesanti conseguenze, sarebbe interessante avere dei dati in merito, sia sul numero dei veicoli che sulle emissioni. 
  1. Sicuramente questa circonvallazione non è la panacea: l’impatto ambientale deve essere mitigato il più possibile, bisogna indirizzarvi tutto il traffico, compreso quello proveniente da Feriolo, ecc. 
  1. La zona interessata al viadotto non rientra nella Riserva Naturale del Fondo Toce, per cui il parere del Parco non penso sia necessario. 
  1. Per quanto riguarda invece il paragone con il Campo da Golf, la differenza è sostanziale: questa circonvallazione parte da un problema grave e reale, che da anni interessa una frazione di popolazione (poco più di 1000 unità) di Verbania, quindi si tratta di investire del denaro pubblico a favore della collettività. Non trovo appropriato il paragone con il campo da golf, nel cui merito non voglio addentrarmi, perchè in quel caso si tratta dell’investimento del denaro di un privato a favore di pochi e a danno della collettività. 

Sono convinta che la questione sia estremamente complessa e metta in evidenza una errata cultura dello spostamento, troppo incentrata sull’uso dell’automobile. Purtroppo però non vedo soluzioni che, nell’immediato, potrebbero risolvere un problema che da più di 10 anni si dibatte e che ha portato ai limiti della sostenibilità la vita nel paese.

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